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Atelier Sophie 2: The Alchemist of the Mysterious Dream – Recensione

Atelier Sophie 2: The Alchemist of the Mysterious Dream – Recensione

Prima che Atelier Ryza rubasse il cuore di tutti, Sophie era l’eroina più amata della serie Atelier.
Il suo capitolo nella Mysterious trilogy è stato il più venduto e anche il più apprezzato della trilogia. Come parte di un progetto per l’anniversario della serie, è tornato di nuovo con il capitolo Atelier Sophie 2. Se già conoscete lei e Plachta già le volete bene, se non… imparerete in questo capitolo ad amarle.

Trama

Atelier Sophie 2 riprende da dove si era interrotto il primo gioco. All’avvio si ha l’opzione di vedere un breve filmato che riassume gli eventi del primo gioco. Sophie sta ancora cercando di diventare un’alchimista rispettata e talentuosa come sua nonna. Plachta è nel suo corpo di bambola, non più intrappolata in un libro, vorrebbe tornare in un corpo umano. Le due stanno viaggiando per raggiungere i loro obiettivi. Quando, Plachta sogna uno strano albero, i due decidono di visitarlo. Quando lo fanno, uno strano vortice le risucchia entrambe in un altro mondo. Sophie si sveglia da sola nella città di Roytale di Erde Wiege.

È un luogo in cui una dea dei sogni di nome Elvira attira persone da luoghi e tempi diversi per raggiungere i loro obiettivi. Mentre la sua Plachta non si trova da nessuna parte, c’è un altra alchimista di nome Plachta. Quindi abbiamo, Sophie con questa nuova Plachta e un certo numero di altri alleatisi sono uniti a lei per capire cosa sta succedendo.

La storia di Atelier Sophie 2 sarà molto apprezzata da chi ha giocato il primo capitolo e conosce già tutti i personaggi, ma ambientare il secondo in un “mondo dei sogni” dà un nuovo inizio per tutti.

Espolrazione

C’è un senso di bellezza che pervade il design del mondo: il mondo di Erde Wiege prende vita come nessun altro gioco di Atelier ha fatto. È traboccante di bellezza naturale e tocchi leggermente surreali, che sovrappongono un senso di serenità a tutto. Trascorrerai molto tempo esplorando mappe diverse alla ricerca di segreti e ingredienti alchemici, come sempre, ma vale anche la pena fermarsi e prendere tutto dentro. Il solo fatto di esistere negli splendidi ambienti di Mysterious Dream può essere una ricompensa.

Una delle più grandi novità di Sophie 2 è un sistema meteorologico che consente di modificare attraverso l’alchimia le condizioni meteorologiche, influenzando a sua volta la disposizione delle mappe, i nemici e i materiali che possono essere raccolti. Al di là di un semplice modo per ottenere più vita e varietà da ogni zona, il meteo tempo è una parte vitale dell’esplorazione e della risoluzione di enigmi. Ad esempio, passare dalla pioggia al sole per alzare e abbassare il livello dell’acqua, o usare la neve per formare sentieri ghiacciati , porta un nuovo intrigante livello di esplorazione e il design dei livelli di Atelier Sophie 2 ne sfrutta al massimo.

Una delle cose che amo dei giochi di Atelier sono le città. Mentre corri per Roytale in Sophie 2, ci sono così tante persone con cui parlare e ricevere informazioni sul mondo, nuove ricette alchemiche e altro ancora. In molti Jrpg le città sembrano aride ed è piacevole avventurarsi in un mondo che sembri vissuto.

Raccolta e esplorazione

I punti di raccolta dei componenti alchemici sono evidenziati come è solito per la serie e avvicinarsi a loro mostra quali materiali si può ottenere da loro, così come se avrai bisogno di uno strumento extra per ottenere quegli ingredienti. (Devi fabbricare ed equipaggiare detti strumenti nell’atelier)
Tutto è chiaramente visibile. Puoi viaggiare velocemente in qualsiasi momento e le aree fuori città hanno waypoint aggiuntivi che puoi sbloccare interagendo con cristalli speciali.

Il mondo non è aperto ma singole mappe sono liberamente esplorabili sulla falsariga di Dragonquest 8 e i mostri sono visibili, possiamo evitarli, ma come in molti jrpg è meglio non lesinare nel grinding.

