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Fire Emblem Engage – un grande ritorno al classico – Recensione

Fire Emblem Engage – un grande ritorno al classico – Recensione

Esistono ben 13 capitoli di Fire Emblem e tutti sono dei Jrpg Tattici con caratteristiche simili. Al contrario di altri giochi tattici che vedono i guerrieri come elementi sacrificabili al fine della vittoria, in Fire Emblem ogni unità ha un nome e una storia e per questo ci affezioneremo a loro e sarà una sofferenza perderli sul campo di battaglia. Nei moderni capitoli è possibile disattivare la morte permanente dei personaggi ma un vero fan di Fire Emblem gioca con il Permadeath.

Fire Emblem Engage  arriva dopo FE Three Houses  il capitolo di maggior successo della serie. Ma Nintendo e Intelligent Systems hanno scelto per FE Engage di ritornare alle origini creando un Fire Emblem che si concentri sulla battaglia.

Fire Emblem Engage è un tattico che farà la gioia degli appassionati del genere e deluderà gli amanti delle Visual Novel.

Trama

Engage inizia con Alear, un protagonista dai capelli bicolore, impegnato in quella che sembra essere una battaglia finale con l’aiuto di Marth (l’eroe del primo Fire Emblem).

Fire Emblem Engage è ambientato a Elyos, un continente governato da quattro regni che hanno da tempo seppellito l’ascia di guerra, dando il via a mille anni di pace. Questo grazie alla regione centrale di Lythos, una sorta di terra sacra, dove risiede il Drago Divino, Lumera.

I giocatori vestono i panni del figlio di Lumera, Alear, che è rimasto dormiente per generazioni. Naturalmente, il risveglio del nuovo Drago Divino arriva giusto in tempo per il riemergere del Drago Maligno.  .

Alear si sveglia da un sonno magico accolto dalla madre e dai suoi maggiordomi (Stewarts), che hanno vegliato su di lui per tutti questi lunghi anni. Alear scopre di essere il Drago Divino destinato a sconfiggere il Drago Maligno con l’aiuto di 12 magici Anelli dell’Emblema, ognuno dei quali racchiude lo spirito e il potere di un eroe tratto dagli oltre 30 anni di storia di Fire Emblem.

La narrazione parte subito molto sostenuta e ovviamente ci si trova ben presto coinvolti in una guerra per salvare il mondo dal Drago Maligno.

Questa storia è lineare e non ha tre strade da intraprendere come il precedente capitolo. È possibile finire la sua storia in una sessantina di ore di gioco se giocate alle modalità più facili ma se volete la vera sfida che sa offrire Fire Emblem, giocando a modalità ci metterete sicuramente di più.

Da sottolineare che al contrario di Three Houses ,che si prendeva molto sul serio, Engage ha una narrazione in stile anime/manga e spesso la trama fantasy è inframezzata da scenette comico/demenziali tipiche dei fumetti giapponesi.

Questa scelta è sicuramente divisiva e in occidente non piacerà a chi non è abituato a questa narrativa.

Somniel

Somniel è un’isola galleggiante della Terra Santa di Lythos dove Alear ha dormito per 1000 anni. Simile a My Castle di Fire Emblem Fates e Monastero di Garreg Mach di Fire Emblem: Three Houses, Somniel funge da base operativa in Fire Embem Engage. Tra una battaglia e l’altra, i personaggi alleati possono essere trovati in giro per Somniel. È possibile interagire liberamente con loro, dando ai giocatori informazioni sui loro pensieri sugli eventi recenti. I giocatori possono fare regali ai personaggi e cambiare il loro abbigliamento.

Oltre ai personaggi qui è possibile svolgere varie attività tra una missione e l’altra.

Plaza: Una piazza centrale con negozi utili per equipaggiare l’esercito del giocatore. L’Armeria vende equipaggiamento per battaglia mentre il Negozio vende vari oggetti da usare in battaglia.

Arena – Una sala per allenare le singole unità garantendogli esperienza e altri vantaggi per la prossima battaglia.

Torre delle Prove – Una torre speciale contenente mappe di gioco non legate alla storia principale. Qui sarà possibile creare e condividere mappe create dei giocatori.

Mensa – Un luogo per cucinare i pasti per le unità per dare potenziamenti temporanei nelle battaglie imminenti.

