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Kukoos: Lost Pets – Salviamo animaletti con la forza della simpatia – Recensione

Ci troviamo davanti, un titolo che fa della simpatia la sua forza iniziale, Kukoos: Lost Pets, indie game sviluppato da Petit Fabrik e distribuito da Modus Game; in uscita il 6 Dicembre 2022 per PlayStation4, Nintendo Switch e PC (le cui versioni per console Next Gen ed Xbox, saranno annunciate nel corso del 2023).

 

 

Classificato come titolo platform/avventura, con elementi da puzzle game, semplici ed ispirati a giochi come Crash Bandicoot, Spyro e Super Mario. Mescolando livelli e ambientazioni con stile grafico colorato e musiche davvero stuzzicanti che ci invoglieranno a fischiettare senza sosta, durante l’esperienza di gioco.
Con la possibilità di esser giocato completamente in single player oppure decidendo di giocarlo, fino a 4 giocatori in Coop locale.

 

 

Il nostro provato, si rifà alla versione Nintendo Switch del titolo in questione, calandoci nei panni di uno dei pochi personaggi selezionabili (12 in totale che verranno sbloccati man mano nel gioco) dandoci la vaga sensazione, di utilizzare scimmiette stilizzate con un vago aspetto da “confetto” (cosa che più di una volta ci ha fatto fare il paragone con i personaggi dell’altrettanto coloratissimo Fall Guys).

 

 

Storia

La vicenda, comincia nel mondo dei Kukoos, terra simile ad una giungla in festa, nella quale si sta per svolgere un contest, in cui gli abitanti si sfidano in un percorso ad ostacoli per sapere chi sarà il migliore, sfruttando i poteri magici di diverse creature che vivono in sinergia con gli abitanti, donando loro, abilità specifiche in base al tipo di essere “catturato”.

 

 

Durante la corsa però, un Kukoos alieno, somigliante ad un polipo a bordo di una gigante ranocchia robotica, vince in modo sleale, spiegando che ha utilizzato un dispositivo elettronico, in grado di far eseguire qualsiasi cosa al portatore, scatenando nel pubblico, il desiderio di ottenere quest’ultimo che applicato agli animaletti della foresta, dona potere assoluto e controllo totale.

 

Qualcosa però, durante l’installazione di questi dispositivi va storto, gettando il mondo nel caos e trasformando le dapprima simpatiche creature, in mostri comandati dalla rana meccanica che non esita un minuto ad attaccare gli abitanti.

 

 

Grazie alla Nonna Kukoos, madrina della manifestazione in corso che arriva a bordo di una moto rossa fiammante, (con un meraviglioso ed apprezzatissimo Easter Egg rende omaggio all’opera di Katsushiro Ōtomo – Akira) avremo la possibilità di viaggiare per i mondi nascosti, alla ricerca della soluzione al danno appena riportato, scovando elementi da riportarle per poter guarire gli animali corrotti e far tornare alla normalità gli eventi.

 

 

Gameplay

Il titolo, si presenta come Sigle/Coop player locale, dipanandosi in mondi costellati di livelli di difficoltà e tipologia differente; giocato in Coop aumenta decisamente lo stimolo e il divertimento generale di alcuni livelli che in single player risultano parecchio tediosi per via della telecamera fissa che poco fa distinguere le distanze giuste per effettuare salti e manovre più complesse.

 

 

Proprio come succedeva nel primo Crash Bandicoot o negli episodi di Super Mario Bros, saremo chiamati ad affrontare mappe in ambientazioni differenti che proporranno schemi platform, nella quale raccoglieremo monete, erbe magiche e purificheremo animaletti distruggendo i dispositivi elettronici a loro applicati.

 

 

Avremo a disposizione il nostro personaggio (scelta estetica, tra uno dei 4 disponibili ad inizio avventura) che vanterà una serie limitata di mosse, tra cui il salto ed una pratica scivolata utilizzabile rasoterra o anche a mezz’aria, per superare ostacoli o piattaforme in movimento.

