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Atlas Fallen – Un viaggio incredibile tra passato e presente – Recensione

Atlas Fallen – Un viaggio incredibile tra passato e presente – Recensione

Nel corso degli anni abbiamo assistito a molti publisher e sviluppatori che hanno voluto osare riuscendo a realizzare differenti esperienze che hanno prima sorpreso i giocatori e subito dopo conquistato, grazie ad un comparto narrativo e tecnico di notevole fattura. Infatti, in molti casi, abbiamo constatato che nell’industria videoludica non tutti possono permettersi spinte promozionali di grosso impatto considerati i costi complessivi che porterebbero tali mosse commerciali.

Al netto di tutto, al giorno d’oggi, possiamo trovare titoli sorprendenti sia su PlayStation che su Xbox, senza dimenticare Nintendo Switch. Anche su PC il parco titoli è di notevole fattura, con quest’ultimo che in molti casi può vantare un cospicuo numero di titoli indipendenti pubblicati in anticipo rispetto alle console in generale. Molti titoli sorprendenti come Hollow Knight, Dead Cells, Dead Door, Planet of Lana e tanti altri si sono imposti grazie al lavoro eccelso fatto dai team di sviluppo e dai publisher, che hanno voluto sperimentare qualcosa di diverso non seguendo le mode del momento.

Recentemente un publisher che sta provando sempre a realizzare esperienze differenti tra di loro è senz’altro Focus Entertainment. Il publisher in questione ha pubblicato nel corso degli ultimi mesi produzioni di ogni genere, dal titolo indie Dordogne fino ad arrivare ad Aliens: Dark Descent, pubblicato lo scorso 20 giugno e rilasciato su PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series S/X, Xbox One e PC (Steam).

Con queste premesse ci prepariamo a recensire un prestigioso titolo annunciato diverso tempo fa e realizzato dal team di sviluppo Deck13 Interactive, i creatori di The Surge, che tornano alla ribalta in questa circostanza con una produzione fresca e innovativa dal nome Atlas Fallen. Questa release è disponibile dal 10 agosto 2023 ed è pensata solamente per PlayStation 5, Xbox Series S/X e PC.

Il passato e il presente si fondono insieme

Atlas Fallen si presenta al giocatore nelle prime ore di gioco con una narrativa enigmatica a dir poco. Da una parte esiste un dio, che sottomette una popolazione e la obbliga con sessioni di lavoro estenuanti a recuperare la tanto bramata “Essenza”, una materia prima avvolta nel mistero. Dall’altra invece ci siamo noi, i senza nome, persone alle quali è stato privato ogni diritto dalla nascita se non quello di lavorare strenuamente al servizio di un unico dio che pretende solo. Un ciclo che va avanti da secoli, dove noi abbiamo dedicato la nostra vita a Thelos, come viene sottolineato nel filmato iniziale ma che in passato un personaggio gli si è rivoltato contro.

Non soffermandoci ulteriormente su questo punto per non sconfinare nello spoiler, tutto quello che dovrete sapere è che in questo mondo fantasy il tutto è stato sconvolto anche da un cataclisma di qualche origine e da guerre su scala planetaria che hanno provocato diversi cambiamento non di poco conto.

La nostra avventura non sarà da sola, infatti all’improvviso in una situazione di pericolo faremo la conoscenza con un misterioso guanto all’interno del quale vive un essere che arriva dal passato e che sarà fondamentale per il presente visto che ci conferirà una serie di abilità per scoprire la verità attorno a questo fantastico mondo.

Un mondo fantasy tutto da vivere

Una volta avviata la vostra prima partita potrete, prima di iniziare l’avventura, selezionare il livello di difficoltà tra tre differenti scelte che sono:

  • La storia del senza nome (modalità facile: le battaglie sono meno impegnative e potrete concentrarvi sulla storia del gioco)
  • Portatore del guanto (modalità normale: questa opzione è pensata per i giocatori che vogliono un’esperienza di combattimento equilibrata ma allo stesso tempo soddisfacente)
  • Il flagello di Thelos (modalità difficile: in questa circostanza tale opzione è stata realizzata per coloro che voglio un’avventura più difficile possibile, dove i nemici sono decisamente più aggressivi e ogni minimo errore vi può costare la vita)

Subito dopo aver scelto la difficoltà da adottare nel gioco, partirà un breve filmato introduttivo e verrete catapultati in una sequenza di gameplay dove vi sarà presentato per la prima volta Nyaal, l’anima, se così vogliamo definirla, che vive all’interno del guanto e che conoscerete qualche istante più tardi quando impersonerete il protagonista del gioco.

