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Elden Ring, due maestri e un capolavoro – Recensione

Elden Ring, due maestri e un capolavoro – Recensione

Sviluppato da FromSoftware Inc. e BANDAI NAMCO Entertainment Inc., ELDEN RING è un GDR d’azione fantasy ambientato in un mondo creato da Hidetaka Miyazaki e George R. R. Martin. Solo i nomi dietro questo progetto promettono un’avventura unica  e arrivare al laccio con un’aspettativa altissima è sempre rischioso per un titolo. Ma reputo ELDEN RING il passo verso la maturità per FromSoftware che passa della produzione di ottimi giochi rivolti a un pubblico ristretto alla consacrazione universale.

ELDEN RING è un gioco che impernia la sua esperienza sulla scoperta e quindi consiglio di approcciarlo senza vedere guide e gameplay di altri. Per questa ragione cercherò si evitare ogni sorta di spoiler in questa recensione.

Creazione del Personaggio

Il processo di creazione del personaggio in Elden Ring è sorprendentemente simile ad altri giochi Souls. Puoi scegliere i vari aspetti del tuo personaggio, inclusi nome, età e aspetto (molto dettagliato). L’opzione del modello di base ti consente di scegliere tra diversi preset e puoi perfezionare, almeno in una certa misura, l’aspetto del tuo personaggio, come voce, colore della pelle, viso e capelli. Sebbene molte delle opzioni nel creatore del personaggio di Elden Ring siano puramente estetiche, altre hanno impatto sul personaggio come la scelta della classe iniziale.

Quando avvii per la prima volta un nuovo gioco, ti vengono presentate dieci classi – o “origini” – tra cui scegliere, ognuna fornisce al tuo personaggio statistiche di base e livello iniziale diversi. Questa scelta determina anche le armi con cui inizierai il gioco.

 Le classi sono:

Cavaliere Errante

Nonostante ciò che suggerisce il nome, il Cavaliere Errante è una classe di partenza a tutto tondo.

Il Cavaliere Errante inizia con una spada a una mano, uno scudo e un’armatura, il che significa che sarai ben equipaggiato per iniziare a combattere attraverso l’interregno. Iniziare il tuo viaggio con 15 punti in Vigore significa che avrai abbastanza salute per subire alcuni colpi dalla maggior parte dei primi nemici. Ma soprattutto per i nuovi giocatori, i punti già investiti in Forza e Destrezza significano che sarai in grado di raccogliere e provare una varietà di armi fisiche all’inizio. Una volta che inizi a farti un’idea dei tipi di armi che ti piacciono, sarai in grado di investire ulteriori punti nell’uno o nell’altro.

 

 Guerriero Nomade

Un guerriero nomade che combatte brandendo due lame contemporaneamente. Un tecnica molto efficace.

Il Guerriero è leggermente più specializzato del Vagabondo, con una elevata Destrezza iniziale e un po’ meno di Vigore e Forza per compensare. Iniziano con doppia spada e uno scudo secondario. Come il Vagabond, è una classe di partenza piuttosto generosa, con parecchi livelli e punti attributo già investiti. Se vuoi prepararti e combattere rapidamente e sai che preferisci le armi veloci e slanciate, il Guerriero è una buona scelta. A differenza di ciò che potresti presumere in base alle classi di Guerrieri in altri giochi, coloro che vogliono brandire armi di grandi dimensioni dovrebbero continuare a scorrere e scegliere invece l’Eroe.

 

 Eroe

Un eroe coraggioso, combatte con un’ascia da battaglia, discende da un capotribù.

La classe Eroe è la scelta alternativa per i giocatori incentrati sulla mischia che desiderano un po’ più di durata rispetto al Guerriero. L’eroe inizia con uno scudo più grande e un’ascia da battaglia, integrati da statistiche di Forza e Vigore elevate. Tra le classi iniziali di armi fisiche, l’Eroe è quasi il livello più basso, il che significa che all’inizio ha armi poteni ma meno punti statistica. È una buona scelta se sei sicuro delle tue abilità di combattimento in stile Soulslike.

Fuorilegge

Un pericoloso bandito che mira a colpire i punti deboli dei nemici. Eccelle nel combattimento a distanza con gli archi.

Il bandito è una strana classe di partenza, è meglio lasciarla ai giocatori particolarmente attratti dalle sue caratteristiche. Il bandito è dotato di un minuscolo scudo, un coltello, un arco e delle frecce. La sua alta statistica di Destrezza iniziale si abbina bene con entrambe le armi. Inizialmente, farai bene a usare l’elevata destrezza del tuo Bandito per sferrare colpi critici con il tuo arco corto, pugnalate alle spalle con furtività o diventare davvero bravo a parare con quel piccolo scudo. Il Bandito è la classe iniziale per chi cerca un approccio furtivo.

