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Little Nightmares 2- Gli incubi prendono di nuovo forma-Recensione

Little Nightmares 2- Gli incubi prendono di nuovo forma-Recensione

Little Nightmares 2 gioco dello studio svedese Tarsier Studio e distribuito da Bandai Namco. Platform narrativo, gameplay evocativo e storia raccontata senza testi ne dialoghi, solo simboli e scenari da decifrare. Un meraviglioso tripudio di ansia, timore e minaccia nascosta tra le ombre. L’esistenza di mostri è appurata, cercano di acchiapparti e ucciderti. Scenari giganteschi e alquanto deformi, la sensazione che il personaggio viene schiacciato è costante. Non c’è bisogno di aver giocato il primo capitolo per giocare questo nuovo capitolo ed infatti, abbiamo un nuovo protagonista con cui esplorare il titolo.

Little Nightmare 2 è il sequel di Little Nightmare, riconosce e conserva i migliori punti di forza del precedente capitolo. Amplia la sua portata in modi chiave che, pur essendo fedele alla formula della serie, migliorano notevolmente l’esperienza.

La nostra recensione è basata sull’esperienza di gioco per Nintendo Switch.

Little Nightmares 2- Gli incubi prendono dinuovo forma-Recensione

Prologo

Ci ritroviamo a vestire i panni di Mono, un piccolo ragazzino imprigionato in una dimensione corrotta da un segnale incessante proveniente da una torre gigantesca. Questo segnale è una sorta d’incessante richiamo, tramite i vari schermi delle tv presenti ovunque, ipnotizza le persone e diffonde malessere.”Un consiglio se volete capirci un pò di più procuratevi i fumetti gratuiti per poter avere qualche indizio in più che riguarda il gioco e i personaggi“. Spesso incontreremo Six la protagonista del primo capitolo e queste interazioni saranno degli elementi cardine di Little Nightmares 2. Ovviamente, anche se è presente un secondo personaggio, il gioco resta un’avventura single player. Infatti sarà l’IA a guidare Six, con dei comportamenti credibili e spesso indispensabili sia nell’esplorazione che nella risoluzione di piccoli enigmi.

Livelli

Per quanto riguarda la longevità, il secondo capitolo dura circa 7/8 ore, tutto dipende da quanto ve la prendete comoda con gli enigmi e dall’esplorazione. Il gioco è composto da 5 capitoli in tutto. Ogni livello è diverso e il level design riesce ad innovarsi ad ogni sezione senza mai essere ripetitivo. Non ho intenzione di parlarvi della storia altrimenti vi spoilererei il gioco e vi rovinerei la meravigliosa esperienza che è Little Nightmares 2.

Prima di andare avanti con la mia recensione voglio inserire una breve descrizione del gioco fatta da mia figlia.

“The Little Nightmare 2 è un prequel del precedente capitolo, andando avanti nel gioco troviamo l’impermeabile di Six. Come abbiamo gia detto, il protagonista si chiama Mono. Il tutto inizia in una foresta. L’antagonista è Thunter, ci darà la caccia per tutto il tempo. Hunter viene rappresentato come una sorta di “cacciatore” con un sacchetto in testa e un solo buco tra cui respirare. Se ascoltiamo il suo respiro ci accorgeremo che sembra come un respiro soffocato. Quando l’ho incontrato la prima volta ho cercato di scappare ma sono stata acciuffata. Spesso nel nostro viaggio incontreremo Six, la bimba dall’impermeabile giallo e sarà nostra compagna durante l’avventura. Insieme a lei vivremo tante scene e vari incubi  cercando di superare i livelli e di risolvere gli enigmi.”

Ed eccoci qua:

Mono si risveglia spaesato in una foresta inquietante con un sacchetto in testa, il ragazzino è attratto da alcuni schermi televisivi che emanano una sorta di richiamo, infatti, quando ne sfiora uno viene catapultato in un corridoio che è il centro di tutta la vicenda. Questa volta la struttura è completamente opposta a quella del precedente capitolo. Mentre nel primo capitolo dovevamo scappare dalla nave e tornare nel mondo esterno alla “normalità” qui passiamo dall’esterno al fulcro e cioè alla città (The Pale City) da cui proviene il segnale. Questa volta sembra che ci abbiano messi alla ricerca di risposte, alla ricerca della verità. Ma riuscirete a trovarla? Ovviamente anche qui dobbiamo sopravvivere agli incubi.

