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The Dark Pictures Anthology: Man of Medan – Recensione

The Dark Pictures Anthology: Man of Medan – Recensione

The Dark Picture Anthology è una collana di videogiochi a tema horror sviluppati da Supermassive games e distribuiti da Namco Bandai

Ogni gioco ha la caratteristica di essere una storia a se’ stante ed è quindi giocabile a prescindere di aver giocato o meno i capitoli precedenti, sono giochi dalla durata limitata (venduti  a prezzo budget), ma dalla grande rigiocabilità.

Dopo il grande successo avuto con Until Down lanciato nel ormai lontano 2015 su Playstation 4, il team si è concentrato su questo genere di giochi dal taglio cinematografico.

The Dark Pictures Anthology: Man of Medan è il primo capitolo di questa collana. Lanciato nel 2019 su Ps4, Xbox one e PC, è approdato quasi a sorpresa e con qualche anno di ritardo anche su Nintendo Switch.

La Storia dietro la leggenda:

La SS Ourang Medan era una presunta nave mercantile olandese che, secondo varie fonti, naufragò nelle acque indonesiane dopo che il suo intero equipaggio era deceduto in circostanze poco chiare.

Secondo la storia, nel mese di giugno del 1947 due navi americane che navigavano nello stretto di Maracca: la “City of Baltimora” e la “Silver Star“, raccolsero i messaggi di soccorso dalla nave mercantile olandese Ourang Medan.

Dalla nave giunse il seguente messaggio in alfabeto Morse:

Tutti gli ufficiali, tra cui il capitano della nave e l’equipaggio intero, giacciono morti in sala nautica e sul ponte… Forse su tutta la nave non restano superstiti

successivamente seguì un codice Morse indecifrabile ed un ulteriore messaggio finale dal macabro sapore:

… Anche io sento arrivare il mio momento, aiutatemi!

Poi, quando l’equipaggio del Silver Star raggiunse la nave, una volta salito a bordo, trovò tutto apparentemente in ordine, salvo che la nave era disseminata di cadaveri (tra cui la carcassa di un cane), in quelle che sembravano essere posture terrorizzate. Le braccia di molti, infatti, erano tese verso l’alto in segno di aiuto, anche se non vi erano segni visibili di lesioni o di violenza sui cadaveri.

Un incendio improvviso scoppiato nella stiva della nave, costrinse i soccorritori del Silver Star ad evacuare troppo frettolosamente la nave per poter operare ulteriori e più precise indagini. Poco dopo, l’Ourang Medan fu vista esplodere e affondare.

Il Prologo:

Il prologo del gioco inizia proprio nel 1947, dopo la seconda guerra mondiale, ed inizia in un mercato sul molo nella Manciuria dove due soldati: Joseph “Joe” Roberts e Charles “Charlie” Anderson si divertono e si ubriacano.

In seguito Joe si fa predire il futuro da un veggente cinese che gli preannuncia un futuro di morte e sventura.

I due si imbarcano nella SS Ourang Medan, che trasporta un carico militare misterioso e pericoloso, assieme a 4 bare

Durante il viaggio, la nave si imbatte in una tempesta e viene colpita da un fulmine, questo rompe le casse che trasportano il misterioso carico e ne fa uscire il contenuto.

I due soldati, dopo essersi riposati nelle loro cabine, escono e fanno una macabra scoperta: tutti i loro compagni sono morti, con un’ espressione di terrore nel viso.

Il prologo si conclude così con i membri dell’equipaggio che muoiono uno per uno sulla nave, diventata ormai fantasma.

Storia:

La storia ha inizio nei giorni nostri, con la partenga di una piccola nave chiamata “Duke Of Milan” dove i fratelli Alex e Bradley “Brad” Smith (Kareem Tristan Alleyne e Chris Sandiford) si preparano ad una spedizione subacquea in cerca di un relitto nell’Oceano Pacifico meridionale. Fanno parte della spedizione anche la ricca fidanzata di Alex, Julia (Arielle Palik), suo fratello Conrad (Shawn Ashmore) e il capitano, nonché proprietaria dell barca, Félicité “Fliss” Dubois (Ayisha Issa),

I ragazzi si dividono in due gruppi: il primo gruppo resta sulla nave, mentre il secondo gruppo, scende in immersione.

