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Gotham Knights – A Gotham City servono nuovi eroi – Recensione XBOX

Gotham Knights è un gioco di ruolo d’azione pubblicato da Warner Bros Interactive Entertainment e sviluppato da WB Games Montréal. Il gioco è basato sulla serie a fumetti Batman: Gotham Knights.

Si concentra sui personaggi Nightwing, Batgirl, Robin e Cappuccio rosso mentre tentano di ripristinare la giustizia a Gotham City durante un periodo di crisi successivo alla morte di Batman. Mentre indagano sulla scomparsa di Batman, gli eroi incontreranno la Corte dei Gufi, una società segreta vecchia come Gotham.

Introduzione

Gotham Knights è stato investito da una valanga di critiche ancora prima della sua uscita. La cosa sembra normale in una società dove influencer e youtuber cavalcano e gonfiano ogni malcontento per avere facili visualizzazioni e likes.

Io resto della vecchia scuola e come canta Rino Gaetano “non ha mai criticato un film senza prima, prima vederlo” invito a non condannare un titolo prima di averlo giocato. Certo la notizia del frame cap fissato a 30 fps lascia un po’ di disappunto ma abbiamo giocato moltissimi giochi a 30 fps definendoli capolavori. Quindi valutiamo Gotham Knights per i suoi pregi e difetti dopo averlo giocato.

Trama

Gotham Knights parte con una premessa molto forte,  durante la sua sequenza introduttiva Bruce Wayne, meglio conosciuto come Batman, muore mandando un messaggio ai suoi alleati per portare avanti la sua missione.

Il che lascia stupito il fan che si trova per le mani un gioco di Batman senza il protagonista,  ma lo stupore dura poco difatti la scrittura e la narrazione del gioco ci fanno subito capire che Batman è ancora il protagonista della storia. Tutto il mondo di gioco ne sente le conseguenze. Gli eroi, che ne hanno raccolto l’eredità, rappresentano vari aspetti di Batman di quando era in vita. I dialoghi tra i personaggi principali arricchiscono di molto la narrazione che non è fatta solo  dalla lotta contro la Corte dei Gufi ma rappresenta anche benissimo le dinamiche interne di un team che ha perso il capo. 

 Incontreremo vecchie conoscenze che ci daranno una mano come, Lucius Fox e moltissimi nemici iconici come il Pinguino, Mr Freeze e Harley Quinn. Molti nemici all’inizio non ci prenderanno sul serio perché dovremo ancora dimostrare il valore del gruppo senza Batman.

Seppur anch’io ero partito con le mie remore devo dire che è proprio l’assenza di Batman a rendere molto interessante questa narrazione

Personaggi prinicipali
Cappuccio Rosso

Jason Todd è Cappuccio Rosso, un vigilante ed anti-eroe membro della Batman Family e degli Outlaws. Ha iniziato la sua carriera prendendo il posto di Dick Grayson come secondo Robin. Allenato da Batman, fu ucciso dalla nemesi del Cavaliere Oscuro, il Joker. Riportato in vita da Talia al Ghul grazie al Pozzo di Lazzaro, fu addestrato dalla Lega degli Assassini per poi fare ritorno a Gotham City, adottando nuovi e più letali metodi per affrontare il crimine sotto l’alias di Red Hood.

Jason Todd è un personaggio intenso che deve la propria natura alla morte cruenta e alla resurrezione forzata subita per mano di uno dei più pericolosi nemici di Batman. Ha problemi a gestire la rabbia, ma non esita a rischiare la propria vita per salvare quella dei suoi amici. Cappuccio Rosso desidera farla pagare cara alla criminalità di Gotham City, una città infetta dalla corruzione e dal crimine, di cui troppo spesso ha dovuto subire le conseguenze.

Jason si è allenato strenuamente per raggiungere il culmine della forza ed è abile in diverse tecniche di combattimento e con tutti i tipi di armi, sia tradizionali che tecnologiche. Dopo essersi riconciliato con la Bat-famiglia, ha accettato i metodi di combattimento non letali di Batman.

Nightwing

Richard John “Dick” Grayson è uno dei figli adottivi di Bruce Wayne. Allenato dal Cavaliere Oscuro in persona, Dick combatte il crimine come la prima incarnazione dell’aiutante di Batman, Robin. Una volta adulto, Dick adotta la nuova identità di Nightwing per poter combattere le proprie battaglie.

Dick Grayson è un leader nato, un ottimista e il membro più carismatico della Bat-famiglia. È cresciuto in un circo, circondato da una famiglia amorevole, perciò dà molta importanza ai legami personali. Dick crede fermamente che dietro ogni lotta debba esserci un motivo valido e per lui sono gli altri. Prima di assumere l’identità di Nightwing, Dick è stato il primo allievo di Batman.

Dick è un acrobata formidabile e annienta i nemici con i suoi bastoni da escrima.

Batgirl

Barbara Gordon è la vigilante di Gotham City conosciuta come Batgirl ed è un hacker d’élite noto come Oracle. È la figlia del commissario James Gordon e Barbara Eileen Gordon e la sorella maggiore di James Gordon, Jr.