The Pale City

Gli abitanti di The Pale City sono costantemente incollati ai loro schermi televisivi, che emettono segnali inviati da un’entità nota come The Thin Man dalla Signal Tower che si profila in lontananza, con questi segnali che trasformano tutti in fanatici del lavaggio del cervello. il gioco ti porta in una varietà di luoghi diversi, e ognuno di essi sfoggia un eccellente design visivo e artistico. Ogni singola stanza in cui ti trovi ha la sua storia da raccontare.

Little Nightmares 2- Gli incubi prendono dinuovo forma-Recensione

No dialoghi no testi

Come gia abbiamo potuto vedere nel primo capitolo, il gioco racconta la storia ancora una volta senza dialoghi ne testi, con rappresentazioni di incubi realizzati meravigliosamente e al tempo stesso terrificanti. Little Nightmares 2 è un esperienza visiva dove l’ambiente è il fulcro, una trama piena di misteri senza risposte. I temi che il gioco affronta sono alcune delle paure umane tra le più conosciute, come la scuola.

Little Nightmares 2 è anch esso un videogioco di piattaforme a scorrimento laterale in cui possiamo muoverci anche in profondità. Anche qui, come nel primo capitolo, troviamo enigmi e fasi in cui dobbiamo nasconderci dai nemici per non farci prendere. A differenza del primo capitolo però, abbiamo un aiuto Six, la protagonista del primo capitolo, che sarà nostra compagna di avventura.

Esempio di incubo

La maestra, beh la maestra di per se non è cattiva, tiene lezione  a una marmaglia di bambole assassine. Quanti di noi da ragazzini abbiamo odiato i nostri insegnanti o dicevamo ” non mi piace è cattiva”. Quello che c’è da dire è che se non  saremmo entrati nel suo territorio non ci avrebbe attaccati ne cercati.  A differenza del precedente capitolo dove dovevamo scappare per salvarci, qui dobbiamo cercare di nasconderci e arrivare al nostro obiettivo. Mono e Six  insieme in questo capitolo hanno anche modo di rispondere ai loro nemici, difendersi con armi occasionali, ricordate lo sparo al cacciatore visto nella demo?  Ci sono altre armi che non abbiamo intenzione di spoilerare.

Six

Per quanto riguarda la nostra compagna di avventura Six, sembra che le sue azioni e reazioni avvengano in modo molto naturale, sembra quasi si muova di sua volontà e non da linee di codice. Infatti Six è molto reattiva e sa cosa fare. Il team ha dato delle attenzioni particolari alle sue animazioni e ha fatto un eccellente lavoro. Six, come abbiamo gia detto, viene guidata dall’IA e sarà essenziale per risolvere alcuni degli enigmi e anche per raggiungere posti che altrimenti sarebbero irraggiungibili per noi da soli. Alcune volte ci aiuterà anche contro i nemici. Anche senza parole, si crea un bel legame fra Mono e Six.

Meccaniche di combattimento

Sono state aggiunte delle piccole meccaniche di combattimento come approfondimento degli enigmi. Le armi che troviamo sono molto molto pesanti e vanno usate solo in determinate situazioni, anche se non è facile farlo a volte è un po frustrante per via di alcune piccole imprecisioni. L’essenziale è premere il tasto al momento giusto per evitare di farci agguantare dal nemico. Ad esempio la forbice è ridottissima, i nemici si posizionano in alcuni strani punti l’ontani dal nostro arco di azione rendendo l’azione un pò difficoltosa.  Anche nella scuola, quando vi ritroverete a dover fronteggiare un certo numero di nemici ( non vi dico ne chi sono o cosa sono ne cosa accade)dovrete difendervi ma a causa della stazza di Mono e della grandezza dell’arma (non vi dico di che arma si tratta) che dovrete usare avrete un pò di difficoltà. Vi ricordo che nel caso di morte verrete riportati all’inizio del corridoio.

