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Layers of Fear – Spettacolare e inquietante – Recensione

Layers of Fear – Spettacolare e inquietante – Recensione

Il primo capitolo di Layers of Fear (2016) ha ottenuto un buon successo, mentre il secondo (2019) ne ha riscontrato meno. Ora siamo pronti a provare e a raccontarvi cosa ne pensiamo del nuovo capitolo di Bloober Team. Il gioco è stato sviluppato in collaborazione tra Bloober Team e Anshar Studios. Bloober Team, oltre i due capitoli della saga Layers of Fear 1 e 2, hanno lasciato nei loro anni un marchio indelebile nell’industria dei videogiochi dimostrando le loro abilità.Come sappiamo sono anche a capo del remake di Silent Hill 2 scelti da Konami, per la loro capacità nella realizzazione di giochi horror. Inoltre il team è ben conosciuto anche per altri due ottimi giochi: The Medium e Blair. Anshar Studios invece ha partecipato alla realizzazione e alla pubblicazione di titoli di spessore come Dark Siders III,  Outriders, Baldur’s Gate III e moltissimi altri.

Le storie dei due capitoli precedenti sono state abbellite per portarci un nuovo capitolo. Il team si è imposto di dipingere delle atmosfere più avvolgenti rispetto ai precedenti.

Sarà stato capace il team di portare tra le mani del giocatore un titolo avvincente?
Andiamo a vedere.

Parliamo dei due titoli precedenti

In Layers of Fear interpretiamo un artista del XIX secolo, che spinto alla follia da un blocco creativo, non riesce a completare il suo capolavoro e cade in rovina. La sua casa per lui è diventata una sorta di prigione, un incubo, un labirinto. Porte che si materializzano dal nulla, corridoi formati per metà, bambole raccapriccianti e disegni di bambini. Quadri con facce deformi e forme abbastanza inquietanti. Ci troviamo in una sorta di casa vivente che cambia costantemente il suo layout. Il suono è inquietante al punto giusto e riesce a tenerti in allerta, con voci surreali e atmosfera tesa. E non mancano di certo qualche enigma qua e là da risolvere.

Layers of Fear – Spettacolare e inquietante – Recensione
Layers of Fear 2

In Layers of Fear 2 nulla sembra reale. In questo secondo capitolo ci troviamo nei panni di un regista con una voce agghiacciante che guida l’attore impazzito nell’avventura di cinque atti. Dopo ogni atto vengono riprodotti dei filmati con uno stile cinematografico ispirato ai primi del 1900. Nella camera del protagonista troviamo una lavagna dove segna i progressi. Ogni narrazione del gioco ci racconta di qualche personaggio del transatlantico. Varie trame si intrecciano. Tra i vari racconti c’è quello di Lily e James, due fratelli che fingono di essere dei pirati sulla nave, un equipaggio scomparso misteriosamente insieme ai passeggeri, e la storia del protagonista, l’attore, che è finito anche lui sulla nave. Sulla nave vediamo specchi, vestiti sporchi e molto altro. Troviamo anche un proiettore che ci consente di accedere ai vari livelli, ogni bobina rappresenta un altro passo nella follia del personaggio principale.

Entrambe le storie che sono state raccontate in Layers of Fear 1 e 2 puntavano sul disagio psichico dei protagonisti, cercavano di tenere il giocatore in sospeso tra realtà e follia. Le ambientazioni erano claustrofobiche, con corridoi stretti e inquietanti, praticamente oscuri.

Layers of Fear

Dopo un filmato introduttivo veniamo catapultati nella camera di The Writer, un nuovo personaggio. La scrittrice è intenta a scrivere il suo ultimo romanzo. La donna si trova in un faro abbandonato, con la speranza di farsi travolgere dall’ispirazione e suggestionare in qualche modo dall’ambiente. Infatti impiega il suo tempo a scrivere il suo romanzo. Sembra che abbia delle scadenze da rispettare con la casa editrice. Ma qualcosa non va, c’è qualcosa fuori posto. Rumori sinistri e scricchiolii continuano costantemente a invadere l’ambiente. Porte chiuse a chiave che si aprono da sole ci fanno pensare che forse non siamo proprio soli nel faro.

Una dissolvenza ci porterà nei panni di The Painter, il pittore protagonista del primo capitolo. Girovaghiamo nell’oscurità a lungo, l’ambiente intorno a noi si sposta, apriamo cassetti e indaghiamo sugli oggetti alla ricerca di qualcosa di utile. Abbiamo dovuto risolvere vari rompicapo, tra cui quello di aprire una porta speciale con l’utilizzo di due candele. Ci siamo anche ritrovati in un inseguimento terrificante, correndo tra bambole raccapriccianti, poltiglie strane e con alle spalle una strana creatura sibilante, violenta, che ci sussurrava di lasciarla andare. Allo stesso tempo dovevamo cercare dei pezzi per un enigma.

Andando avanti troviamo una torcia, grazie ad essa possiamo dissipare delle strane anomalie e innescare eventi per scoprire delle cose importanti. Durante l’avventura dobbiamo risolvere degli enigmi, dobbiamo trovare e sostituire degli ingranaggi di una macchina mentre una sorta di spettro ci insegue in un ambiente labirintico. La tensione nel gioco è sempre alta.

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Gameplay

Il gioco si presenta in prima persona, è diviso in capitoli e lo stato mentale del personaggio peggiora man mano che andiamo avanti nel gioco. Ci sono vari enigmi da risolvere che ci consentono di proseguire nella storia e di scoprire qualcosa di importante.