Sala degli Emblemi – Una stanza dedicata al miglioramento degli anelli degli emblemi che ci permettono di comunicare con gli eroi del passato e ereditare le loro abilità. Qui è possibile creare e fondere Anelli del Legame che garantiscono bonus alle statistiche.

Boutique – Vende abiti e accessori.
Fattoria– Un luogo dove possiamo ammirare gli animali che abbiamo incontrato nella nostra avventura.
Minigiochi – Come la pesca, l’indovino e Il volo delle Viverna.
amiibo Gazebo – Un punto di riferimento che consente ai giocatori di scansionare gli amiibo per varie ricompense.
I fan di Fire Emblem sono già abituati a spendere tempo in attività sociali anziché in battaglia. Già in Fire Emblem: Three Houses i giocatori vagavano per le sale del monastero di Garreg Mach, spendendo punti attività cucinando spiedini di pesce e mangiandoli con gli studenti, il tutto per creare legami tra loro prima di partire per la battaglia. Queste attività torneranno anche con maggiore varietà!

Combattimento

Il sistema di combattimento di Fire Emblem Engage si basa sul classico metodo di sasso-carta-forbici chiamato il triangolo delle armi: ogni arma è avvantaggiata o svantaggiata rispetto ad un’altra. A partire dal quarto gioco, Fire Emblem: Seisen no Keifu, è entrato in uso il Triangolo delle Armi che ritorna in  Fire Emblem Engage dopo che questo era assente in Fire Emblem Three Houses segando un ritorno al sistema di combattimento classico della serie.

La spada batte l’ascia, l’ascia batte la lancia e la lancia batte la spada. L’arco non ha effetto sul Triangolo, può attaccare da lontano ed è molto efficace contro creature alate, ad esempio dei pegasi, ma ciò è bilanciato dall’impossibilità dell’arciere di contrattaccare ad un attacco diretto. In modo simile esiste la Triade della Magia, che varia da gioco a gioco.

Infine, caratteristica unica di  Fire Emblem Engage saranno i potenti attacchi Engage per sopraffare e distruggere i tuoi avversari. Lo stato di Engage può essere utilizzato solo per tre turni, ma mentre continui a combattere puoi ricaricare il misuratore per utilizzare il potente potenziamento nel momento più opportuno. È possibile caricare le mosse Engage o combattendo e eliminando dei nemici oppure spostando il personaggio su specifiche caselle della mappa.

La nuova meccanica di Fire Emblem Engage, ossia gli emblemi, sono un modo fantastico per aggiungere un po’ di varietà alle tue truppe, offrendo un ottimo fan service per chi ha seguito la serie nel corso degli anni.

Avete mai desiderato andare in battaglia con Marth al vostro fianco? Hai voglia di combattere assieme allo spirito di Lynn? Forse anche partecipare a un’incursione con un’apparizione o Roy? Ci sono molti personaggi iconici di Fire Emblem e quindi le possibilità per gli emblemi di Fire Emblem Engage sono enormi.

Cosa sono gli emblemi in Fire Emblem Engage?
In Fire Emblem Engage gli emblemi sono gli spiriti degli eroi dei precedenti giochi e possono essere equipaggiati come compagni da tutti i personaggi principali di Fire Emblem Engage. Gli emblemi danno a ogni unità regolare un aumento di potenza, oltre ad aggiungere ulteriori mosse e combinazioni di armi al loro pool di mosse.
Puoi anche fonderti con gli emblemi sul campo di battaglia per sbloccare le abilità di ingaggio, dando alle tue unità nuove potenti mosse e abilità speciali. Questi potenziamenti aumentano tutti le statistiche e danno un notevole aumento di potenza alle tue unità regolari come Alear. Infine, puoi anche usare gli emblemi per scatenare il potente attacco Engage per sopraffare e distruggere i tuoi avversari.
modalità portatile

Tutti gli emblemi Engage di Fire Emblem conosciuti finora

MarthEmblema di luce (Compare già nel primo gioco per Famicom) Forse il volto più riconoscibile di Fire Emblem grazie alla sua apparizione in Super Smash Bros nel corso degli anni, Marth è un potente utilizzatore di spade che è apparso per la prima volta in Fire Emblem: Shadow Dragon and the Blade of Light, e il suo sequel Fire Emblema: mistero dell’emblema.