Esplorando il fondale marino, trovano finalmente il relitto che stavano cercando: Un aereo della seconda guerra mondiale, abbattuto con dei proiettili.

All’interno del relitto trovano una mappa con delle coordinate con scritto “Oro della Manciuria”.

Nel frattempo in superficie dei pirati Somali, attaccano i ragazzi che sono rimasti sulla nave.

Una volta emersi dalla spedizione sottomarina e saliti sulla nave, entrambe i gruppi di ragazzi vengono assaliti dai tre pirati, il quale, scoperte le coordinate dell’oro della Manciuria, decidono di salpare fino al punto indicato.

Qui si trovano davanti ad una vecchia nave abbandonata. Decidono così di salire a bordo della SS Ourang Medan. I pirati decido però di smontare lo spinterogeno della Nuke Of Milan, per evitare la fuga dei ragazzi. Successivamente li rinchiudono in una cabina della nave, ma i ragazzi si barricano dentro e sfruttando una vecchia presa d’aria sfuggono dalle grinfie dei pirati, ma non da quelle della nave fantasma.

Gameplay:

Per quanto riguarda il gameplay, ci troviamo di fronte ad un’avventura horror in terza persona, dove prenderemo il controllo dei cinque personaggi e dove ogni scelta influenza il futuro della storia e il destino dei nostri personaggi.

Un po’ come in Until Down, ci ritroveremo spesso in alcune sequenze QTE dove dovremo premere la giusta sequenza di tasti.

Per esempio ci ritroveremo ad affrontare i pirati e dovremmo divincolarci dai loro colpi premendo la giusta sequenza di tasti e con il giusto tempismo.

Se dovessimo sbagliare la sequenza o se non dovessimo premerli con il giusto tempismo, il nostro personaggio potrebbe avere la peggio e potrebbe addirittura morire cambiando così il corso della storia.

Oltre alla sequenza dei tasti da premere, spesso durante i dialoghi, ci verrà chiesto di prendere delle scelte.

Queste sono in genere divise tra ascoltare la testa, quindi prendere una decisione più razionale.

Ascoltare il cuore, quindi perdere una decisione più istintiva e guidata dalle emozioni. Oppure semplicemente non fare niente. Questo influenzerà la Bussola che rappresenta la moralità del personaggio.

Inoltre, le scelte hanno effetti sui tratti personali dei personaggi (che ha conseguenze sulle future scelte di dialogo e sui filmati)

All’interno della SS Ourang Medan:

Il gioco è principalmente guidato, dovremmo esplorare i corridoi della nave.

L’esplorazione è in genere molto lineare, solo in alcune occasioni si potrà esplorare un po’ più liberamente, e potremmo scoprire qualche documento interessante che ci parla della nave e del destino del suo equipaggio.

Altre volte ci imbatteremo in alcuni quadri con cui potremmo interagire e questo ci mostrerà le premonizioni:  delle sequenze video che ci mostrano ciò che accadrà in futuro, ad esempio un’aggressione, una grata che cade ecc. Toccherà a noi riconoscere la scena quando sarà il momento e farci trovare preparati.

I giocatori che hanno un approccio più action e vorrebbero un po’ di azione potrebbero trovare il gioco un po’ limitato, in quanto non permette una grossa libertà di azione.

Questo non è necessariamente un difetto, se avete apprezzato i giochi dello stesso genere, apprezzerete anche questo.

Durata e modalità di gioco:

La durata si attesta sulle cinque o sei ore, ma il punto di forza è sicuramente la rigiocabilità, La struttura a scelte multiple vi porta a chiedevi cosa sarebbe successo se aveste preso una scelta diversa. Portandovi a ricominciare il gioco ed esplorare le varie ramificazioni diverse della storia.

Oltre alla modalità classica, possiamo scegliere la modalità storia condivisa, che permette a due giocatori di giocare in cooperativa online.