In pochi possono eguagliare la tenacia e la determinazione di Barbara Gordon. È una donna d’azione che non prende mai in considerazione la resa. Quando una lesione spinale ha minacciato di mettere fine alla sua carriera di eroina, Barbara si è adattata ed ha assunto l’identità di Oracle: centro di informazioni forensi con portata mondiale. Dopo anni di interventi chirurgici dolorosi e riabilitazione, Barbara si è ripresa dalle ferite. Batgirl è tornata a pattugliare le strade rafforzata dalle conoscenze di Oracle e dall’incrollabile determinazione di Barbara di proteggere Gotham.

Barbara è addestrata in diversi stili di combattimento, come kick boxing, capoeira e jujitsu e la sua arma preferita è il tonfa. È anche un’esperta informatica molto abile nell’hackerare computer o dispositivi tecnologici per reperire informazioni.

ROBIN

Tim Drake è Robin (il terzo) Potrà anche essere il più giovane membro della Bat-famiglia, ma è anche il più geniale ed è un maestro nel metodo deduttivo. Crede fermamente nella missione di Batman ed è mosso dalla convinzione che Gotham City abbia bisogno più che mai di un eroe e non di piangerne la perdita. Batman era un mentore del più alto calibro, l’incarnazione del tipo d’uomo che Tim desidera diventare.

Tim è un combattente esperto armato di bastone e abile nelle tecniche furtive, inoltre ha una formazione in guerra psicologica e in scienze comportamentali che gli permette di portare a termine qualsiasi missione.

Gameplay

L’opportunità di giocare nei panni di quattro personaggi diversi con stili di gioco diversi è un aspetto chiave di Gotham Knights, poiché ti consente di scegliere ciò che ti sembra più adatto alla missione.

Ogni personaggio ha quattro alberi delle abilità che ti consentono di specializzare il tuo principale in vari modi. Ogni cavaliere ha le sue skill tree personali e stili di gioco diverso, ad esempio Cappuccio Rosso ha abilità che potenziano l’uso delle armi a distanza mentre Batgirl ha abilità che sono molto efficaci contro nemici singoli. Il livello è condiviso tra gli eroi ma potenziamenti di abilità e equipaggiamenti sono separati.

La torre dei Cavalieri funge da punto di ritrovo e hub principale del gioco e da qui ogni notte è possibile esplorare Gotham alla ricerca di nuovi indizi, oppure per procedere nelle missioni principali. E’ da lodare la quantità e varietà di missioni secondarie.

Le missioni principali sono curatissime e con dialoghi scritti in modo diverso a seconda del personaggio che userete.

Investigazione

Ci sono dei momenti in cui per procedere è necessario indagare. Prendiamo come esempio la prima scena del crimine in Gotham Knights: vede il giocatore alla ricerca di indizi su come accedere a una porta nascosta nascosta in un muro vicino. Nell’ufficio del dottor Kirk Langstrom, impronte di mani insanguinate e pozze di sangue rovinano il pavimento e altre superfici, e un tavolo sembra contenere la chiave della porta nascosta. Ai giocatori viene mostrato un terminale con tastiera accanto a un forno a microonde con il proprio set di pulsanti numerati. Inoltre, diversi elementi interattivi sul tavolo sembrano suggerire potenziali combinazioni di codici che sarebbe divertente capire e provare manualmente su una delle tastiere fornite, dando ai giocatori maggiori indizi su quale tastiera dovrebbero usare.

Combat System

Il combat system è simile a quello trovato nella serie Arkham e resta dinamico e spettacolare permettendo a un solo personaggio di affrontare molti nemici assieme puntando molto sulla mobilità e su automatismi che aiutano a tenere fluido il combattimento.

Ma il team di sviluppo precisa “Abbiamo interamente riprogettato il sistema di combattimento per farlo funzionare bene in co-op, poiché è una parte dell’esperienza alla quale teniamo davvero molto. Ovviamente, la sua natura non è completamente diversa, e alcune delle meccaniche non risulteranno estranee a chi ha giocato e apprezzato i giochi della serie Arkham, ma certi aspetti sono molti differenti. Progettare un sistema di combattimento dal nulla è certamente impegnativo, ma è stato davvero stimolante e siamo orgogliosi del risultato”.

Infatti è proprio in coop che il combattimento  di Gotham Knights da il suo meglio. 

Se affrontato da solo, Gotham Knights funziona in modo molto simile ai giochi di Arkham. Il tuo obiettivo è distruggere gruppi di nemici usando attacchi in mischia, armi e gadget. Ciascuno dei quattro Cavalieri ha un attacco in mischia, un attacco in mischia pesante e una mossa di schivata. Come la Predator Rooms dei giochi precedenti, puoi adottare strategie specifiche o adattarti al volo, permettendoti di essere furtivo, brutale o usare una combinazione dei due. In Gotham Knights, non esiste una meccanica di contrattacco che, invece, è stata sostituita con una schivata. Questo perché, al centro del combattimento, c’è il sistema Momentum, rappresentato da una barra sullo schermo, che secondo il game director Geoff Elenor “si basa sul premiarti per aver giocato bene”. Infatti riempendo la barra del Momentum è possibile usare i molteplici attacchi speciali.

