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Evento 60 anni Scarabeo

Ieri sera a Palazzo Bovara  si è tenuta una speciale “mostra – evento” a scopo benefico dedicata a Scarabeo, il gioco di parole che da 60 anni accompagna gli italiani nella loro alfabetizzazione e nelle loro trasformazioni socio-linguistiche. L’evento ha ripercorso questi sessant’anni attraverso sei parole chiave della storia nazionale e internazionale, reinterpretate da sei giovani talenti dell’arte italiana: Riccardo Ricca, Giacomo Zornetta, Matteo Piccolo (TETI), Sofia Fresia, Andrea Gallotti e Francesco Bambace.
Un’occasione unica e gratuita per la città, che ha visto la partecipazione di Edgardo Di Meo, Senior Marketing Director di Spin Master Italia e Grecia, produttore del gioco, Benedetta Parodi, madrina dell’evento, Matteo Occhipinti, fondatore e direttore creativo di Looking For Art e Umberto Zandrini, Presidente di ANFFAS Milano, destinataria del ricavato della vendita delle opere.
Una fantastica serata di beneficenza

“Nel gioco di Scarabeo si vince e si perde con la scelta delle parole e ritengo che questa sia una metafora della vita: nella vita si vince e si perde con le parole. La nostra visione è proprio questa, dare un valore alle parole, porre attenzione al fatto che le parole contano” – ha dichiarato Edgardo Di Meo – “È nato così questo progetto, insieme a Benedetta Parodi, utilizzando la sua rubrica social “Leggi Bene”, decidendo con lei sei libri e sei parole rappresentativi degli ultimi sei decenni. Da qui è nata poi l’idea di coinvolgere l’agenzia creativa Looking For Art e dei giovani artisti che hanno realizzato delle opere per rappresentare, ognuno con il proprio punto di vista, stile e sensibilità, le sei parole scelte”.

“Quando ero a casa davanti al mio computer a scegliere i libri non mi rendevo veramente conto che la mia scelta avrebbe poi ispirato dei giovani artisti a creare delle opere così belle, per cui sono molto lusingata, è una cosa eccezionale, penso sia rarissimo avere questo privilegio” – ha commentato Benedetta Parodi – “Il mio ringraziamento e la mia ammirazione va a questi ragazzi che hanno rappresentato in maniera originale e diversissima l’uno dall’altro non solo il libro ma anche la parola, in maniera molto potente. Le parole sono importanti, sono la chiave delle scelte di vita di una persona, e per scegliere le parole bisogna conoscerle, e per conoscerle bisogna leggere. Io sono molto appassionata di libri, perché più si legge si conosce se stessi e gli altri. La lettura e l’arte vanno a braccetto anche col gioco, perché i giochi intelligenti come Scarabeo fanno crescere, come la lettura”.

“La ricerca degli artisti mi ha portato a scoprire che le parole mutano negli anni, cambiano significato, non hanno confini definiti; quindi, quando abbiamo in mente un concetto che per noi è cristallino e vogliamo urlarlo al mondo, ci dobbiamo rendere conto che è cristallino solo per il nostro punto di vista. I punti di vista sono tanti, soprattutto in un momento storico come questo; quindi, dobbiamo sempre immedesimarci nella persona che abbiamo davanti e in quello che pensa, perché, se le parole cambiano, le idee possono essere differenti”, ha spiegato Matteo Occhipinti.

1963-2023

Tra lettere e incroci, Scarabeo ha divertito le generazioni di italiani, di ogni età, seguendo l’evoluzione della lingua. Sessant’anni in cui le parole hanno acquisito nuovi significati in base ai cambiamenti storici, sociali e scientifici che hanno caratterizzato i vari decenni; sessant’anni in cui altre parole sono nate, frutto delle nuove tecnologie e dei processi di globalizzazione. I sei artisti italiani scelti hanno trasformato, ciascuno con il proprio stile, sei parole simbolo degli ultimi sei decenni in sei opere d’arte: Famiglia (anni ’60), Maternità (anni ’70), Ribellione (anni ’80), Perdono (anni ’90), Caos (anni 2000), Anima (anni 2010). Con una loro personale interpretazione, sono stati liberi di condurre il pubblico in un percorso immersi nel valore e nell’importanza delle parole, delle loro infinite sfaccettature, della loro potenza espressiva capacità di evolversi nel tempo.un racconto che interpreta il valore socio-culturale e educativo di scarabeo, ma sempre capace di rappresentare una società in continuo divenire.

Krestian Krishnan

Sono un ragazzo di 26 anni con la passione per il mondo videoludico che gli viene tramandata da sua madre che lo ha cresciuto a PSOne e Tekken col passare degli anni ho allargato i miei orizzonti su tutte e 3 le piattaforme ma come sappiamo tutti la mamma è una sola.