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Maglam Lord – Recensione di un gioco per Nippofan e veri OTAKU

Maglam Lord – Recensione di un gioco per Nippofan e veri OTAKU
Maglam Lord è l’action rpg più atipico che abbia incontrato negli ultimi anni e chi ama i videogiochi giapponesi di cose strane ne ha già viste parecchie. Ma quello che conta in fondo è capire se il gioco vale i nostri sudati risparmi e il nostro tempo.
Trama 
All’inizio del gioco dobbiamo scegliere tra la versione maschile o femminile di Killizerk (in nostro personaggio),  la storia non cambia ma per comodità nella recensione supponiamo che Killizerk sia maschio.

Maglam Lord racconta la storia di un signore dei demoni chiamato Killizerk che è caduto in un sonno profondo per evitare la morte durante una grande guerra tra divinità e altri signori dei demoni. In passato, il protagonista era un demone potente e temuto con la capacità di forgiare armi capaci di uccidere gli dei e i demoni, dette Maglam. Questo sonno avrebbe dovuto ripristinare i poteri del signore dei demoni, ma lui si risveglia ancora indebolito. Il mondo è cambiato, la guerra ha sterminato divinità e demoni, Killizerk è l’ultimo signore dei demoni chiamato Bladelord. L’amministrazione umana, che ora domina il mondo, etichetta Killizerk come specie in via di estinzione e in quanto tale viene tutelato.

L’amministrazione ci ha fornito un covo, un demone di basso rango come servo e così inizia la nostra avventura. Presto per cercare di recuperare i suoi poteri il Bladelord sarà costretto ad allearsi con altre specie in via di estinzione, come gli eroi suoi storici nemici. Ma  le capacità di Killizerk di forgiare letali armi e la capacità degli eroi di brandirle sarà utilissima: sia per l’amministrazione che le userà per difendere l’umanità dai vari mostri senza dover ricorre all’esercito,  sia per gli eroi e per Killizerk che uccidendo le bestie magiche posso assorbirne i poteri.

Ma non basta: perché Love guru GG convincerà  Killizerk  che il suo potere non potrà essere ripristinato a pieno se non attraverso l’amore. Così il nostro eroe, inizierà a cercare una compagna. L’iniziativa è promossa a pieno dall’amministrazione che vede di buon occhio che le specie in via di estinzione si riproducano.

La narrazione avviene attraverso molti dialoghi che sono recitati in giapponese e sottotitolati in inglese. E’ un gioco che tra una sezione action e l’altra ci fa leggere parecchio. Fortunatamente i dialoghi e la trama sono di ottima qualità ma hanno il taglio tipico della narrazione demenziale giapponese. La trama è stata scritta da Kei Miyakozuki, che è stato lo scrittore di diversi giochi della serie Summon Night (l’originale uscì su GBA ed era intitolato Summon Night: Swordcraft Story aveva un game-play simile a Maglam Lord).

Maglam Lord – Recensione

Menu di gioco

Tutto l’incedere del gioco è racchiuso nel suo menu principale, vediamone le voci:

Stats 

Qui possiamo vedere tutte le statistiche dei personaggi che possiamo portare in battaglia. E scegliere il nostro partner per la prossima missione.

Request Board

Qui possiamo scegliere la prossima missione o rivedere quelle completate.  Le missioni possono essere di varie categorie: Progession! in cui viene portata avanti la trama, Collect e Slay  in cui dovremo sconfiggere o raccogliere qualcosa. Ci sono missioni ripetibili e non ripetibili. Comunque se volete procedere nel gioco questo è il menù che dovrete usare.

Maglam Forge

In questo menù potremmo forgiare le Maglam.  Armi magiche create Killizerk, Il BladeLord. Per creare le armi dovremo raccogliere durante le missioni dei materiali.  Le armi si dividono in tre categorie spade asce e lance.  Ogni arma può essere creata con tre gradi di qualità A, S, SS e LGD (leggendarie). Giustamente il BladeLord (signore delle lame) non può produrre oggetti al di sotto della qualità A

Items

Nel menu Item possiamo vendere, acquistare e scambiare oggetti.  Gli oggetti possono essere materiali per il crafting,  Maglam che non usiamo più, decori per le armi,  pozioni consumabili per i nostri eroi, e armature.

Endangered Species

Qui potremo consultare le specie  in estinzione finora incontrate e con cui potremo intrattenere le nostre relazioni.

Teach me Satyus

Selezionando questa voce parleremo con Satyus, il nostro aiutante, che ci mostrerà l’elenco dei nemici sconfitti e quale ricompensa riceviamo sconfiggendoli. Molto utile se dovete pianificare una sessione di grinding per recuperare determinati materiali. E inoltre qui possiamo accedere a ogni tipo di tutorial sulle meccaniche di gioco.

Love Dojo

Qui possiamo consultare lo stato delle nostre relazioni, segnalo gli effetti sonori abbastanza imbarazzanti da evitare in pubblico quando selezionate uno dei vostri amanti.

Gallery

In questa sezione si possono riascoltare tutte le musiche e gli artwork sbloccati. Gli artwork sono in altissima risoluzione e rendono giustizia all’ottimo lavoro del mangka LACK.

Save  Load e Options 

Le ultime due voci le descrivo assieme perché sono abbastanza ovvie: nella prima è possibile salvare e caricare il gioco, mentre in opzioni si può regolare il volume e la velocità di scorrimento dei testi.