Uno dei punti di forza di questo gioco è la varietà offerta dal poter scegliere per ogni missione un eroe diverso garantendo varietà al gameplay.

Multiplayer

Il multiplayer è stato un elemento fortemente voluto dal team di sviluppo, e al momento del lancio è disponibile il multiplayer per due giocatori per tutta la campagna e. per qualunque missione. L’interazione nei combattimenti è molto valida e ben sviluppata siccome è addirittura possibile rimbalzarsi un nemico tra un giocatore e l’altro. 

Quello che molti forse non capiscono è la grande complessità di un combattimento corpo a corpo multiplayer contro un multiplayer basato sullo Shooting.  La gestione delle collisioni e le interazioni tra i personaggi devono essere estremamente curate per non dare luogo a glitch e compenetrazioni poligonali.  Gotham Knights ha sicuramente un pregio quello di avere realizzato uno dei combattimenti cooperativi più fisici che io abbia mai visto.

Dal 29 novembre grazie a un aggiornamento gratuito una nuova modalità stand-alone, Assalto Eroico che e supporterà quattro giocatori in modalità cooperativa.

Lo sviluppatore ha descritto Assalto Eroico come separato dalla campagna, che si svolge in un “ambiente simile a un’arena” con 30 piani. Completare gli obiettivi e sconfiggere i nemici consente di passare al piano successivo. La modalità è un aggiornamento gratuito per tutti i giocatori, quindi è carino.

Grafica 

 L’openworld di Gotham Knights è ovviamente la città di Gotham.  Potremo esplorarla esclusivamente di notte  e spessissimo pioverà.  La città è ricostruita con una grande cura per i particolari, molti dei palazzi sono esplorabili anche internamente ma è possibile farlo solamente durante missioni specifiche. E’ comunque possibile guardare dentro qualunque finestra e vedere una rappresentazione delle stanze interne  proprio come visto nella demo dell’Unreal Engine 5. La città è animata da alcuni passanti è un traffico non congestionato,  mentre in giro ci sono molte gang dedite ad atti criminali. 

I dettagli sono molto curati e il mondo superbamente disegnato, però manca di interattività siccome non potremo rompere vetri o altri oggetti. I personaggi sono molto bene animati, i combattimenti hanno una fluidità eccezionale dovuta al fatto che il Combat System punta più alla spettacolarità che al tecnicismo.  Proprio per questo e l’assenza di parate o contrattacchi  fa sentire meno il limite dei 30 FPS durante i combattimenti.  Durante  i trasferimenti potremmo usare la moto, il rampino oppure teletrasportarsi una volta sbloccati i punti di viaggio rapido.  Proprio durante questi trasferimenti sarebbe stato più evidente il limite del framerate dato che sia col rampino che con la moto ci si sposta ad altissime velocità.  Gli sviluppatori hanno deciso di implementare durante questi spostamenti un forte effetto di Motion Blur degli sfondi, in modo da mascherare l’effettivo limite dei frame per secondo.

 Nessuno nasconde che si sarebbe preferito una modalità 60 fps,  almeno nella modalità single player senza interagire con altri giocatori,  ma le soluzioni messe in campo rendono il gioco apprezzabile e giocabile anche con il limite dei frame posto a 30 al secondo.

Il comparto audio è eccezionale e ottimo da ascoltare con un buon paio di cuffie o un impianto 5+1, le musiche sono di grande impatto e il doppiaggio in italiano è di altissimo livello.

 

Conclusioni

Gotham Knights è un titolo coraggioso, che in assenza del suo eroe  fa capire l’importanza che ha Batman nell’economia narrativa del mondo DC e di Gotham City.  Le azioni di Batgirl, Nightwing, Cappuccio Rosso e Robin sono inserite in un contesto credibile  per quanto tratto da un fumetto.  I combattimenti sono solidamente realizzati e la trama assorbe il giocatore. 

Qualunque fan dei fumetti o della serie Arkham dovrebbe provare questo gioco e possibilmente convincere un amico ad affrontare in cooperativa la campagna.

Purtroppo nonostante ci abbiano promesso che questa generazione di console avrebbe garantito un futuro a 60 FPS o addirittura a 120fps  sicuramente Gotham Knight non sarà il primo né l’ultimo titolo limitato a 30 per una o l’altra ragione tecnica. Se accettiamo il compromesso avremo per le mani un ottimo titolo.

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Andrea

Gioco da sempre a tutto, partito con l'apple IIc, ho giocato su tutti i processori della serie 8086 per poi diventare Nintendaro per colpa degli emulatori. Ma ora Voglio solo HW originale oppure scoprire cosa può offire il cloud. Sono forse schizofrenico?