Ho notato che solitamente quando parte una musica inquietante stiamo vivendo un’esperienza onirica ma per il giocatore proprio come per il protagonista diventa via via più difficile distinguere tra realtà e illusione.  Il gameplay consiste in una serie di piccoli enigmi che ci consentono di proseguire nella storia e di scoprire qualcosa in più della storia .  Le azioni di gioco possono essere divise in tre azioni,  esplorazioni enigmi e fughe; ma la divisione nel gioco non è così netta e si passa in maniera fluida da una situazione all’altra. Volendo riassumere brutalmente il gioco è come una specie di un’escape room collegata da fasi di esplorazione e seppur non succeda nulla di estremamente violento e splatter il mondo attorno a noi inizia ad essere sempre più disturbante e angosciante.

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Esplorazione

Il senso dell’orientamento ha poco a che vedere con questo gioco, spesso tornando indietro troviamo ambienti diversi da quelli in cui eravamo già stati. Per orientarci dobbiamo seguire determinati segnali visibili nell’ambiente, il gioco ci conduce in qualche modo sempre dove dobbiamo andare basta prestare attenzione all’ambiente che ci circonda, poi troviamo un enigma e saremo fermi li fino a quando non lo risolviamo. L’esplorazione l’ho trovata molto soddisfacente. Arrivare in luoghi nuovi mentre ne cercavo un altro mi ha dato un ulteriore senso di varietà e incertezza su cosa avrei trovato dietro l’angolo. La

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Grafica

La grafica è claustrofobica, gli effetti grafici sono impegnativi e stupefacenti. Il livello tecnico è davvero notevole. Gli ambienti sono molto dettagliati e coinvolgenti. Gli effetti di luce aumentano il senso di inquietudine e gli orrori che appaiono sullo schermo. Alcune scene sono di grande impatto e tutte ci ricordano che tutto potrebbe non essere così reale come sembra.

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Unreal Engine 5

La potenza dell’Unreal Engine 5 dà al gioco un aspetto spettacolare, grazie alle luci e agli effetti che sono davvero convincenti. Il team ha messo a frutto le tecnologie come il Lumen e Ray Tracing, che riescono a farci immergere nell’oscuro gioco come non mai. La

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Audio

Per quanto riguarda l’audio abbiamo potuto ascoltare una brillante colonna sonora realizzata da Arek Reikowski che riesce ad entrarti dentro e a farti mancare il fiato. Tonalità inquietanti e surreali eccezionali. Il sound design risulta davvero fantastico, cosi come la recitazione vocale, il suono ambientale è inquietante al punto giusto. Giocatelo con le cuffie e sarà il top, passa da momenti in cui sentiamo solo i nostri passi ad altri in cui scricchiolii, cigolii, fruscii e le voci nella testa del protagonista ci tengono costantemente all’erta.

Layers of Fear un’esperienza da vivere assolutamente.

Il coronamento della serie che getta una narrazione generale sull’intero franchise, un gioco horror reinventato un lavoro fatto davvero bene da Bloober Team dove è possibile giocare i capitoli precedenti, tutto  si fonde in un’unica esperienza che vi farà saltare dalla sedia più volte ,il gioco  include tutti i DLC cosi i giocatori  non si perderanno nulla. un gioco graficamente migliorato con la tecnologia  di Unreal Engine 5. Questa versione offre un’esperienza horror più coinvolgente con l’aggiunta di Ray Tracing, HDR, risoluzione 4K e sistema Lumen per una esperienza terrorizzante.

Layers of Fear - Spettacolare e inquietante - Recensione

Un ottimo gioco horror psichedelico in prima persona cupo ma avvincente incentrato su esplorazione tesa, con risoluzione di enigmi e con una narrazione coinvolgente scopriremo  cosa si nasconde nelle profondità della psiche umana con questo gioco  molto  maturo e catartico.  Non  mancheranno nuove meccaniche di base nuove di zecca che verranno introdotte in Layers of Fear e nel suo sequel, oltre a funzionalità aggiuntive, in modo che tutti i capitoli e le storie si integrino perfettamente tra loro,  esploreremo  le profondità dell’ossessione con tre diverse storie di protagonisti ossessionati dall’artigianato (il pittore, l’attore e lo scrittore) che si intrecciano per creare un’esperienza davvero coinvolgente e una trama avvincente. la  Colonna sonora classica e minacciosa – Colonna sonora incredibilmente bella composta dall’acclamato musicista Arek Reikowski. 

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Conclusione

L’inclusione del Ray Tracing e del Lumen arricchiscono ancora di più l’esperienza di gioco. L’immersione è molto profonda e grazie ai vari espedienti tecnici utilizzati, le texture di alto livello e altro hanno reso il gioco ancora più profondo. Per quanto riguarda la progressione, i cambi di setting in tempo reale che si attivano in momenti specifici sono caratterizzati da un ottimo impatto scenografico e sono eccezionali. Il realismo degli scenari è sorprendente e la colonna sonora e gli effetti audio sono fantastici e riescono a far immergere il giocatore in uno stato di tensione costante. Il team, a mio parere, ha fatto un ottimo lavoro con questo nuovo capitolo di Layers of Fears e non può assolutamente mancare nelle librerie di chi ama gli horror come me.

Un horror angosciante e terrorizzante!

 

Francesco

Sono un giocatore incallito, ho cominciato con il commodore 64 per poi passare al NES e allo SNES, fino alle console attuali. Amo giocare con tutte le console, odio la console WAR. Sono un collezionista da circa 20 anni. I miei giochi preferiti The legend of Zelda, Donkey Kong Country, Metal Gear Solid, God of War e Uncharted.