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Gungrave G.O.R.E. – l’antieroe per eccellenza! – Recensione

Gungrave G.O.R.E. – Recensione

Dopo vent’anni dal lancio del primo titolo della serie, Grave fa il suo ritorno con un nuovo capitolo ossia Gungrave G.O.R.E. Sviluppato dallo studio sudcoreano Iggymob e pubblicato da Prime Matter e Plaion, si tratta di uno sparatutto d’azione in terza persona dove assumiamo il controllo del brutale Grave, un antieroe moderno, che annienta orde di nemici in un trionfo di sangue e piombo.
Gungrave G.O.R.E. è ora disponibile su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox Series X/S, Xbox One, PC e tramite Xbox Game Pass.

“In Gungrave G.O.R.E, sarai l’antieroe per eccellenza! Impugna armi brutali, danza tra i proiettili e annienta orde di nemici in un trionfo di iperviolenza. Vivi una storia di vendetta, amore e lealtà in uno sparatutto d’azione in terza persona che si ispira ai migliori esponenti del game design orientale e occidentale.”

UN PASSO INDIETRO

Gungrave G.O.R.E. è il seguito dei due capitoli pubblicati su PlayStation 2. Il primo capitolo intitolato Gungrave arrivò su PlayStation 2 nel 2002 e fu sviluppato da Red Entertainment e pubblicato da Activision. Mentre il secondo titolo è Gungrave: Overdose che uscì nel 2004 sviluppato da daIkusabune sotto la supervisione di Red Entertainment.
Nel 2017, gli sviluppatori coreani Iggymob e Blueside, sotto la supervisione di Red Entertainment, hanno deciso di rilasciare Gungrave VR per PlayStation VR che in Europa arrivò alla fine del 2018. Gungrave VR fa da prologo a questo nuovo capitolo, nonché sequel, Gungrave G.O.R.E.

STORIA

In Gungrave G.O.R.E. vestiremo di nuovo i panni di Grave (che ai tempi era chiamato Beyond The Grave), un antieroe ex sicario della mafia, ucciso, rianimato e trasformato in un esercito di un solo uomo, un pistolero della resurrezione. Grave è privo di emozioni ma è ossessionato dallo sradicare la criminalità e il Seed, una droga che si sta diffondendo nella città per mano del Clan Raven, tutto per proteggere Mika, la sua figlia adottiva.

Siccome si tratta di un sequel, vi consiglio di guardare il riassunto della storia dei capitoli precedenti che trovate nel menù del gioco, nel caso non abbiate giocato i vecchi titoli, per capire un po’ di più la storia. Inoltre se siete curiosi di approfondire ancora di più, potete fare riferimento all’anime intitolato Gungrave che fu rilasciato nel 2003, il quale racconta la sua vita prima di tutte le cose che accadono in “Beyond“.

GAMEPLAY

Gungrave G.O.R.E. è uno sparatutto d’azione in terza persona dove ci muoveremo in un corridoio affrontando orde di nemici. Il gioco inizia con la scelta della difficoltà che si divide in facile, normale e difficile, una volta fatta la scelta parte il filmato introduttivo raccontato da una ragazza di nome Quarz, che dice di conoscere Mika, nonché il suo capo e ci farà un po’ di luce sulla storia e su chi è il nemico da combattere. Come detto prima il protagonista Grave vuole fermare il Clan Raven e la sua raffineria di droga Seed che si trova a Scumland, detta anche l’Isola.

Questo Clan è composto da quattro boss:
  •  Yensen, maestro dei potenziamenti, armato di katana
  •  Gran Wushen, detta anche la Strega, e pare che canti la Canzone della Morte
  •  Turonty, sembra un anziano ma è un personaggio ambiguo e bisogna stare attenti al suo bastone da passeggi
  • Ganpo, un uomo grande e grosso, praticamente un bestione, che ha anche ferito Quarz

Conosciuti loro, assisteremo alla grande entrata trionfale di Grave, infatti vedremo la sua bara avvolta dalla fiamme arrivare verso il terreno ed una volta giù appare al meglio di sé, facendo già fuori quei pochi nemici che si trovano nei dintorni. Ad uno gli spezza il collo mentre ad un altro gli spara facendogli un buco in mezzo al corpo.
Terminato il filmato e le presentazioni inizieremo l’avventura come di consueto con il tutorial che ci farà capire e imparare i vari comandi che ci serviranno per proseguire.

“Nel ruolo dell’araldo della resurrezione, diventa una macchina di morte perfetta, annientando senza pietà i tuoi nemici. Per Grave, antieroe per eccellenza, l’unica strategia è l’attacco frontale, a un livello di brutalità senza precedenti.”

