Worldless, un vivace metroidvania minimalista in chiave platform – Recensione
Worldless, un vivace metroidvania minimalista in chiave platform – Recensione
Worldless è un metroidvania in stile platform. Il gioco è stato pubblicato il 21 novembre 2023 su PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch, Xbox One, Xbox Series X/S e Steam. I suoi giocatori partecipano ad un viaggio con un personaggio stilizzato in un’ esperienza al di fuori della realtà.
Il videogioco è stato sviluppato per 5 anni dall’ azienda indipendente Noname Studios con sede a Barcellona. Pubblicato da Coatsink e da Thunderful, conta di uno staff di garanzia. Il suo creatore ha dichiarato di aver lavorato alla serie di Invizimals e per Ori and the Will of the Wisps.
Oltretutto suo fratello ha disegnato GRIS, un capolavoro senza tempo. La versione provata per la recensione è quella per Nintendo Switch. È un gioco su cui poter investire tempo e denaro? Scopritelo con noi.
TRAMA
La storia del gioco è ambientata in un universo nato da poco. In questo mondo non ci sono regole ed esistono due regni.
Il primo è quello fisico, in cui delle strane entità geometriche plasmano la loro esperienza e crescita, e il secondo è quello astrale, ossia il regno a cui aspirano. Le creature, essendo polarizzanti per ragioni d’attrazione, si scontrano con l’obiettivo di puntare alla trascendenza.
Il giocatore veste i panni di una di queste entità, di sesso femminile, e deve trovare il suo posto nell’universo. La storia parte da una promessa semplice. Infatti, all’inizio, il gioco, a parte qualche cutscene, spiega poco o niente e i personaggi si limitano ad agire.
Eppure questa semplicità non solo è stata voluta, ma è anche apparente. Andando avanti, la storia fornisce indizi sulle vicende dietro all’ universo e sulle ragioni degli scontri tra le creature.
Il ritmo può sembrare a tratti lento, ma oscuri misteri vi spingeranno a porvi mille domande. Comprendere a pieno il significato della trama è una sfida colossale. Ci sono molti significati con una poetica ermetica e raffinata.
Per non rovinarvi la sorpresa e per questioni di tempo, preferiamo tacere sulla sua evoluzione dandovi la possibilità di assaporarla e di interpretarla da soli.
GAMEPLAY
Il gioco è pieno di aree intricate ed interconnesse con tante piattaforme. Qui i giocatori possono vagare con una mappa a portata di mano e trovare potenziamenti utili per la propria avventura.
Per esempio, c’è lo scatto, pensato anche per raggiungere i punti più elevati. Poi ci sono anche il doppio salto o un potenziamento che farà correre l’ entità facendola anche camminare sull’acqua.
L’esplorazione resta diretta, pulita e graduale. Non sarà possibile accedere dappertutto. Alcune sezioni sono blindate e ciò ci costringerà a seguire un percorso opposto.
I controlli rispondono bene agli input del giocatore. Oltre a correre e a saltare, la protagonista può anche interagire con l’ambiente. Grazie alla pressione di un semplice tasto, la nostra protagonista può produrre una nota musicale. Così può far apparire piattaforme o aprire delle porte.
Più interessante è il combattimento. Se le sezioni esplorative ricordano i platform, i combattimenti s’ispirano agli RPG. Quando il protagonista incrocia un nemico o un boss, parte una battaglia a turni.
Il giocatore ha un lasso di tempo in cui può agire prima del turno del nemico. Non pensate di annoiarvi. Pur ricalcando l’ orma degli RPG, il combattimento prende anche qualcosa dagli action RPG.
Quindi i giocatori possono agire liberamente colpendo il nemico con delle combo in stile Devil May Cry. Oltretutto c’è anche una funzione a tempo che, tramite la pressione dei tasti, gli permette di assorbire i nemici per eliminarli al più presto.
