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Airhead – Una produzione vincente ambientata in un mondo interconnesso – Recensione

Airhead – Una produzione vincente ambientata in un mondo interconnesso – Recensione

Il panorama videoludico mondiale nel corso degli ultimi anni ha regalato numerose produzioni indipendenti che hanno conquistato una nutrita fetta di pubblico sparsa in giro per il mondo. Infatti, ogni anno possiamo constatare come molti team di sviluppatori tenti di rilasciare produzioni indie che abbracciano diversi genere tra di loro.

Ad esempio lo scorso anno abbiamo assistito al rilascio di Cocoon, l’affascinante titolo realizzato dal genio di Jeppe Carlsen, il progettista principale del gameplay di Limbo e Inside, due produzioni che ancora oggi fanno scuola in questo genere di esperienze.

Al netto di una situazione ancora tutta da scoprire visto che il 2024 è iniziato da poco, in questa recensione noi di Next Player ci accingiamo a recensire per voi un’altra fantastica produzione indipendente: stiamo parlando di Airhead. Questa release sviluppata dal team di Octato e Massive Miniteam è disponibile dal 12 febbraio 2024 in versione digitale su PlayStation 5, Xbox Series S/X e PC.

Ringraziamo il publisher per averci fornito una chiave per poter recensire il titolo.

Un’avventura a dir poco enigmatica

La storia di Arihead è molto misteriosa. Sappiate che non vi troverete a vivere ad un’esperienza classica: infatti il team di sviluppo ha voluto mettere un accento proprio sulla componente del mistero per nascondere determinati punti della narrativa. Noi impersoneremo i panni di un misterioso essere simbiotico che dopo alcune cause non approfondite si ritroverà a vivere un’avventura a dir poco sconvolgente.

Airhead

Infatti dopo alcuni istanti che non sveleremo per non rovinarvi l’inizio del gioco, questo essere viene in contatto con un organismo simile ad una testa che sta per essere lasciato a morire, mentre perde irreparabilmente troppo aria. Con un incipit abbastanza enigmatico, il corpo del nostro essere simbiotico prende possesso della testa, e da quel momento diventa a tutti effetti un “Airhead”.

Da quell’istante inizierà la nostra vera epopea, dove corpo e testa sono chiamati ad esplorare nuove location per scoprire la verità attorno a questo mistero e possibilmente a trovare una via di uscita.

Un sistema di gameplay che fonde diversi stili di gioco

Airhead si presenta al giocatore come un’avventura in 2.5D, dove noi saremo chiamati a impersonare Airhead in un mondo interconnesso in ogni sua minima sfaccettatura. Una delle componenti che si sente maggiormente già dalle prime ore di gioco sarà proprio lo stile metroidvania realizzato perfettamente per un’esperienza di questo genere.

Noi oltre a muovere il nostro intrepido protagonista dovremo risolvere una serie di tediosi puzzle ambientali che richiedono una particolare attenzione per riuscire a completarli senza grossi patemi. Gli sviluppatori in questo caso sono corsi subito ai ripari pensando appositamente a quella fetta di utenza che non è propriamente avvezza a titoli di questo genere, e infatti hanno implementato la possibilità di richiedere un aiuto per avanzare senza grossi patemi.

Non mancheranno potenziamenti e abilità particolari che serviranno non poco per salvare il nostro “Head” prima che sia troppo tardi. Lungo la nostra avventura dovremo anche far attenzione alla dose di ossigeno che avremo in corpo per non incappare in inutili game over.

In giro sparsi per le varie location troverete delle simpatiche bombole di ossigeno che oltre a rifornire la nostra testa hanno anche una funzione di salvataggio. Come potrete constatare Airhead è una produzione con un sistema di gameplay abbastanza limitato ma che nel suo complesso è stato realizzato appositamente per risolvere enigmi, esplorare nuove location e avanzare lungo la nostra epopea.

Esplorazione e tante nuove interessanti zone tutte da scoprire

L’esplorazione in questo titolo è una delle colonne portanti in cui si basa tutta l’esperienza. Al netto di una presenza abbastanza marcata di enigmi e puzzle ambientali, noi dovremo esplorare ogni minimo luogo che si presenterà lungo la nostra esperienza. Il mondo di gioco è abbastanza complesso ma gli sviluppatori hanno svolto un lavoro egregio nel confezionare un’esperienza che non vi porti mai ad annoiarvi.

La mappa sarà fondamentale per non perdervi, e il nostro consiglio è di utilizzarla ogni volta che non sapete dove andare. La collaborazione tra il corpo e la testa è assolutamente necessaria, i nostri protagonisti infatti collaborando tra di loro riusciranno a raggiungere ogni obbiettivo che si sono prefissati, e con il tempo il loro legame e le loro capacità cresceranno.

Sotto questo punto di vista vi lasciamo nel dubbio visto che non vogliamo svelarvi alcuni particolari narrativi che verranno approfonditi in maniera particolare durante l’avventura. Infine, come precedentemente sottolineato la presenza di potenti abilità da scoprire porta una ventata di aria fresca a tutta la produzione.

Un titolo indipendente che vanta un brillante comparto tecnico

Spostandoci ad analizzare Airhead sotto la sfera tecnica siamo rimasti piacevolmente sorpresi vista la cura presente in questa release. Il team di sviluppo è riuscito a realizzare un titolo sorprendente, impreziosito da un lato grafico davvero interessante.

Le varie location sebbene in alcuni ambiti cadono lievemente nella ripetitività riescono sempre ad essere ben strutturate. In fase di recensione abbiamo avuto modo di testare il titolo su PlayStation 5, e sotto il lato delle performance non abbiamo riscontrato nessun problema che potesse minare la nostra esperienza di gioco.

Il comparto sonoro è piuttosto buono, anche se in alcuni attimi ci saremmo aspettati qualche traccia di forte impatto. Infine, tutta l’esperienza è sottotitolata in italiano, una scelta vincente che premia la nostra lingua madre visto che recentemente sempre meno titoli la includono.

Conclusione

Airhead è una produzione dal nostro punto di vista vincente, strutturata molto bene e realizzata ancora meglio. L’esplorazione la fa da padrona, in un mondo interconnesso pieno di enigmi e puzzle da risolvere. Se vi piacciono avventure di questo spessore valutate immediatamente l’acquisto, non ve ne pentirete assolutamente a patto che sappiate cosa andate incontro.

 

Tsubasa

Alessandro, in arte Tsubasa88. Intorno ai 10 anni riceve a Natale da sua nonna come regalo un Game Boy Pocket con Super Mario Land. Fan dalla prima ora di Super Mario, per tutta la sua vita Nintendo ha rappresentato un'autentica passione proseguita con il NES, continuata con il Super Nintendo e Nintendo 64, senza dimenticare le console portatili Game Boy Advance e arrivando ai giorni nostri con il New Nintendo 3DS XL insieme all'immancabile Nintendo Switch. Segue fin da piccolino anche tutto il mondo PlayStation e ama franchise del calibro di Final Fantasy e Kingdom Hearts.