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Interattività

L’interattività questa volta ha una maggiore profondità, dovuta anche alla presenza di Six. Inoltre ci sono più oggetti con cui possiamo interagire. Per esempio la torcia ha un ruolo centrale e non dobbiamo darla per scontata perche ci aiuta a risolvere molti degli enigmi presenti nel gioco.
Mentre il “prova e sbaglia” cioè la morte, viene vista come parte integrante di una soluzione ma si rivela un pò ingombrante in alcune situazioni che richiedono tempi di azione brevi e i controlli rispondono leggermente in ritardo all’azione che dovrebbe essere più veloce. Inoltre ci sono anche dei collezionabili che possiamo usare per  modificare l’aspetto del nostro Mono. In questo capitolo possiamo interagire con molti più oggetti rispetto al capitolo precedente.

Atmosfera meravigliosamente lugubre

Uno degli aspetti più curati e affascinanti del gioco è senza dubbio l’atmosfera lugubre e meravigliosa. Surreali incontri con esseri fastidiosi e con ambientazioni creepy che lasciano il segno. Infatti la direzione artistica è encomiabile, dettagli stupefacenti rendono il gioco ancora più pregevole da vedere.
Il character design, la modellazione poligonale, l’illuminazione e la regia sono tutti aspetti che riescono a lasciarci a bocca aperta. Infatti riescono a farci immergere e ad accompagnarci nei meandri di un dolce incubo che spazia tra boschi, aule e metropoli. Anche l’illuminazione è usata con grande effetto, con i pennacchi di nebbia e l’oscurità pervasiva dell’ospedale, ad esempio, che vengono illuminati leggermente dal raggio di luce debole e tremolante della torcia.

Enigmi

Apro una piccola parentesi sugli enigmi presenti. Anche il design del puzzle stesso merita molti elogi. Nessuno degli enigmi in cui ti imbatti è in alcun modo rompicapo, ma c’è una qualità innegabile nella loro semplicità. Il gioco continua a mescolare le cose e raramente riutilizza idee o meccanismi per enigmi importanti, quindi la monotonia e la ripetizione non hanno mai avuto luogo.

Audio e sonoro

La colonna sonora e l’audio design sono a dir poco spettacolari. Le melodie ci ricordano molto quelle di alcuni inquietanti carillon. I suoni ambientali tra cui quelli dei bambini che corrono sono gli unici rumori che interrompono gli inquietanti silenzi soffocanti. I meccanismi della paura sono stati padroneggiati in modo davvero eccellente. I manichini deformi nell’ospedale abbandonato sono davvero molto suggestivi, oscene marionette pronte a contorcersi al buio e a bloccarsi non appena si avvicina la luce di una torcia. Il tutto rende le scene ancora più eclatanti e ansiogene.

Difficoltà

Per quanto invece riguarda le difficoltà, Little Nightmares 2 è un capitolo molto più esigente e rigoroso rispetto al primo. Infatti in questo capitolo è richiesta più esattezza e puntigliosità nei tempi di reazione, nei salti e nelle fasi di combattimento. A volte questo particolare nuovo aspetto del gioco può risultare un pò frustrante. Mono non è il personaggio più resistente e tutto ciò che serve per ucciderlo è un singolo colpo, quindi dover ricaricare ripetutamente dai checkpoint può essere un pò irritante.

Conclusione

Little Nightmares 2 è un gioco davvero ben fatto, riesce a farti stare in ansia e a non farti passare mai la voglia di andare avanti. Il nostro consiglio è di giocarlo tutto ad un fiato, cuffie alle orecchie e godervelo a pieno. La grafica è meravigliosa e non ha l’esigenza di spaventare il giocatore. Gli incubi sono stati rappresentati con competenza e realismo. A nostro parere gli artisti del team hanno dato davvero dei tocchi spettacolari alla loro opera rendendola abbastanza foto realistica e riuscendo a farci vivere una sorta di realtà virtuale. Peccato per qualche perdita di fotogrammi e per qualche piccola sbavatura nelle animazioni. Ma, tranquilli Little Nightmares 2 vale davvero la pena di essere giocato. Il sonoro fa il suo dovere a pieni voti così come la colonna sonora che entra in scena al momento giusto. Il finale vi lascerà senza parole!

Il gioco è disponibile per PS4 e Xbox One (in digitale via PSN e Xbox Live), Nintendo Switch e PC (Steam).

 

 

 

Giovanna

Sono appassionata di videogames, gioco da circa 13 anni, possiedo tutte le console,amo i giochi che riescono a coinvolgermi e sono impegnativi, tra i miei preferiti c'è Zelda, Assassin creed e Uncharted. Amo serie tv e film soprattutto horror, sono appassionata di libri horror, thriller e fantasy.