 Astrologo

Uno studioso che legge il destino nelle stelle. Erede della scuola di stregoneria di scintipetra. Contrapposto all’’Eroe c’è l’Astrologo, la migliore classe di partenza per i giocatori che vogliono concentrarsi sul lancio di incantesimi o puntare sull’evocazione. Iniziano con un bastone, un piccolo scudo e una spada corta come riserva per quando non se ne può fare a meno. Le sue armi preferite sono gli Incantesimi offensivi capaci di colpire più bersagli. Degna di nota è l’elevata statistica mentale dell’astrologo.

Mente superiore, significa che inizialmente avrai un numero maggiore di Punti Focus, che è ciò che viene spesso speso per evocare alleati spirituali dopo aver ottenuto la Campana del richiamo dello spirito. Essere in grado di evocare una varietà di spiriti a piacimento è una delle nuove fantastiche funzionalità di Elden Ring rispetto ai giochi Soul. Se sei ansioso di avvicinarti davvero all’uso delle Ceneri, l’Astrologo è una buona classe con cui iniziare.

 Profeta

Il Profeta è un veggente ostracizzato per profezie infauste. Esperto negli incantesimi curativi. Come il Guerriero e l’Eroe, il Profeta e l’Astrologo sono due diverse classi di incantatori con specialità alternative. Come l’Astrologo, anche il Profeta ha un’elevata statistica mentale iniziale per evocare gli spiriti. Invece dell’Intelligenza, hanno una statistica di Fede più alta che li porta verso incantesimi che sono più per la guarigione e l’utilità. Compensano essendo solo un po’ più forti in Vigore e Forza, quindi il combattimento corpo a corpo non è impraticabile.

Samurai

Il Samurai è un valido  combattente della lontana Land of Reeds. Pratico con katana e archi lunghi. Se vuoi qualcosa di particolare, inizia il gioco con il Samurai. Sono dotati di katana, arco lungo, scudo secondario e frecce infuocate. Questa è la seconda classe con la Destrezza più alta, dopo il Guerriero, ma con il bonus aggiuntivo dell’opzione dell’arma a lungo raggio.  Iniziare come un samurai ti dà gli strumenti per tentare alcune strategie all’inizio del gioco e giocare con il mondo aperto grazie all’arco. Elden Ring, Recensione

 Prigioniero

Un prigioniero con una maschera di ferro. Ha studiato stregoneria di scintipetra, avendo vissuto tra l’élite prima della condanna. Un’altra classe iniziale innegabilmente strana è il Prigioniero, che inizia con una spada, un bastone e uno scudo. Ha 14 punti sia in Destrezza che Intelligenza, il che lo posiziona come una sorta di stregone canaglia.

Questa è una buona build di partenza se sei disposto a prendere le cose con calma e pensare a come vuoi affrontare il combattimento. Alcune situazioni potrebbero essere le migliori per il lancio di incantesimi, altre per la furtività. Quando nessuno di questi due funziona, usa il tuo scudo iniziale per effettuare alcune parate. Questa è una classe di partenza più avanzata e complessa.

 Confessore

Il Confessore è una spia della chiesa, esperto in operazioni segrete. Ugualmente abili con la spada come lo sono con i loro incantesimi. La classe del Confessore è essenzialmente un mago guerriero. Inizia con una spada e uno scudo insieme a statistiche decenti di Forza e Destrezza per poterli  maneggiare. Avrai anche quei 14 punti in Fede, il che significa che potrai investire in incantesimi curativi e di utilità come il Profeta. Andare con Confessore significa che dovrai riflettere su come assegnare le tue statistiche, però. Dovrai continuare a mettere punti in diverse statistiche, il che potrebbe rallentare i tuoi progressi rispetto a qualcosa come un astrologo o un eroe che può concentrarsi immediatamente su un paio di statistiche chiave. Questa è una classe tuttofare, ma non per chi vuole una crescita rapida. Elden Ring, Recensione

 Sventurato

Lo sventurato è un povero zoticone senza scopo, nudo come il giorno in cui è nato. Un bella clava è tutto ciò che ha. Come nei precedenti giochi di FromSoftware, lo Sventurato nudo è la classe di partenza più difficile. Avrai solo una clava di base e nessuna armatura con cui iniziare, quindi qualsiasi errore di combattimento da parte tua non sarà perdonato. Gli errori sono pericolosi quando tutto ciò che hai è un perizoma. Il compromesso, ovviamente, è che lo   Sventurato è di basso livello e ha tutte le statistiche a 10, quindi sei libero di salire di livello esattamente a tuo piacimento. Questo è meglio lasciarlo giocare ai giocatori esperti di Soulslike che sanno esattamente quale tipo di build vogliono realizzare.

