PC/SteamRecensione

Recensione: Summer in Mara

Oggi andaremo a parlare di Summer in Mara un gioco avventura, indie sviluppato e pubblicato da Chibig e disponibile dal 16 Giugno su tutte le piattaforme a un prezzo di circa 22 euro.

In Summer of Mara guideremo Koa una bambina avventuriera che vuole esplorare il mondo che la circonda. Ovvimente oltre all’esplorazione del mondo dovremmo anche svolgiere delle piccole mansioni come curare l’orto o semplciemtne potenziare o creare oggetti sempre nuovi.

Nel mondo di gioco non ci sarà solo la nostra isola ma utilizando la nostra barca potremmo raggiungere le altre isole che compongo il nostro aricpelago. Essendo principlamente un gioco aricolo dovremmo imparare le ricette per gustare i prodotti locali.

Quindi avremo a disposizione un vasto catalogo di piante, verdure, vegetali e frutta da produrre per poterci sviluppare e esplorare le vartie isole per sapere cosa ci manca. Man mano che procedermo nell’avventura avremo a disposizione un sacco di roba da sbloccaree fabbricare.

Durante i nostri viaggi per le isole potremmo imbatteremo in una società malvagia chiamata Elit vuole conquistare Mara e sfruttare l’oceano.

Il comparto migliore in Summer in Mara è senz’altro il comparto artistico che ricorda molto le opere dello Studio Ghibli, per quanto riguarda gli artwork e le personalità di tutti i personaggi che incontremo enlla nostra avventura. Le animazioni ogni tanto si perdono qualche pezzo, esempio più che lampante si nota durante la corsa che la volocità non corrisponde ai passi fatti da Koa.

Ovviamente anche il comparto audio è degno di nota, e si distingue per i singoli rumori ambientali e le voci uniche per personaggio, la colonna sonora è stata realizata dall’artista Adrian Berenguer.

kattund

Sono cresciuto col Nintendo 64 in una mano e Mario 64 nell'altra per poi passare per un breve periodo alla PS1. Adoravo fifa e tomb raider ma poi ho ritrovato mario e amici con la wii. No Lara non l'ho mai abbandonata. Dalla wii un crescendo di emozioni e collezionismo che mi ha portato all' invasione degli amiibo.