In questo frangente verranno spiegate alcune azioni che potrete compiere durante la vostra avventura come ad esempio schivare gli attacchi dei nemici, attaccare e tanto altro ancora. Atlas Fallen è un action adventure, dove ogni vostro movimento sarà seguito da una telecamera in terza persona completamente regolabile con l’analogico destro del pad di PS5.

Dopo un inizio abbastanza particolare che serve per presentarvi al meglio il gioco, potrete usufruire di un editor per la creazione del vostro protagonista (si può scegliere sia femminile che maschile). In questo caso, il team di sviluppo ha svolto un lavoro piuttosto buono anche se magari ci saremmo aspettati una scelta maggiore per creare il nostro intrepido avventuriero.

L’incipit della storia è abbastanza classico, dopo essere sopravvissuto nel deserto, hai scoperto che la carovana di cui facevi parte si è accampata nelle vicinanze dopo una giornata lavorativa, ed è solo grazie alla premura di una dolce cercatrice che sei riuscito a salvarti dalla notte.

Un gameplay funzionale e ben realizzato

Già da queste prime battute potrete constatare come il gameplay e la narrativa siano fusi completamente insieme, dove voi dopo una serie di approfondimenti che non vi sveleremo causa spoiler potrete perlustrare come meglio credete l’accampamento alla ricerca di informazioni. La carovana in questione si occupa del recupero di alcune materie prime, come l’essenza e noi insieme ai nostri compagni siamo dei semplici “senza nome”, persone che sono sottomesse per tutta la vita a questa triste sorte.

Alcuni istanti più tardi prenderemo parte ad una missione affidata esclusivamente a noi dal capitano della carovana, dove noi dovremo inseguire un ladro fuggito nel deserto. Proprio in quel momento scopriamo un misterioso guanto che ci stava chiamando e che all’interno possiede l’anima di Nyaal, l’essere che avete impersonato all’inizio del gioco.

Non andando ulteriormente oltre sulla narrativa, da questo momento e anche successivamente verranno sbloccate una serie di abilità e mosse a dir poco incredibili che ampliano notevolmente il gameplay del titolo. Una di queste è l’impeto. Il nostro personaggio può genere “impeto” colpendo i nemici e sconfiggendoli. Prestate particolare attenzione, infatti l’impeto aumenta i danni che infliggi, ma anche i danni che subisci.

Quando generi abbastanza impeto, le tue armi diventano decisamente più grandi e potenti, e le tue mosse disponibili cambiano. Questo particolare stato viene chiamato “Ascensione”. Tra le implementazioni che scoprirete in Atlas Fallen ci saranno pure una moltitudine di “idoli”, oggetti che vi permetteranno di curarvi e modificare le vostre abilità in game. Per ripristinare l’energia di un idolo basterà colpire i nemici che vi si pareranno davanti lungo il vostro viaggio.

Dopo alcune ore di gioco, il mondo davanti a voi si aprirà ufficialmente facendovi conoscere un comparto estetico di notevole fattura. Le mappe, sebbene non siano open world, sono molto ampie e piene di cose da fare, come ricerche di tesori, craftare materiali da rivendere in seguito ai mercanti o potenziare il nostro equipaggiamento e tanto altro ancora.

In questo fantastico mondo fantasy non mancheranno anche una buona dose di collezionabili, diari e appunti audio che serviranno per farvi conoscere sempre di più la storia del presente ma anche del passato di Atlas Fallen. Tornando ad analizzare il sistema di combattimento, in questa produzione ci si potrà anche lanciare in epici combattimenti aerei con l’apposito comando dedicato allo “Slancio Aereo”.

Anche in questo caso il tutto verrà spiegato minuziosamente con tutorial appositi realizzati in maniera perfetta e dettagliata. Come in ogni esperienza di questo genere, non mancherà anche l’apposita mappa, dove verranno riportati qualsiasi punto di interesse che scoprirete lungo la vostra avventura.

Per quanto concerne ancora “l’impeto”, abilità svelata prima, in battagliata potrete decidere di consumarla tutta per effettuare un attacco a dir poco devastante contro i nemici. Soffermandoci sui nemici che dovrete affrontare, sopra di essi sarà segnato un numero il quale vi permetterà di capire il suo livello e se siate pronti per sconfiggerlo.

