HunterX: code name T, un gradevole metroidvania in 2.5D – Recensione

HunterX: code name T, un gradevole metroidvania in 2.5D – Recensione

Dopo il successo di HunterX, un metroidvania rilasciato nel 2022, era solo questione di tempo prima che arrivasse il suo seguito. HunterX: code name T è un metroidvania con elementi da action RPG e souls-like. Pubblicato il 12 dicembre 2023 su Steam, è poi arrivato il 7 febbraio 2024 su Switch.

Il suo sviluppatore e publisher è lo studio piccolo Orange Popcorn, a cui vogliamo dare i nostri affettuosi ringraziamenti per averci concesso di mettere le mani su una copia digitale della versione della console Nintendo.  Questo seguito promette dei combattimenti veloci ed eleganti, nonché un mondo aperto pieno di armi, magie e nemici. Vediamo come se la cava.

TRAMA

Taiyo è un cacciatore di demoni che si ritrova di fronte ad un viaggio alla ricerca di sé stesso. La luna viola è tornata ed una misteriosa frattura fa apparire diversi spiriti maligni. Il compito di Taiyo è quello di bloccarli accedendo alla fonte di tutti i mali

Durante la sua avventura, sarà accompagnato dal diavoletto Marka e sarà seguito da una fan misteriosa. Inoltre farà i conti con un passato pieno di segreti. Per quanto la trama possa sembrare interessante con la sua lore, nel gioco viene poco approfondita con un ritmo lineare e con dei personaggi piatti. Quindi non aspettatevi i classici spiegoni.

 

GAMEPLAY

La struttura di base è quella di un metroidvania almeno se si considera l’esplorazione. Il giocatore si ritrova a viaggiare in mondi dall’ aspetto sinistro e cupo con una mappa semplice, ma molto ampia. Inizialmente non tutte le aree del gioco possono essere esplorate.

Se si considera la presenza nel gioco di tante abilità sbloccabili, va considerato che solo nel momento in cui se ne ottengono alcune sarà possibile raggiungere punti in precedenza inaccessibili. Sebbene non ci siano puzzle particolarmente complessi, bisogna almeno perdere un po’ di tempo a esplorare.

Tale discorso vale sia per la ricerca di chiavi e di leve utili per accedere a nuovi ambienti sia per il completamento del gioco al 100 %. Oltre a riscontrare gli ostacoli ambientali, come delle bombe che piovono dal cielo, Taiyo deve affrontare anche i vari nemici che compaiono durante il suo cammino.

Ce ne sono di tutti i tipi: i classici ghoblin, gli scorpioni, strane creature verdognole dalle dimensioni gigantesche, dei nemici a forma di ruota, dei nemici corazzati e tanti altri ancora. Per affrontarli, è necessario sfruttare i vantaggi delle varie armi a disposizione.

Alcune armi sono leggere e veloci, altre sono pesanti o altre ancora possono avere più efficacia in base ai punti deboli dei boss. Generalmente i combattimenti offrono un livello di sfida semplice. Basta solo imparare bene il pattern degli avversari e sapere quando attaccare.

I nemici non danno particolari problemi, anche se, più avanti, gli scontri con i boss diventeranno un po’ più ostici. Ciononostante la difficoltà complessiva del gioco resta nella media con un livello di difficoltà normale, a cui si aggiunge un easy mode pensata per i giocatori alle prime armi.

Ciò, però, non impedisce al gioco di vantare di un combat system profondo. Il giocatore può scattare o effettuare il parry, abbassando, in quest’ ultimo caso, la difesa dei nemici. A ciò si aggiungono tutte le altre skill legate al combattimento, come la possibilità di infliggere un colpo critico, la possibilità di fare più danni dopo un parry perfetto e tante altre ancora.

Tutte le skill del gioco (legate al combattimento o all’esplorazione) possono essere sbloccate tramite un albero delle abilità lineare, ma ben ampio e ben strutturato. Oltre a tale sistema, il gioco presenta anche una componente da RPG che permette di migliorare le statistiche di Taiyo con un sistema di punti EXP.

Ogni volta che riuscirete a sconfiggere un nemico, quest’ ultimo rilascerà il karma, un’ energia che può essere spesa per cambiare il proprio status quando si sale di livello. In questo caso, sarà possibile aumentare la vitalità del personaggio, la sua forza, che avrà degli effetti sui colpi delle armi, il suo vigore, necessario per scattare o fare il parry, o i Punti Magia.

Quest’ ultimi serviranno per gli incantesimi del giocatore o, persino, per degli attacchi speciali che potranno essere utilizzati solo in alcune occasioni. Tuttavia dovrete stare attenti. Come nei giochi souls-like ogni volta che morirete perderete tutto il vostro karma e dovrete ritornare al punto in cui siete morti per recuperarlo.

La rigiocabilità, nel complesso, fa il suo lavoro. Se volete collezionare tutte le armi, sbloccare tutte le abilità e scoprire i passaggi segreti del gioco, avrete un motivo in più per poter giocare. Eppure va ammesso che, ripensandoci, solo 4-5 ore di gioco non sono abbastanza per un metroidvania considerando che in giro s’è visto di meglio, ma non fa niente.

 

COMPARTO TECNICO

Visivamente HunterX: code name T  si presenta abbastanza bene. Come avrete già intuito dalle immagini di questa recensione, lo stile artistico si avvicina a quello standard degli anime giapponesi. Questo discorso riguarda sia la rappresentazione dei livelli in 2.5D che quella dei modelli dei personaggi.

Quest’ultimi non presentano lo stesso carisma dei personaggi di altri giochi dello stesso genere. Quindi, in base ai vostri gusti, possono piacere o meno, ma, nel complesso, sono colorati e dettagliati. Tuttavia avremmo preteso un livello migliore dei dettagli almeno per il protagonista.

Le sue animazioni, inoltre, sono anche legnose e ciò potrebbe rappresentare un problema per la forte dinamicità promessa dal gioco. Trascurando, però, questi aspetti, va riconosciuto l’impegno dei game designer. Pur sembrando uscite da un gioco di settima generazione, le ambientazioni, fortunatamente, presentano texture molto ricche con dettagli minuti e precisi.

Persino gli effetti particellari sono molto dettagliati e la stabilità generale del gioco non è stata compromessa (almeno con noi) da bug o da cali di frame rate. Peccato solo per alcuni difetti inerenti all’audio.

Le musiche del gioco variano in base alle situazioni, ma sono poche e, nonostante alcune siano martellanti, faticano a restare impresse nella memoria del giocatore. A ciò si aggiungono alcuni effetti sonori che, forse, potevano essere fatti meglio.

Non sempre danno fastidio, ma, spesso, quando la musica s’interrompe, capita di sentire il rumore del vento che si ferma per poi ricominciare senza alcun loop. Per il resto, il gioco non è doppiato. Taiyo si esprime solo con poche frasi in giapponese quando attacca o si cura.

 

CONCLUSIONI

Pur essendo un gioco dalla durata un po’ esigua e con qualche problema nell’ audio e nelle animazioni, HunterX: code name T è un gioco molto piacevole. La grafica non è perfetta, ma almeno restituisce delle ambientazioni molto dettagliate.

Esplorandole, troverete un sacco di abilità e di armi utili e vi immergerete facilmente nella componente ruolistica del titolo. Ci saranno dei combattimenti leggermente profondi e con tanti bonus, ma con una difficoltà giusta e nella norma. HunterX: code name T è disponibile su Switch a 15, 39 euro. Fino al 20 febbraio 2024 potrete comprarlo sotto sconto al prezzo di 12, 31 euro.