Anche se non sappiamo ancora esattamente come funzionerà il suo emblema, sappiamo che ha abilità uniche come lodestar rush, velocità divina e inflessibile.

Byleth – Emblema dell’Accademia Proveniente da Fire Emblem: Three Houses (Switch), il tutor Byleth ha opportunamente l’abilità chiamata istruttore, che può essere utilizzata per aumentare le statistiche di qualsiasi unità nelle vicinanze.
Ha anche l’abilità danza della dea che non solo aumenta le statistiche, ma consente anche alle unità vicine di agire di nuovo. Byleth sarà utile come personaggio di supporto e potrebbe essere essenziale per aiutare a potenziare le unità più deboli che necessitano di una spinta.
Lyn Emblema di Blazing Lyn compare per la prima volta in Fire Emblem: The Blazing Blade su GBA (conosciuto in Europa solo come Fire Emblem) è una potente attaccabrighe che utilizza abilità che impediscono ai nemici di contrattaccare. Ha anche un’abilità nota come tempesta di astra che le permette di scatenare cinque attacchi a distanza, rendendola un’enorme minaccia quasi ovunque sul campo.

Celica – Emblema degli echi compare in Fire Emblem Gaiden.  Celica ha un’abilità unica chiamata Eco che le permette di dividere i suoi attacchi magici e scatenare incantesimi su due bersagli contemporaneamente. Ha anche un’abilità chiamata Ragnarok che le permette di teletrasportarsi in uno spazio lontano e attaccare da lì. Celica sarà probabilmente cruciale per eliminare obiettivi deboli e aiutare a ottenere il controllo della mappa.

Sigurd – Emblema della Guerra Santa compare la prima volta in  Fire Emblem: Genealogy of the Holy War su Super Famicom. Sigurd ha un’incredibile mobilità fuori dal roster di Fire Emblem Engage Emblems, e la sua abilità di ingaggio al galoppo aumenta notevolmente il movimento. L’altro potere dell’abilità di ingaggio di Sigurd gli consente di muoversi attraverso una linea di nemici e infliggere danni allo stesso tempo, aiutando il giocatore a uscire da situazioni difficili.

 

Da Fire Emblem Fates uscito su 3DS, Corrin ha un’abilità della vena del drago che le consente di rimuovere i pericoli dal campo di battaglia come il fuoco, oppure può infondere alle tessere effetti curativi per aiutare a cambiare le sorti in battaglia. Ha anche una potente abilità di ingaggio chiamata ruggito torrenziale che raggiunge tutti i nemici di fronte e aggiunge anche l’effetto dell’acqua al terreno.

Mappe

Per fortuna, ogni mappa, sia nella storia principale che nelle numerose missioni secondarie, è stupenda. Si è detto molto sulla mancanza di potenza di Switch, ma Fire Emblem Engage è un’ottima vetrina grafica sia docked che portatile. Che si tratti di città lungo il fiume, castelli nelle terre sante o assedio di un forte, c’è sempre qualcosa di interessante su ogni campo di battaglia. Se giocate a difficoltà elevate è necessario studiare le mappe e cercare di trarre ogni possibile vantaggio per poter portare a casa la pelle.

Una volta rivendicata la vittoria, si può vagare per le grandi e bellissime mappe in una prospettiva in terza persona, per parlare coi compagni di battaglia e ottenere “rammenti di legame”, trovare oggetti sparsi, e “reclutare” animali per la nostra fattoria su Somniel.

I “frammenti di legame” in Fire Emblem Engage sono valuta che i giocatori possono usare per forgiare “Anelli del legame” che aumentano le statistiche del loro gruppo.

modalità portatile

 

Difficoltà

Come ci hanno abituato gli ultimi Fire Emblem, i giocatori di Fire Emblem Engage possono scegliere tra alcune diverse impostazioni di difficoltà e tra due modalità distinte, ognuna delle quali offre un’esperienza e una sensazione complessive piuttosto diverse.

Complessivamente, Fire Emblem Engage presenta tre modalità di difficoltà, Normale, Difficile e Esasperante, tutte riassunte nel menu di selezione. Puoi controllare un breve riepilogo di ciascuna impostazione di difficoltà di seguito, nonché quale dovresti scegliere.

