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Cult of the Lamb – Un roguelite semplicemente diabolico – Recensione

Cult of the Lamb – Un roguelite semplicemente diabolico – Recensione. Cult of the Lamb è il gioco di Massive Moster e Devolver Digital, ha come protagonsta un lupo diabolico travestito da agnello.  Pronti a mettervi nei panni di questa diabolica creatura resuscitata e uccidere gli antichi dei responsabili della sua morte?

Un po di storia

Il viaggio inzia con le immagini del sacrificio del povero agnello. Una profezia affermava che un agnello sarebbe stato il vaso attraverso il quale “colui che aspetta” avrebbe fatto ritorno. I quattro abitanti di Old Ones l’hanno messo in un’altra dimensione per consolidare il loro potere sulle creature della foresta. Quando hanno sacrificato l’agnello lo hanno inviato direttamente a colui che aspetta (Eldrtch Abomination), egli lo resuscita e gli da dei poteri spettrali in cambio di lealtà e devozione, col compito di uccidere i quattro dei.

Cosa dobbiamo fare? Semplice a dirsi ma non facile a farsi, dobbiamo combattere un esercito di fanatici religiosi. Insomma dobbiamo assemblare il nostro gregge da zero, salvando e convertendo dei potenziali seguaci e utilizzarli come una vera e propria risorsa vivente per rafforzarci mentre affrontiamo le divinità nei sotterranei.

Gameplay

Ci troviamo in una sorta di simulazione di sopravvivenza, da un lato è un azione rogue-like dall’altro abbiamo il dovere di prenderci cura dei nostri adepti e dobbiamo farci strada tra gli eretici. Nella prima troviamo molte delle trappole del genere rogue-like, abbiamo un arma di base a disposizione e un’abilità limitata e ci facciamo strada tra nemici vari su mappe generate in modo casuale. Ogni dungeon richiede circa dieci minuti e abbiamo la possibilità di raccogliere un bel bottino lungo il percorso utile per costruire la nostra “base”.

Difficoltà

A difficoltà normale il combattimento è equilibrato, bisogna stare sempre in allerta ma nn ci sentiamo mai sopraffatti. Quasi tutte le armi possono eliminare i nemici in pochi colpi, ad eccezione del pugnale. Inoltre possiamo schivare i colpi, la schivata si rivela molto utile in alcuni momenti.

Micro-gestione

Una parte del gioco riguarda la cura dei bisogni dei nostri seguaci e la costruzione di una sorta di fattoria. Ci ritroveremo in vari dungeon per intraprendere una nuova crociata, raccogliere risorse e uccidere chiunque si opponga a noi.

Preparatevi ad essere feroci e brutali.

Ognuno di questi due aspetti del gioco aggiunge un elemento di divertimento e ognuno alimenta l’altro. Le crociate che affrontiamo sono piene di azione. E’ stato fatto un uso massiccio di idee roguelite per il dungeon di crowling. L’influenza di giochi come Dead Cells si fa sentire ma qui sono state scelte delle idee che rendono divertente il genere.

Si dobbiamo essere agili e veloci ogni volta che entriamo in una nuova arena piena di mostri, ma il nostro personaggio riesce a infliggere la dannazione con la lama e a scatenare tentacoli maledetti su qualsiasi cosa.

Armi

Possiamo avere solo un arma da mischia e un attacco di maledizione a distanza da usare nei dungeon. Alcune armi sono sbilanciate contro alcuni nemici e trovarne una sostituitiva è casuale. Tra le armi abbiamo asce, spade, guanti e altro. Le maledizioni ci consentono di attaccare l’intera area, come fa la bomba a fanghiglia a lungo raggio. Anche se iniziamo il dungeon con un arma e una maledizione lungo il percorso possiamo occasionalmente ottenerne di nuove da scambiare come ricompensa.
Nuovi layout e equipaggiamento rendono ogni cosa unica, il combattimento intenso e caotico richiede la nostra attenzione. La spada normale è un equalizzatore utile su tutti i tipi di nemici, il martello colpisce lentamente ed è poco efficace contro i nemici più abili.

Tarocchi

Ad iutarci c’è un flusso costante di aggiornamenti e di carte dei tarocchi. Se e quando trovate l’anziano indovino sarete più forti, più veloci e avrete un potere vampirico, ovviamente se giocherete bene le vostre carte. Le carte dei tarocchi ci danno dei buff passivi temporanei per il volo. Cult of the Lamb – Un roguelite semplicemente diabolico – Recensione

Potenziamenti

I potenziamneti si concentrano principalmente sull’aumentare le statistihe complessive del personaggio, la differenza sarà tangibile soprattutto se abbianiamo delle carte rare. Le carte rare vengono sbloccate man mano che giochiamo. Sono molto utili, soprattutto contro i boss, riescono a dare un vantaggio elettrizzante.

I dungeon hanno un’azione pesante e un design che rende tutto digeribile mentre ci facciamo strada verso il boss. Ogni dungeon richiede almeno dieci minuti per essere completato ed è divertente e ripetibile anche solo per raccogliere risorse.