Avere la meglio negli scontri non è semplice. I nemici fanno sempre capire quando attaccano e la nostra eroina ha la possibilità di difendersi.
Tuttavia esistono due parate: una per gli attacchi normali e l’altra per quelli speciali. Ebbene dovremo capire quale dei loro pulsanti premere al momento giusto.
Ovviamente dovremo imparare il pattern dei nemici ed essere strategici. I danni degli avversari non perdonano e possono essere più brutali se combinati. Non pensate di contare facilmente sull’ assorbimento.
Il gioco non vi dice sempre quali pulsanti premere. Quindi dovete indovinarli prima dello scadere del tempo e sperare di avere fortuna. Nonostante il livello di sfida, Worldless presenta un sistema che avvantaggia i giocatori.
Nel gioco c’è un albero delle abilità. È vero: questo sistema è molto lineare, ma permette di migliorare le vostre statistiche e di ottenere delle nuove mosse più forti. I giocatori possono spendere delle gemme blu o rosse ottenute assorbendo i nemici.
Quelle blu donano più forza e resistenza, mentre quelle rosse conferiscono alle mosse degli effetti speciali. Durante l’esplorazione, possono essere raccolti anche degli ingranaggi. Sono 4 per ogni area e servono per creare nuove ramificazioni per l’albero.
Queste risorse possono essere ottenute tramite dei puzzle risolvibili in pochissimo tempo. Avrebbe fatto più piacere renderli più difficili, ma, siccome il gioco si avvicina ai platform in 2D, non si può pretendere tanto.
COMPARTO TECNICO
Le ambientazioni sono geometriche, ma anche molto efficaci. Sono minimaliste e, al contempo, mistiche. Gli effetti particellari sono fantastici e la prospettiva è ben realizzata.
Le aree possono sembrare vuote. Tuttavia tale caratteristica non deve far preoccupare. Infatti si collega con l’esperienza trasmessa dagli sviluppatori. In questo mondo astratto, c’è sempre un senso di smarrimento e di paura, perché non sappiamo dove andiamo e con chi abbiamo a che fare.
Gli sfondi variano tra quelli semplici e quelli complessi. I colori sono molto cupi e distinguono bene gli elementi a schermo.
I personaggi sono solo delle silhouette, ma si differenziano grazie ai colori bianco e nero. Prima i nemici possono sembrare delle macchiette, ma dopo ottengono una fisionomia più chiara pur restando semplici.
La protagonista del gioco, invece, appare come uno stickman, ma in alcuni momenti mostra anche una forma umanoide. Le animazioni sono abbastanza fluide, ma va comunque segnalato un calo di frame rate che, pur non essendo molto frequente, si fa spesso vedere.
Va ricordato che la versione giocata è quella per Nintendo Switch. A causa della prova del titolo prima del lancio, non sappiamo se questo difetto riguarda anche le altre versioni. Un futuro confronto ci fornirà in seguito la risposta.
Per concludere, va evidenziata la maestria delle musiche. Le OST sono epiche e non sono mai ripetitive. Si sposano bene con il mistero, il vuoto e il pathos del gioco.
Worldless non è disponibile in italiano, ma solo in inglese, francese, spagnolo, tedesco, coreano, cinese e giapponese.
CONCLUSIONI
In conclusione, Wordless è un piccolo tesoro. Può non piacere a chi non predilige i platform, ma questa è solo questione di gusti. Lo stesso se non avete un interesse per l’arte astratta. Il gioco va preso per quello che è e capito fino in fondo.
Anche se la storia ha una base semplice, è molto difficile da interpretare. Lo stile artistico va bene nella sua semplicità e le musiche sono appaganti. Esplorerete ogni anfratto trovandovi di fronte a tanti puzzle e, soprattutto, vi divertirete a combattere.
Consigliamo a tutti di acquistare questo gioco. Detto ciò, vi ringraziamo per la lettura e vi invitiamo a restare in contatto per nuove recensioni solo su Nextplayer.it.