Oppure ancora la modalità serata la cinema, dove insieme ad un massimo di cinque amici, possiamo interpretare ognuno un personaggio diverso semplicemente passandosi il controller. The Dark Pictures Anthology: Man of Medan – Recensione –

Realizzazione Tecnica:

Dal punto di vista tecnico questa versione per Nintendo Switch non brilla particolarmente.

Soprattutto se giochiamo in modalità dock. Rispetto alla versione PS4 ad esempio c’è un bel downgrade a livello di textures, che oltre ad essere di qualità traballante, vengono spesso caricate in ritardo.

Anche il colpo d’occhio generale è più sporco rispetto alle controparti. Spesso si nota aliasing nel bordi degli oggetti o attorno ai personaggi. Sono presenti anche alcuni cali di frame rate, e alcuni micro scatti

Si ha l’impressione che questi difetti tecnici siano dovuti più ad una scarsa ottimizzazione, piuttosto che ai limiti tecnici della Nintendo Switch, sopratutto dopo aver visto giochi con una struttura più complessa girare meglio e non parlo necessariamente di esclusive Nintendo (vedi ad esempio The Witcher 3, Doom o Wolfenstein).

Fortunatamente i modelli poligonali dei personaggi sono rimasti invariati e anche l’ottima illuminazione è rimasta identica.

Ottima l’illuminazione dinamica degli ambienti

La cosa migliora parecchio giocando in modalità portatile, grazie probabilmente ad uno schermo più piccolo, le textures risultano migliori e anche l’aliasing si riduce sensibilmente.

Nonostante questo il gioco, non essendo un’action non  viene penalizzato particolarmente da questi aspetti. E non viene minata la qualità generale della produzione, anche se un’aspetto tecnico più curato non avrebbe guastato.

Audio:

Se l’audio in un videogioco è fondamentale per coinvolgerci, in un horror lo è ancora di più.

Anche qui troviamo qualche problemino di natura tecnica. Infatti quando ho iniziato a giocare, mi sono trovato stranamente senza audio. Andando a modificare le impostazioni della console e selezionando la modalità stereo anziché surround, l’audio ha funzionato tranquillamente.

Oltre questa piccola disavventura, troviamo un comparto audio veramente curato.

Giocare di notte con le cuffie diventa un’esperienze particolarmente inquietante.

Sentiremo tutti gli scricchiolii della nave, boati che ci faranno sussultare e musiche poco invadenti che si attivano nei momenti precisi per mettere in risalto alcune situazioni.

Ottimo il doppiaggio in italiano! Sia l’interpretazione degli attori, sia la sincronizzazione con il labiale.

Commento finale:

Se avete apprezzato Until Down, apprezzerete anche questo. Se vi piacciono le atmosfere cupe e le ambientazioni lugubri e le storie misteriose, è il gioco che fa per voi. Consigliassimo anche se cercaste un gioco da fare in compagnia con con un gruppo di amici.

La storia è intrigante, anche se a volte il ritmo del gioco non è sempre azzeccato, ci sono sezioni meno interessanti e troppo lunghe, ad esempio la parte iniziale sulla Duke of Milan l’ho trovata troppo lunga e avrei preferito passare qualche ora in più nella SS Ourang Medan.

nonostante la realizzazione tecnica della versione switch soffra di qualche problema tecnico, dovuto alla scarsa ottimizzazione, non mi è sembrato giusto penalizzare il voto del gioco, in quanto questa non influisce sulla sua qualità o fruibilità.

Speriamo che questo sia solo l’inizio e che arriveranno presto su switch anche gli altri capitoli della saga.

The Dark Pictures Anthology: Man of Medan – Recensione –

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Luca

Da sempre appassionato di videogiochi, ho iniziato con i primi giochi sul Commodore 64, fino a consolidare la mia passione con l'arrivo della prima Playstation. Questo mi ha portato a cercare lavoro presso Gamestop dove lavoro tutt'oggi. Adoro i giochi single player, soprattutto quelli con delle belle storie.

One thought on “The Dark Pictures Anthology: Man of Medan – Recensione

  • Michele

    Molto, molto interessante, mi è venuta voglia di giocarlo! 😁

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