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King Arthur: Knight’s Tale – Recensione

King Arthur: Knight’s Tale – Recensione

King Arthur: Knight’s Tale è il gioco sviluppato da NeoCore Games. Si tratta di un gioco di ruolo strategico con combattimenti a turni e con una forte narrativa, il giocatore viene portato a compiere delle scelte morali per guidare il regno nella giusta direzione.

Storia

La storia di King Arthur: Knight’s Tale racconta la storia di Re Artù ma ribaltando la situazione. In questa versione Artù e Mordred si fanno guerra e finiscono per eliminarsi a vicenda. Il problama nasce perchè Il nobile Re Artù che conosciamo è rinato come una creatura oscura che va contro Camelot e contro tutto il mondo. Durante il gioco vengono spiegati i motivi del suo accanimento. La Dama del Lago decide di farsi aiutare da Mordred pre fermarlo e quindi lo riporta in vita.

Il Cavaliere nero regna su Camelot insieme a una schiera di cavalieri riluttanti, infatti non si fidano di lui visto che un tempo li uccideva sul campo di battaglia.

Ora il nostro eroe volere o nolare deve fare la sua scelta, stare dalla parte del bene o da quella del male. Stare dalla parte del bene e diventare un regnante dedito al bene e al sacro e attirare i cavalieri della Tavola Rotonda che sono dispersi. Stare dalla parte del male e rimanere il malvaagio di sempre, compiendo ancora atti disdicevoli e attirare a se guerrieri e maghi malvagi e corrotti.

E mentre fa mente locale da che parte stare deve seguire le tracce di Artù.

Tutto inizia in una cella, Sir Mordred non ha ancora capito la situazione, deve fuggire da quella prigione e lo fa grazie ad un altro cavaliere, Sir Kay. Il regno di Camelot è stato invaso dal male, un cavaliere corrotto dall’oscurita ha conquitato il castello.

Questa prima fase possiamo definirla come un tutorial, ci serve per imparare come funziona il gioco soprattutto nelle missioni.

Esplorazione

Durante l’esplorazione visiteremo foreste, comiteri, villaggi, castelli, dungeon e altri luoghi. Possiamo dialogare con qualche personaggio, pochi in realtà, con un sistema a scelta multipla. In giro troviamo dei forzieri e dei cadaveri dove possiamo raccogliere il bottino. Per recuperare le forze possiamo riposarci al falò o pregando vicino agli altari sacri.

La mappa del gioco è suddivisa in mappe più piccole, dobbiamo esplorare ovunque per recuperare tutti gli oggetti che possono servirci e per scoprire degli obiettivi secondari per raggiungere gli obiettivi principali. Gli obiettivi principali vengono indicati sulla mappa con degli appositi segnaposto.

Tra gli oggetti possiamo trovare delle rune per le armi, delle corazze, dei manufatti, delle pozioni magiche e delle magie. Inoltre possiamo assegnarli ai personaggi una volta completata la missione.

Combattimento

Il sistema di combattimento è il fulcro del gioco. Durante il gioco ci imbattiamo in vari nemici. Dobbiamo schierare il nostro party di personaggi, composto da cinque eroi di cui quattro possiamo selezionarli all’inizio della missione e uno durante. Dopo aver scelto i personaggi si comincia col combattimento , il mondo di gioco viene suddiviso in caselle e i personaggi si spostano coi punti azione, usando a+o le armi o le magie con le abilità speciali.

Oltre allo scontro diretto possiamo bere delle pozioni o mettere alcuni eroi di sorveglianza che possono attaccare in automaticoche entrano nell’area. Inolte possiamo anche conservare i punti azione per utilizzarli nel turno successivo. I punti vita possono essere recuperati dopo ogni missione e possono anche essere curati con pozione e falò.
Invece la corazza può essere recuperata sia alla fine di ogni missione, più il valore della corazza è alto e più ci protegge dagli attacchi. Per finire ci sono gli effetti magici con cui possiamo potenziare la nostra salute e anche la corazza. Gli effetti magici dipendono però anche dai personaggi. Ci sono varie classi per i personaggi, guerrieri con arma e scudo, due armi. arcieri, balestrieri, maghi e guaritori.

Abilità

Ogni tipo di personaggio ha le sue abilità da sbloccare che sono divise in tre fasce. Man mano che saliamo di livello possiamo distribuire i punti come vogliamo. Invece l’esperienza viene assegnata alla fine della missione.
Tra i nemici troviamo i banditi, i cavalieri corrotti e zombi, ognuno di loro ha i suoi attacchi speciali.

La difficoltà dipende dal livello che decidiamo di selezionare all’inizio. Il nostro compito è di gestire il regno, bisogna conquistare la fiducia dei cavalierie far crescere il loro appremento per noi. Per poterlo fare dobbiamo prendere delle decisioni mentre ci troviamo in degli eventi, dobbiamo ricotruire il castello e assegnare i ruoli.

Se riusciamo a seguire un certo allineamento morale riusciamo a sbloccare delle missioni secondarie. Grazie a queste missioni otteniamo dei vantaggi come lo sblocco di eroi leggendari tipo Sir Galahad o la grande Morgana. Come ho gia detto possiamo portare con noi dall’inizio quattro personaggi e possiamo fargli fare delle cose programmandolo inoltre possono sostituire gli eroi che sono stati feriti mentre recuperano la vitalità.

La città

Camelot ha delle strutture ben ricostruite, ci sono dei mercanti, la torre magic dove si possono scambiare i manufatti magici, c’è un campo di addestramento, la tavola rotonda dove prendere decisioni politiche e ci sono tantissime altre comodità. Possiamo vendere e acquistare oggetti accumulando risorse. Nel caso in cui non siamo riusti ad accumulare abbastanza soldi o punti manodopera dobbiamo attendere la fine della missione per acquistare.

Sulla mappa vediamo dove si svolgono tutti gli eventi e le missioni primarie e secondarie, le missioni secondarie sono facolttive ma per poter potenziare i personaggi al meglio i personaggi e sono utili anche per scoprire altre storie sui cavalieri della tavola rotonda.

Il mondo di gioco è ben disegnato ma non ci sono scenari spettacolari che restano impressi. I personaggi sono stati realizzati per bene anche se generici. L’atmosfera dark è bella e compensa alcune mancanze, lo stile gotico mi è davvero piaciuto. Non tutti i livelli sono allo stsso livello ma tra i miei preferiti ci sono le catacombe coi teschi e dei dettagli molto suggestivi. Anche i nemici sono stati ben realizzati.

Conclusione

King Arthur: Knight’s Tale è un buon titolo, peccato per la poca interattività con gli scenari. La progressione funziona bene anche se di tanto in tanto ci sono dei dislivelli di bilanciamento nelle missioni con il nostro gruppo quando abbiamo un livello superiore a quello richiesto. Il gioco ha tante caratteristiche ottime, ambientazioni e+bellissime e il sistema di combattimento che riesce a far vedere il buon lavoro svolto.


Giovanna

Sono appassionata di videogames, gioco da circa 13 anni, possiedo tutte le console,amo i giochi che riescono a coinvolgermi e sono impegnativi, tra i miei preferiti c'è Zelda, Assassin creed e Uncharted. Amo serie tv e film soprattutto horror, sono appassionata di libri horror, thriller e fantasy.