Statistiche

Ogni classe come abbiamo visto  ha diverse statistiche, ecco un breve guida per chi non le conosce:

  • Livello: indica il livello di partenza della classe. Più è alto maggiori sono le rune richieste per il level up. Una classe con un livello basso sarà dunque più “malleabile” nelle fasi iniziali di Elden Ring.
  • Vitalità: aumenta i PV (punti vita) massimi del personaggio. Inoltre incrementa anche al resistenza al fuoco e l’Immunità (resistenza a veleni e marcescenza).
  • Mente: aumenta i PA (punti azione) e influisce sulla Concentrazione (resistenza a sonno e follia).
  • Tempra: aumenta il vigore, il carico di equipaggiamento massimo e influisce sulla Robustezza (resistenza a sanguinamento e assideramento).
  • Forza: aumenta la potenza d’attacco delle armi che dipendono da questa statistica e influisce sulla difesa fisica. Inoltre è l’attributo richiesto per usare equipaggiamento pesante.
  • Destrezza: aumenta la potenza d’attacco delle armi che scalano su questa statistica. Velocizza il lancio degli incantesimi. Riduce i danni da caduta e protegge dal disarcionamento mentre siete in groppa a Torrente, il destriero del vostro personaggio. Inoltre è l’attributo richiesto per equipaggiare armamenti tecnici, armi veloci e a distanza.
  • Intelligenza: incrementa la potenza delle stregonerie che scalano su Intelligenza e la resistenza dalla magia. Inoltre è l’attributo necessario per utilizzare la stregoneria scintipietra.

 

Trama

Il gioco si svolge in un mondo dove l’Ordine Aureo, un tempo incaricato di governare i regni, è ora andato in frantumi. Nell’Interregno governato dalla regina Marika l’Eterna, l’Anello ancestrale, sorgente dell’Albero Madre, è andato in frantumi. I discendenti di Marika, progenie di semidei, rivendicano i frammenti di questo, ora conosciuti col nome di rune maggiori. La follia derivata dalla loro nuova forza dà però origine a un conflitto, noto come la Disgregazione.

In questo contesto si erge il “Senza luce”, un tempo esiliato dall’Interregno e ora alla conquista dell’Anello, da cui potrà ottenere il potere. Senza vita eppure vivente, avendo perduto la sua grazia da tempo, il guerriero dovrà seguire il sentiero verso l’Interregno oltre il mare nebbioso, alla ricerca di quanto brama.

Ecco mi aspettavo che la narrazione, visto il lavoro di George R. R. Martin, fosse uno dei dei fiori all’occhiello del gioco ma in realtà sembra che si sia mescolata un po’ di mitologia Tokeniana con i temi classici di Dark Souls. Sono quasi certo che Martin abbia creato il mondo ma la narrazione è stata gestita da Hidetaka Miyazaki perché traspare benissimo il suo stile e la sua narrativa. Elden Ring mette al centro il gameplay e lascia la narrazione a chi la vuole scoprire. Non temete di annoiarvi in lunghi dialoghi l’azione vince su tutto! Elden Ring, Recensione

Esplorazione Mappa

Dopo una breve sequenza introduttiva ci troviamo in campo aperto, è questa la grande novità di Elden Ring. Infatti è il primo gioco Soluslike direttamente prodotto da FromSoftware a essere Openwold. E, fortunatamente questa è una delle componenti più riuscite del gioco. Infatti l’interregno è un luogo magnifico da esplorare ricco di incontri, segreti, dungeon e tesori. La mappa all’inizio è scarna e segna solo le strade e un punto in cui recuperare la mappa completa. Una volta ottenuta la mappa completa di una zona vedremo una mappa disegnata a mano.

Aprendo questa mappa non compariranno cento indicatori di attività da svolgere, come vuole la tradizione Ubisoft, ma solo una rappresentazione disegnata a mano del terreno che ci accingiamo ad esplorare.

Segue più il modello di Zelda BOTW secondo il quale l’esplorazione deve essere libera e piacevole, proprio perché la mappa è ricca di cose da trovare e non una lista della spesa. L’esplorazione è gratificante perché se andiamo a controllare una rovina spesso troviamo qualcosa, e nei luoghi più sperduti troveremo mini dungeon da esplorare e molti altri tesori.