  • Normale: l’impostazione di difficoltà standard del gioco. Impostato per offrire un’esperienza pensata per i nuovi giocatori e per coloro che non hanno ancora familiarità con la serie e i JRPG tattici in generale.
  • Difficile: una modalità creata per i giocatori esperti del franchise e per i fan di lunga data del genere. Spinge i giocatori a padroneggiare tutte le meccaniche del gioco al fine di vincere.
  • Esasperante: rappresenta la massima sfida del gioco, Esasperante è fatto su misura per coloro che cercano le sfide più difficili. Nel complesso, la difficoltà presenterà nemici più diversificati, percentuali di successo inferiori e nemici di livello superiore.

Detto questo, consiglio alla maggior parte dei giocatori di giocare in Difficile, poiché la modalità soddisferà sicuramente tutti coloro che sono alla ricerca di una sfida e così il gioco offre un’esperienza completa capace di mostrare a pieno la profondità strategica del titolo. Da notare che durante la campagna potrete solo abbassare la difficoltà e non aumentarla.

Engage consente di giocare in modalità Casual, in cui, indipendentemente dalla fase del gioco in cui ti trovi, tutte le unità uccise in combattimento torneranno in vita. Detto questo, consiglio di giocare in modalità Classica, poiché così facendo migliorerai davvero l’esperienza complessiva e sarai costretto a ponderare ogni mossa e a comprendere appieno le meccaniche del gioco. Se ovviamente volete un approccio più rilassato si raccomanda la modalità normale.

modalità portatile
Grafica e tecnica

Fire Emblem Engage è graficamente e tecnicamente un enorme passo avanti rispetto al capitolo precedente, i personaggi sono molto più definiti e puliti, gli sfondi delle battaglie più ricchi di dettagli e il tutto con un framerate stabile e senza singhiozzi. Ci sono splendide animazioni completamente disegnate in stile anime, dialoghi realizzati con modelli 3d su sfondi disegnati, oppure si parla coi personaggi esplorando un ambiente 3d; quale che sia la scelta c’è un enorme coerenza stilistica, i personaggi risultano sempre identici sia che siano disegnati o resi in 3d. Non come succede nelle animazioni disegnate a mano in Persona 5 dove si nota una differenza stilistica tra queste e la computer grafica.

Anche le animazioni nelle battaglie, da sempre un fiore all’occhiello della serie, restano di altissimo livello e con effetti molto piacevoli e spettacolari ma che non rallentano mia troppo l’azione. I personaggi sono disegnati da Mika Pikazo e hanno uno stile anime più spiccato che quelli del capitolo precedente, ma Fire Emblem ha sempre avuto questo stile.

 

Conclusioni

Fire Emblem Engage riporta la serie verso le sue origini e il cuore del gioco sono le battaglie strategiche. E non ho dubbi che da questo punto di vista è il miglior gioco della serie. Ogni battaglia è unica e epica; le mappe sono molto varie e ben differenziate e non consentono di riutilizzare le stesse strategie ma ci impegnano a svilupparne sempre di nuove. Ho provato la campagna anche in modalità Normale ma a mio avviso rovina un po’ questo aspetto perché si possono semplicemente vincere gli scontri con la forza bruta specie se si potenziano equipaggiamento e personaggi. Graficamente è superbo e supera in ogni aspetto grafico il suo predecessore.  La narrazione e la trama però risulta inferiore a Three Houses che ci faceva affezionare molto di più ai personaggi attraverso i dialoghi e la vita al di fuori delle battaglie. Engage propone una trama più da fumetto che da romanzo fantasy con alcuni personaggi che tendono ad  essere delle vere e proprie macchiette. Personalmente da fan della cultura Otaku ho apprezzato questa storia ma capisco benissimo che a molti possa non convincere.

Riassumendo: Engage è un ottimo strategico superbamente realizzato ma potrebbe non risuonare con la sua storia con chi non ama la sua peculiare forma di narrativa.

 


Andrea

Gioco da sempre a tutto, partito con l'apple IIc, ho giocato su tutti i processori della serie 8086 per poi diventare Nintendaro per colpa degli emulatori. Ma ora Voglio solo HW originale oppure scoprire cosa può offire il cloud. Sono forse schizofrenico?