La “base”

Sia che riusciamo ad uccidere il boss sia che veniamo invasi e sopraffatti torniamo sempre nella nostra “base” ed è qui che entrano in gioco gli elementi della simulazione. Incontriamo, di tanto in tanto, alcuni membri di una setta in fuga o che sono stati convertiti con la forza, essi si uniranno alla nostra “setta” di discepoli. Ogni membro può e deve lavorare e aiutare per mantenere la nostra comune, può aiutare nelle faccende o andare a lavorare nelle miniere o anche sedersi davanti al santuario e adorarlo. Una volta che otteniamo abbastanza devozione possiamo investirla per migliosare la comune, migliorare i dormitori e altro.

Cercate di mantenere il livello di fede dei vostri seguaci anche e soprattutto quando saranno di un numero maggiore. Non dimenticatevi mai di dargli da mangiare e di riparare le strutture altrimenti la loro devozione diminuisce. Nel caso ci siano dei dissidenti potete metterli in galera e rieducarli ma in questo caso vi ritrovate con delle braccia in meno. Cult of the Lamb – Un roguelite semplicemente diabolico – Recensione

La fede

Nel caso in cui la fede diminuisce e diventa troppo bassa possiamo aumentarla facendo un rituale, una spece di grande festa che toglie la fame a tutti. Oppure potete anche scegliere di drogarli con la psilocibina e mantenerli in uno stato di foschia euforica per alcuni giorni. Ricordatevi però che questi rituali hanno dei tempi di recupero piuttosto pesanti e quindi dovete ragionare e decidere se e quando farlo.

Spesso dobbiamo essere creativi in modi divertenti e oscuri. Se un nostro seguace muore possiamo anche profanare il corpo quando gli altri dormono e usare la carne per dare da mangiare agli altri o usarlo come fertilizzante. Se la prigione è piena e abbiamo altri dissidenti possiamo ucciderli, quando nessuno ci guarda. Insomma l’etica qui è in secondo piano, siete voi a decidere cosa e come fare per far salire la fede dei discepoli, anche se il modo in cui lo fate non è etico chi può giudicare il vostro culto? L’importante è ottenere risultati.

Lealtà

I membri della vostra “setta” possono salire di livello grazie alla lealtà, chi da più dedizione e un nuovo pezzo di Dottrina dopo aver superato una nuova pietra miliare. Saranno i più leali e i migliori lavoratori a salire di livello. Qundo riusciamo ad ottenere tre frammenti di dottrina possiamo proclamare una nuova dottrina nella chiesa, così sblocchiamo un nuovo rituale da usare o un nuovo effetto passivo che viene applicato a tutti i discepoli. Cult of the Lamb – Un roguelite semplicemente diabolico – Recensionecensione

Biomi

Man mano che avanziamo sblocchiamo altri luoghi oltre alle foreste e alla “base”. Qui possiamo interagire con altri culti NPC e partecipare a delle attività speciali.
Tra i mini-giochi abbiamo ad esempio quello dei pesci dove possiamo raccogliere cibo per i discepoli. Se visitate Ratau’s potrete scommettere dei soldi al gioco dei dadi. Andndo dal popolo dei funghi invece possiamo acquistare nuovi oggetti e decorazioni ma anche carte dei tarocchi.

Porgressione

Gli exploit nelle foreste influenzano la nostra capacità di mantenere ed espandere la comunità. Gli sforzi che facciamo per mantenere in vita i nostri seguaci vanno a beneficio della nostra abilità di combattimento. Non possiamo fare qualsiasi cosa ma dobbiamo dare la priorità a quello che è più importante in quel momento. In questo gioco nulla sembra superfluo per il ciclo del gioco. Abbiamo riscontrato un ottimo equilibrio tra tutte le attività che offrono incentivi allettanti. Cult of the Lamb – Un roguelite semplicemente diabolico – Recensione

Recensione

Conclusione

Cult of the Lamb riesce a stupire grazie al suo stile visivo, dai nemici ai cultisti, ha un aspetto piatto, disegnato a mano e ogni personaggio è rivolto alla telecamera. La telecamera ha una prospettiva fissa e il gioco ha un bel mix tra carino e raccapricciante. Non è inquietante ma eccitante. Per il completamento del gioco ci vogliono circa 20 ore. La colonna sonora mescola vari canti e sussurri con musica tribale in atmosfera primordiale. A me è piaciuto davvero molto l’insieme del gioco e mi sento di consigliarlo a chi vuole giocare qualcsa di diverso e particolare.


Francesco

Sono un giocatore incallito, ho cominciato con il commodore 64 per poi passare al NES e allo SNES, fino alle console attuali. Amo giocare con tutte le console, odio la console WAR. Sono un collezionista da circa 20 anni. I miei giochi preferiti The legend of Zelda, Donkey Kong Country, Metal Gear Solid, God of War e Uncharted.