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Dead Man’s Diary – Recensione

Dead Man’s Diary – Recensione

Dead Man’s Diary è un gioco di sopravvivenza ed enigmi con degli elementi narrativi sviluppato da TML Studios. Il gioco fù pubblicato su steam a marzo 2022. Il team è conosciuto per i giochi di simulazione autobus e altri titoli, questo è il loro primo titolo di sopravvivenza.

Un mondo post apocalittico

Ci trovimo in un mondo post apocalittico, gli ambienti sono molto ben dettagliati e riescono a far immaginare la catastrofe che ha trasformato il mondo anche solo guardando le strade abbandonate. Il gioco si svolge a distanza di 15 anni dalla catastrofe, ci troviamo nei panni di un uomo sconosciuto sopravvissuto alla guerra nucleare, le scorte di viveri scarseggiano e dobbiamo uscire allo scoperto. Siamo pieni di radiazioni e dobbiamo cercare di sopravvivere, la nostra salute diminuisce lentamente e dobbiamo cercare di contenere sia il livello di salute che di radiazioni.

La ricerca di risorse

E’ buio pesto, e siamo immersi in una foresta. Durante le nostre ricerche sentiamo vari rumori e, ovviamente, cerchiamo di capire chi o cosa li ha provocati. C’è un costante senso di disagio ma sembra giocare senza una reale sfida, cerchiamo cibo e oggetti per costruire e riempire il nostro accampamento. Arriviamo in un’area aperta e il gioco comincia a darci degli incarichi come accendere un falò o trovare un contatore Geiger. Il contatore ci aiuta a determinare se il cibo e l’acqua che troviamo sono contaminati. Inoltre oltre alla fame, alla disidratazione, alla temperatura, alla batterie dalla torcia e del Geiger dobbiamo gestire anche un essere accompagnato da lattine e radiazioni.

Non abbiamo una mappa, abbiamo solo i ricordi, sotto questo aspetto c’è un senso di sopravvivenza più evidente. Peccato non sia un mondo aperto, ci sono dei muri invisibili dove non ci è concesso passare.

Uno dei punti deboli del gioco a mio parere, oltre al doppiaggio del personaggio che non mi ha entusiasmato, è la gestioe dell’inventario. L’ho trovata poco chiara, dobbiamo cercare di raccogliere solo quello che ci serve davvero per progredire e sopravvivere. In un gioco di sopravvivenza la gestione dell’inventario la reputo essenziale. Non abbiamo uno zaino dove riporre e sistemare gli oggetti, il cibo ecc. Possiamo trasportare 4 assi di legno, tre batterie per la nostra torcia, tre bottiglie di acqua e due lattine di cibo. Se durante il tragitto troviamo altre scorte di cibo non possiamo sostituire quello che abbiamo gia raccolto. In giro troviamo una gran quantità di cibo e bevande.

Purtroppo non sono stati implementati altri aspetti divertenti e rende un pò noiosa l’esperienza e anche disperdiosa. Non è un titolo che ti fa venire la voglia di rigiocarlo.

E’ difficile sopravvivere, secondo il mio parere, non ci sono opzioni per recuperare energia o per purificare radiazioni, non ci sono escamotage per aggirare un problema, come ad esempio raccogliere oggetti per crearne uno diverso che può servirci. Inoltre mentre vaghiamo alla ricerca delle risorse il personaggio si blocca sul posto e sentiamo un suono forte, il personaggio si gira per vedere cosa succedere. Insomma un pò senza senso, avrei preferito che prima di bloccarsi si sarebbe sentito il rumore e poi si sarebbe bloccato e girato. Insomma poca suspanse, veniamo avvisati per ogni pericolo.

 

Grafica e sonoro

La grafica è carina, le texture sono dettagliate e il gioco funziona abbastanza bene. L’audio è ben fatto ma come ho già detto la recitazione vocale è scadente, almeno per me. Gli effetti sonori invece sono coinvolgenti, come del resto anche la musica.

Conclusione

Dead Man’s Diary non è un titolo che mi ha fatta saltare dalla sedia o che mi ci ha fatta incollare con la voglia di completarlo. Mi aspettavo di più, soprattutto mi aspettavo una gestione per l’inventario che è praticamente inesistente. Il gameplay si è rivelato alquanto monotono e non mi sono sentita ispirata o attratta dal personaggio. C’è anche da dire che è il primo titolo di sopravvivenza sviluppato da TML Studios, conosciuti per i simulatori di autobus e altri titoli. Spero che se il team voglia cimentarsi nello sviluppo di altri titoli sulla sopravvivenza dia il giusto valore ai feedback dei giocatori. Purtroppo non me la sento di consigliarlo, soprattutto ai fan dei titli di sopravvivenza.


Giovanna

Sono appassionata di videogames, gioco da circa 13 anni, possiedo tutte le console,amo i giochi che riescono a coinvolgermi e sono impegnativi, tra i miei preferiti c'è Zelda, Assassin creed e Uncharted. Amo serie tv e film soprattutto horror, sono appassionata di libri horror, thriller e fantasy.