Se il numero sopra il nemico è rosso significherà che la battaglia sarà decisamente più ostica da completare ma non impossibile. Un’altra abilità molto importante equipaggiata dal guanto sono i cosiddetti “Sensi di Nyaal”. Quando sono attivi, appariranno nel mondo di gioco degli indicatori relativi agli obbiettivi della mappa principale.

 

Un’implementazione studiata appositamente per coloro che non vogliono perdersi troppo in questo fantastico mondo fantasy. Tra un’attraversata e l’altra, sarà fondamentale anche creare “Pietre di Essenza” fondendo determinati materiali specifici. Per creare queste “pietre” vi serviranno dei “Nuclei di Essenza” reperibili una volta che avrete sconfitto i nemici più grandi.

I nemici dalle dimensioni maggiori hanno più parti del corpo da prendere di mira e distruggere. La panoramica delle parti del corpo di un nemico, inclusa la sua salute, si trova in alto a sinistra dello schermo. La maggior parte delle parti del corpo che incontri ha su di sé dei pezzi metallici lucenti. Sono di coloro rosso e distruggendoli tutti si riesce a sconfiggere definitivamente il nemico.

In Atlas Fallen, oltre le missioni principali della campagna, sono presenti anche le immancabili missioni secondarie ed anche determinati incarichi che potrete scoprire lungo la vostra avventura. Le missioni secondarie sono di ottima fattura e ampliano notevolmente la longevità del titolo.

Infine, durante la vostra avventura ci saranno dei luoghi appositi pensati per salvare la partita oltre che a potenziare il vostro equipaggiamento che vi permetterà di ottenere numerosi vantaggi. Ad esempio potenziando la vostra armatura guadagnerete dei punti vantaggi che serviranno per sbloccarli nel menu apposito.

I vantaggi sono poteri permanenti che restano attivi indipendentemente dall’armatura equipaggiata. Gli sviluppatori anche in questo caso hanno svolto un lavoro egregio nell’introdurre tante interessanti feature che rendono il gioco fresco e allo stesso tempo molto appagante sotto tanti punti di vista.

Un’esperienza che brilla su PlayStation 5

Spostandoci ad analizzare nel dettaglio il lato prestazionale di Atlas Fallen su PlayStation 5, siamo rimasti molto soddisfatti specialmente dalla qualità complessiva proposta dal team di sviluppo. Sebbene in determinate circostanza il titolo soffra di un calo grafico risolvibile con determinati update, il gioco è una bellezza per gli occhi, specialmente se si pensa la natura economica di questo progetto.

In fase di recensione, non abbiamo riscontrato nessun bug, neanche nelle fasi più concitate contro determinati boss che dovrete affrontare. I nemici, i personaggi principali e tutto il comparto estetico è stato realizzato piuttosto bene, regalando degli scorci degni di nota su PlayStation 5. Tra le feature incluse in questa avventura è presente pure una modalità cooperativa dove potrete invitare un vostro amico.

Il titolo è sottotitolato in italiano, e anche in questo caso abbiamo constatato come la traduzione nella nostra lingua sia stata fatta ottimamente. Infine, per quanto concerne il sonoro, le melodie sono state create bene anche se magari sotto questo punto di vista ci saremmo aspettati una marcia in più.

Atlas Fallen

Atlas Fallen, una splendida produzione da non perdere

Siamo giunti alla fine della nostra recensione di Atlas Fallen, un’avventura incredibile che arriva all’improvviso su PlayStation 5. Nelle ore che abbiamo dedicato al gioco ci siamo trovati di fronte un’incredibile esperienza, con un cast di personaggi realizzati molto bene e un comparto tecnico di notevole fattura. Il consiglio finale che ci sentiamo di fornirvi è di concedere un’opportunità a questa nuova IP, perché Atlas Fallen è un titolo davvero molto bello, che vi regalerà tante ore di puro divertimento con una storia brillante.


Tsubasa

Alessandro, in arte Tsubasa88. Intorno ai 10 anni riceve a Natale da sua nonna come regalo un Game Boy Pocket con Super Mario Land. Fan dalla prima ora di Super Mario, per tutta la sua vita Nintendo ha rappresentato un'autentica passione proseguita con il NES, continuata con il Super Nintendo e Nintendo 64, senza dimenticare le console portatili Game Boy Advance e arrivando ai giorni nostri con il New Nintendo 3DS XL insieme all'immancabile Nintendo Switch. Segue fin da piccolino anche tutto il mondo PlayStation e ama franchise del calibro di Final Fantasy e Kingdom Hearts.