Don’t Scream in uscita oggi su PC
Don’t Scream in uscita oggi su PC. Don’t Scream è un gioco horror sviluppato e pubblicato da Joure & Joe. Il gioco è in uscita oggi su PC attraverso Steam in accesso anticipato. Ecco la descrizione:
PRIMA DI ACQUISTARE: questa è una breve esperienza horror progettata per far saltare i giocatori. Consideratelo come un simulatore di spavento. Non aspettarti una trama; una sola sfida primaria: NON URLARE. È abbastanza semplice per chiunque, anche per tua madre. Sul serio, sfida tua madre a giocare!
Se urli ricominci. DON’T SCREAM è una breve esperienza horror realizzata con Unreal Engine 5 ispirata ai filmati ritrovati delle videocamere degli anni ’90. Realizzato da due sviluppatori indipendenti. La sfida è semplice: esplorare la misteriosa Foresta Pineview per 18 minuti senza urlare.
Sembra facile, vero? Ma c’è un problema. Il tempo avanza solo mentre ti muovi e non puoi prevedere gli spaventi. Devi calibrare il tuo microfono nel gioco in modo che ogni gemito, salto o anche un piccolo cigolio venga registrato come un urlo, aumentando la sfida. Con dozzine di spaventi dinamici, ogni partita offre un’esperienza unica.
È il gioco perfetto per spaventare a morte i tuoi amici e la tua famiglia. Il nostro playtester principale (anche mia moglie) è attualmente in convalescenza in una clinica.
MICROFONO NECESSARIO PER GIOCARE
NON URLARE mette alla prova non solo i tuoi nervi ma anche il tuo controllo vocale. Ecco cosa aspettarsi:
1. Calibra il microfono:
Configuralo nel gioco. Non è solo una questione di configurazione tecnologica; definisce la tua sfida. Un semplice cigolio o un sussulto silenzioso dovrebbero essere contrassegnati come un urlo, costringendoti a riavviare.
2. Fai attenzione alla tua voce:
Puoi parlare durante il gioco, ma mantieni il tono basso, leggermente più piano del normale. Troppo forte e il gioco è finito.
3. Gioco corretto:
Potresti ignorare la calibrazione per urlare per spaventare, ma rovinerebbe il brivido. Per un’autentica esperienza horror, gioca come previsto.