Come si può capire dal menù le attività principali saranno: forgiare armi, scoprire nuove specie in via d’estinzione, intraprendere relazioni con loro e andare in battaglia per recuperare potere e oggetti. Tra queste attività prenderà vita la trama di Kei Miyakozuki che a mio avviso è la forza trascinante del gioco.

Maglam Lord – Recensione

Esplorazione e combattimento

Durante l’esplorazione dovremmo muoverci per una mappa con un obiettivo prefissato.  Ma solitamente si tratta di sconfiggere uno o più nemici particolari o recupare delle risorse.  L’esplorazione avviene con una visuale dall’alto e i personaggi sono rappresentati in grafica poligonale realizzata in stile chibi. La mappa è divisa in zone collegate tra loro da dei passaggi. In alcune zone è possibile trovare dei rifugi in cui salvare e rifocillarsi.  Su queste mappe possiamo raccogliere risorse da terra o scontrarci con dei nemici.

Appena veniamo a contatto con un nemico la visuale cambia.  Ci troviamo con una visuale laterale e lo scontro è realizzato in maniera action, ricorda il classico combattimento della serie “Tales of” mescolato con il sistema delle tre armi di YS. (Ogni nemico ha una debolezza nei confronti di un’arma e il personaggio può cambiare arma al volo per sfruttare le loro debolezze). Il combattimento è frenetico e divertente, specie quando si incontrano gruppi di nemici misti che richiedono l’uso di armi diverse.  Potremo anche usare il potere del DemonLord  premendo l’analogico destro, a patto che sia disponibile il suo attacco speciale.

Ogni volta che il personaggio colpisce un avversario c’è uno strano effetto nell’animazione, all’inizio mi infastidiva ma col tempo mi ci sono abituato.  Il gioco per segnalarci l’impatto dell’arma con un nemico ferma per un istante l’animazione, non si tratta di un rallentamento è proprio una scelta stilistica. Ogni volta che si porta a segno un colpo viene anche scritto a schermo qual è il danno apportato,  questa valutazione è comodissima contro i boss e ci permette di capire quali parti colpire per massimizzare il nostro danno.

Mi ha stupito la divisione della mappa in zone,  perché la Switch e anche le console di due generazioni fa avrebbero potuto mantenere quelle mappe tutte collegate senza problemi,  soprattutto visto che le ambientazioni non brillano per i dettagli o conta poligonale. L’unica spiegazione che mi viene in mente è che le mappe siano create proceduralmente unendo stanze diverse. Abbiamo molti esempi di giochi che usano questo escamotage senza dover mettere un caricament,o per quanto breve, tra una stanza e l’altra.

Maglam Lord – Recensione

Grafica

La qualità dei disegni e delle illustrazioni è altissima,  ho apprezzato molto la presenza di una modalità galleria per poter ammirare i disegni nei minimi particolari.

Per il resto durante l’esplorazione e i combattimenti la grafica è realizzata poligonalmente con modelli Super Deformed o Chibi non ricchissimi di dettagli, per via dello stile adottato.  Lo stile Super Deformed consiste nel riprodurre i personaggi in maniera sproporzionata, con teste enormi e corpi piccoli.  Solitamente questo stile si sposa con modelli semplici e stilizzati. 

Questo stile grafico è estremamente popolare in Giappone e ci sono linee di modellismo che realizzano modelli Super Deformed per tutte le ip conosciute. Personalmente non disprezzo questo stile, anzi avendo giocato a molti JRPG sul 3DS mi sono molto abituato alle sue peculiarità. So di molti occidentali che non impazziscono per questa scelta grafica,  d’altronde la nostra industria videoludica ci propone modelli sempre più fotorealistici.  I modelli sono ben realizzati, le animazioni sono fluide e le hit box nei combattimenti sono ben curate.  Unica cosa che stona è quel già citato rallentamento che avviene durante il combattimento.  Vi invito a controllare un Gameplay prima di acquistare il titolo.  Perché se pure a me non ha dato fastidio capisco che per alcuni possa essere qualcosa che rovina l’intera esperienza di gioco.

Maglam Lord – Recensione

Conclusione

Maglam Lord è un gioco particolare: c’è molta trama,  tanti dialoghi,  sembra quasi una Visual Novel,  contiene un Dating Sim, ma il suo Gameplay è quello di un Hack n’ Slash. E, detto senza peli sulla lingua, se volete un Hack n’ Slash puro ne trovate tanti che sono enormemente superiori. Ma la sua trama bislacca,  i battibecchi tra i personaggi e la sua comicità demenziale lo rendono un’esperienza unica.  I combattimenti sono quasi uno scacciapensieri  tra un episodio e l’altro del nostro manga preferito.

Il pacchetto è ben realizzato sotto tutti i suoi aspetti, ma devo avvertire che non è per tutti i palati.  Se avete provato di cattivo gusto il pupazzo a forma di orso in Astral Chain,  se la comicità giapponese di Dr Slump & Arale vi dice poco e non sapete cosa vuol dire Otaku, forse questo gioco non fa per voi.

Maglam Lord è un prodotto della cultura POP giapponese che pqube ha deciso di portare da noi. Quindi è indirizzato a coloro che apprezzano questa tipologia di prodotti. Detto questo è un prodotto quasi perfetto per un otaku o un Nippo-fan.

 

 

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Andrea

Gioco da sempre a tutto, partito con l'apple IIc, ho giocato su tutti i processori della serie 8086 per poi diventare Nintendaro per colpa degli emulatori. Ma ora Voglio solo HW originale oppure scoprire cosa può offire il cloud. Sono forse schizofrenico?