Le armi che avremo a disposizione sono le due pistole Cerberus con proiettili infiniti e la bara che ci portiamo sulla schiena. Per utilizzare le due pistole utilizziamo il Trigger destro e sono praticamente l’attacco automatico nel quale mirano in modo automatico i nemici e sparano quattro proiettili alla volta, ma attenzione non sparano in modo automatico. Essendo la nostra arma principale dobbiamo premere ripetutamente il grilletto assegnato per sparare, mentre lo teniamo premuto per attivare il colpo più potente.

A lungo andare però ti si stanca la mano e il braccio, perché effettivamente è scomodo dover premere di continuo in un gioco dove la base è sparare all’impazzata a chiunque ti trovi davanti. Comunque possiamo sparare in qualunque momento e direzione, mentre ci muoviamo, saltiamo o schiviamo e abbiamo a disposizione anche uno scudo che si ricarica per pararci dagli attacchi.
Per quanto riguarda la bara invece, grazie ad essa possiamo sferrare colpi corpo a corpo e sarà utile anche per distruggere gli scudi degli avversari. Una nota negativa di questa bara è che, a parer mio, rallenta un po’ il nostro personaggio, quando si muove si vede proprio che a questo peso sulle spalle. Sarebbe stato più agile e fluido senza, secondo me.

 

Oltre gli attacchi normali, ci sono quelli speciali che si attivano uccidendo un certo numero di nemici, guadagnando così i Punti di Demolizione. Questo tipo di attacchi si sbizzarriscono tra sparare un proiettile gigante, innescare una pioggia di razzi oppure rallentare il tempo che oltre a curare un po’ il nostro antieroe Grave, fanno parecchio danno.

Alla fine di ogni livello, ci viene assegnato un punteggio, come succede nella saga di Bayonetta e di Devil May Cry, che va in base a quanto tempo ci abbiamo messo per portarlo a termine, a quanti nemici abbiamo ucciso, quanta salute abbiamo ecc.. questi punteggi si sommano e alla fine danno un voto che viene convertito in punti che possiamo utilizzare per il potenziamento. Difatti possiamo sbloccare nuove abilità, nuove combo per gli attacchi, aumentare i danni che causiamo, aumentare la nostra salute, potenziare lo scudo e altre cose che ci possono essere utili per diventare più forti e invincibili.

 

COMPARTO TECNICO

Il comparto tecnico di Gungrave G.O.R.E. non è di certo dei migliori, purtroppo devo dirlo, però sa il fatto suo. Graficamente non si discosta molto dai suoi predecessori ma è realizzato bene. Il gioco è lineare e segue un percorso, non ci sono collezionabili o oggetti da raccogliere che possono essere utili, per cui c’è ben poco da esplorare, l’unico obiettivo è avanzare e uccidere. Le ambientazioni in cui si sviluppa sono più o meno sempre le stesse, corridoi, stanze piccole e stanze grandi che variano tra laboratori e magazzini giusto per fare apparire ondate di nemici da uccidere. Ogni tanto però gli scenari cambiano e ci ritroviamo tra le strade vivaci di Hong-Kong e nella vasta giungla del Vietnam che danno un po’ più di colore allo sfondo e un po’ di varietà.

Il sonoro accompagna tutta l’avventura in modo ottimale senza problemi, anzi essendo il gameplay così frenetico ti dà la giusta carica. Per quanto riguarda la longevità del gioco, si aggira attorno alle dieci e dodici ore, dipende anche poi che tipo di difficoltà selezionate e a quante volte venite sconfitti. Gungrave G.O.R.E. è sottotitolato in italiano mentre i dialoghi possono essere in inglese o giapponese.

CONCLUSIONE

Gungrave G.O.R.E. arriva dopo vent’anni ma senza il salto di qualità che magari i fan potrebbero aspettarsi, però secondo me, se amate il genere o conoscete già la saga, è un titolo che vi darà buone soddisfazioni. Il gameplay è adrenalinico e come detto poc’anzi ti carica al massimo grazie anche alla colonna sonora e non è necessario un approccio immersivo nel gioco, dato che la storia non è approfondita ma comunque segue i titoli precedenti.
L’unico problema è quello dell’arma principale ,ossia le due pistole che per usarle bisogna premere di continuo il tasto e col tempo sia il dito che la mano ne risentono. Per il resto è un buon titolo dove poter passare qualche ora a macellare nemici, così, anche solo per passatempo.


Giusy

Ciao! Sono Giusy e ho intrapreso la strada dei videogame da bambina con il Gameboy e Super Mario Bros, che però abbandonai crescendo. Con l'arrivo di Nintendo Wii mi sono innamorata della saga di The Legend of Zelda, iniziando proprio con Twilight Princess! ❤️ E da qui la passione videoludica non si è più fermata 💜