Atelier Sophie 2 - Recensione

Alchimia

In Mysterious Dream segue in gran parte la stessa formula del primo Atelier Sophie, ma con una vasta gamma di modifiche per aggiornarlo alle evoluzioni introdotte nei capitoli di Ryza.

Il sistema alchemico Panel Synthesis ritorna, in tutta la gloria piena di enigmi per cercare di trovare il modo migliore per posizionare componenti di forma diversa su una griglia, per massimizzare la qualità e gli effetti. Le fondamenta rimangono gli stessi, ma questa volta ci sono nuove regole come pannelli limitati e abilità di supporto di membri del gruppo non alchimisti, che si attivano quando vengono soddisfatte determinate condizioni.

Il gioco spiega bene il Panel Synthesis che consiste in soldoni in un mini-gioco in cui dobbiamo posizione dei gruppi di gemme  in modo da unire più colori possibili e riempire per quanto possibile la griglia.
E’ un sistema intelligente, facile da usare, se non si cerca l’ottimizzazione, ma con molta profondità se si vuole spingerlo al limite per ottenere oggetti speciali.

Atelier Sophie 2 - Recensione

Combattimenti

Quando si tratta di battaglie, Atelier Sophie 2 sembra adottare un approccio più classico rispetto agli ultimi capitoli della serie. L’Active Time Battle introdotto in Atelier Ryza è sparito e sono tornate le classiche battaglie a turni, cosa di cui sono abbastanza contento.

Atelier Sophie 2 impiega anche qualcosa che Koei Tecmo sembra chiamare “battaglie a turni multi-link”. Non sono davvero sicuro di cosa si tratti, però, perché è solo il gioco che re-implementa quella vecchia funzionalità in cui potresti scambiare i membri del gruppo di riserva con quelli attivi eseguendo attacchi ai nemici o intercettando quelli in arrivo. L’unica vera differenza è che la versione offensiva di questo scambio  consente “l’Azione gemella“, ossia un attacco sia con il personaggio che sta entrando che con il personaggio che sta uscendo, il che è abbastanza carino.

C’è un’altra cosa che Atelier Sophie 2 aggiunge al combattimento. I nemici, dal più piccolo Puni al drago più potente, ora possono entrare in combattimento con uno scudo speciale noto come Aura. Queste aure sono disponibili in molteplici forme, tutte progettate per assorbire la maggior parte dei danni in arrivo, ma ognuna ha anche debolezze e resistenze specifiche. Una volta che un’aura subisce abbastanza danni, si romperà, stordendo temporaneamente il nemico, consentendo ai giocatori di finirlo.Atelier Sophie 2 – Recensione

Atelier Sophie 2 - Recensione

Grafica e audio

Se c’è qualcosa che Koei Tecmo ha centrato per certo è la presentazione della serie Atelier. La grafica è molto simile ad altri giochi di Atelier, con una splendida grafica ispirata agli anime mentre si esplora e combatti. Ho giocato principalmente a Sophie 2 in modo portatile su una Switch OLED e penso che questo sia il modo migliore per vivere il gioco. Vale la pena notare, tuttavia, che questo titolo è completamente doppiato in giapponese, quindi se non siete un fan dei sottotitoli in inglese, potreste rimanere delusi.Atelier Sophie 2 – Recensione

Atelier Sophie 2 - Recensione

Conclusioni

Nuove idee divertenti, modifiche ai vecchi sistemi e un nuovo accattivante capitolo nella storia di Sophie aiutano Atelier Sophie 2: L’alchimista del sogno misterioso a sentirsi come un passo successivo naturale dopo Atelier Sophie, nonostante la manciata di altri Atelier che abbiamo visto nel frattempo. Ma più di questo, ciò che distingue Sophie 2 è ciò che ha sempre contraddistinto questa serie: il suo impegno assoluto per la gioia pura e genuina.

 

 

Andrea

Gioco da sempre a tutto, partito con l'apple IIc, ho giocato su tutti i processori della serie 8086 per poi diventare Nintendaro per colpa degli emulatori. Ma ora Voglio solo HW originale oppure scoprire cosa può offire il cloud. Sono forse schizofrenico?