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Una canadese ha comprato una Switch, ma è scattato il ban per i servizi online.

Una canadese ha comprato una Switch, ma è scattato il ban per i servizi online.

 

Nicole Jones è una canadese che abita nella Columbia Britannica (Canada)

La donna, via Facebook Marketplace, aveva comprato lo scorso 18 marzo una Switch.

Peccato, però, che i servizi online le erano stati bloccati da Nintendo pochi giorni dopo l’acquisto.

Più con precisione il 26 marzo. Tuttavia quella era la prima volta in cui vi era stato fatto un accesso.

Allora Nicole ha deciso di contattare l’ Assistenza Nintendo per scoprire la causa del ban.

Indovinate un po’…. La console era stata,  evidentemente,  piratata. Eppure lei ciò non lo sapeva.

In tribunale, ha dichiarato che la console le era stata promessa come un’ unità nuova di zecca dal venditore Jaime Macdonald .

Inoltre quest’ ultimo le aveva mostrato che la console funzionava perfettamente, ma mica le aveva precisato di più.

Per esempio il fatto che i software non potevano essere aggiornati, che non c’erano i salvataggi in cloud e che non si poteva giocare online.

Alla fine, però, la giuria le ha dato ragione. Il membro del tribunale Rama Sood ha dichiarato che la console funzionava con una capacità limitata, ma non era un bene da considerare durevole dopo l’acquisto.

Ciò costituisce una violazione della garanzia implicita ai sensi del Sale of Goods Act.

Pertanto Macdonald è stato condannato a restituire la metà dei 380 dollari pagati da Jones.

Inoltre a quest’ ultima sono stati concessi 87, 50 dollari come spese del tribunale per la risoluzione civile e 1, 39 dollari d’ interessi.

Insomma… Tutto è bene ciò che finisce bene.

 

Fonte 

 

Lorenzo Barbaro

Un giocatore avellinese incallito di classe '99. Amo giocare tutti i tipi di videogiochi (specialmente quelli hardcore). Ho iniziato a giocare tra il 2005 e il 2006. Sia i videogiochi che l'archeologia sono le mie passioni. 😊