 

Inoltre, avremo la possibilità di utilizzare i poteri di vari animaletti trovati in giro per i livelli (1 per mondo di gioco). Donandoci abilità aggiuntive per la risoluzione di puzzle ambientali ed enigmi necessari al proseguimento dell’avventura.

 

Alcuni esemplari, ci doneranno la capacità di planare o rimanere per un tempo limitato a mezz’aria, altri invece, avranno la funzione di illuminare gli spazi bui e accecare avversari oppure avranno la possibilità di proiettare piattaforme portatili per salire ove impossibile o ancora, ci permetteranno di diventare fantasmi, in grado di attraversare muri ed ostacoli di diverso genere.

 

 

La componente esplorativa per la conquista di tutti i collezionabili dei livelli, incluse le azioni di backtracking per lo sblocco di tutti i personaggi, rendono il tutto più longevo, dato che la morte del personaggio non influirà negativamente sui progressi di gioco, avremo sempre un andamento rilassato e più spensierato che unito alla narrazione abbastanza semplice e discretamente infantile, rende il titolo adatto ad un pubblico abbastanza giovane o semplicemente ad un’utenza che preferisce un’esperienza più rilassata senza particolari sezioni hardcore.

 

Grafica

Il gioco testato per Nintendo Switch, presenta davvero parecchi problemi grafici che rovinano parzialmente l’esperienza di gioco, lasciando l’amaro in bocca, dovendo vedere tutto sommato un titolo che semplicemente funziona ma tralascia degli aspetti che rendono tutto poco appetibile.

 

La scelta grafica, di avere una telecamera fissa non funziona bene perché confonde davvero tanto il giocatore con le varie profondità di salti, rendendo alcuni livelli, incubi di imprecisione.

Il frame rate non è mai stabile, avendo una distorsione davvero accentuata delle immagini, con dei rallentamenti clamorosi; la risoluzione risulta pessima in quanto l’immagine viene sgranata in maniera troppo visibile.

Carini di contro, i design dei personaggi e delle varie ambientazioni, che risultano vivide e piacevoli da guardare, con quel tocco di simpatia che permea completamente il gioco e quello stile old school che caratterizza l’anima del titolo.

Le schermate dei menù sono minimaliste, tutte tradotte con testo a schermo in italiano, e di facile comprensione.

 

Sonoro

Il gioco è completamente doppiato in audio inglese ed è particolarmente sorprendente date le pochissime interazioni vocali presenti nel gioco.

Le musiche sono davvero affascinanti e si adattano ad uno stile differente per ogni mondo di gioco visitato, dandoci una sensazione ritmica immediata, quasi da sentirsi obbligati a fischiettare le melodie durante la sessione di gioco.

Ogni tanto si avverte qualche assenza totale di suono tra una scena e l’altra, forse dovuta a qualche piccolo bug di sistema che nel contesto però è del tutto trascurabile.

 

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Impressioni

Il titolo sa divertire discretamente giocato in sigle player, e sa intrattenere per serate in Coop, però è un gioco che sfocia nel clichè con nulla di nuovo riguardante idee storia e gameplay. Reso simpatico dalla grafica cartoon, dalle animazioni e dalle musiche ispirate, però porta con se diversi problemi legati alle prestazioni che rendono il tutto spiacevole da giocare, con caricamenti davvero troppo lunghi tra una morte e l’altra tediando nel complesso.

Personalmente credo che il titolo rimanga parecchio anonimo, in una rete complessa di giochi simili che però si adatta perfettamente, ad un pubblico di giovanissimi che vogliono approcciarsi per la prima volta in un titolo di questo genere.

Tanto semplice da capire, quanto da assimilarne le meccaniche, rimane comunque un titolo sopra la sufficienza che regala qualche sorriso qua e là senza però giustificare il prezzo pieno dell’opera. 


Francesco

Sono un giocatore incallito, ho cominciato con il commodore 64 per poi passare al NES e allo SNES, fino alle console attuali. Amo giocare con tutte le console, odio la console WAR. Sono un collezionista da circa 20 anni. I miei giochi preferiti The legend of Zelda, Donkey Kong Country, Metal Gear Solid, God of War e Uncharted.