Dungeon

Questi dungeon possono essere lineari o contenere un piccolo enigma per farci accedere alla stanza del Boss. Con una citazione ai DarkSoluls per accedere allo scontro con un boss dobbiamo superare delle nebbie.

Oltre ai dungeon ci sono molti nemici e NPC sparsi su tutta la mappa, dalla mappa è possibile usare il viaggio rapido tra i vari Siti di grazia (come i focolari) già scoperti. In caso di morte si potrà rinascere presso i Siti di grazia o le statue di Marika.

Muoversi a cavallo

L’esplorazione è facilitata da “Torrente”, il nostro cavallo spiritico che possiamo richiamare in ogni momento e se cadesse in battaglia basta riposarsi o usare una pozione per  farlo resuscitare. Torrente ha la capacità di correre senza stancarsi, di saltare e fare il doppio salto rendendo l’esplorazione molto più veloce. In alcuni punti ci sono delle correnti ascensionali spirituali che permettono  a Torrente di compiere enormi balzi e portarci a delle zone di mappa inaccessibili altrimenti. La mappa è molto vasta e Torrente ci permette si attraversala senza dover affrontare ogni singolo combattimento.    Elden Ring, Recensione

Siti di grazia

Presso i Siti di Grazia oltre a rinascere potremo anche riposare, curandoci e riempiendo tutte le nostre pozioni. Al contempo tutti i nemici della zona rinasceranno, proprio come da tradizione souls.

Presso questi punti di ristoro potremo anche:
  • Far correre il tempo passando ad esempio dalla mattina alla sera.
  • Salire di livello ottenendo un punto abilità in cambio di rune che otterremo sconfiggendo i nemici.
  • Ridistribuire le ampolle riempendo  quelle dedite al mana in quelle curative e viceversa.
  • Memorizzare incantesimi e miracoli sempre che ne conosciate.
  • Spostare oggetti dall’inventario al forziere, se riempiremo l’inventario gli oggetti raccolti verranno teletrasportati al forziere.
  • Possiamo applicare le ceneri di guerra (dei potenziamenti con effetti speciali) alle nostre armi.

Combattimenti 

L’anima e la qualità dei souls risiede nei combattimenti. Il button smashing tipico degli action rpg  lascia spazio a un combattimento più ragionato e tattico dove parata, schivata e parry sono fondamentali.  I Souls sono anche notoriamente difficili e Elden Ring ci mette subito di fronte un potente cavaliere, per insegnarci subito che a volte la fuga può essere disonorevole ma ci salva la vite.

Elden Ring resta un gioco impegnativo e tecnico ma da ai suoi giocatori molte più opzioni per affrontare lo scontro. In groppa a Torrente, il nostro cavallo spettrale saremo molto veloci e potremo colpire i nemici  e allontanarci rapidamente, essendo ache protetti. Molti colpi verranno assorbiti dal cavallo stesso. Potremmo optare per un approccio stealth e eliminare un nemico alla volta per poi concentrarci solo sul nemico più forte. Poi, in alcuni punti stabiliti potremo evocare degli alleati sia attraverso il multiplayer che un comodo sistema di evocazioni. L’evocazione ci permette di  chiamare ad esempio cinque lupi ad aiutarci. Da tenere in considerazione è l’opzione di aspettare e tornare quando saremo più forti.

 

Statue di Marika

Una delle caratteristiche che ho apprezzato di più è stata l’introduzione delle Statue di Marika che sono dei checkpoint. Solitamente sono vicini a un punto pericoloso da cui poter tornare in vita e poter riprovare senza dover ripercorrere molta strada. Stessa cosa vale per i dungeon, c’è sempre una via breve per raggiungere il boss e per poter provare più volte ad ucciderlo. Se avete odiato il combat system di Dark Souls evitate Elden Ring perché il combat system è quello. Ovviamente con qualche aggiunta,  come il salto o lo stealth ma l’ossatura, i moveset, i roll con i frame di invincibilità, il parry è tutto identico.  Ecco non proprio. ora esiste un parata “facile” che non causa un critico  ma non ha bisogno di essere eseguita col giusto tempismo.

Ma attenzione, appena metterete piede in un dei dungeon principali  l’esperienza sarà al 100% quella di Dark Souls.  Infatti suderete per raggiungere il prossimo punto di grazia, come lo avete fatto la prima volta che avete esplorato il Borgo dei Non Morti

Elden Ring offre una varietà superiore ai suoi predecessori ma resta fedelissimo al game design ideato da Hidetaka Miyazaki per i Souls. Chi sia aspettava, non so perché,  un cambio di rotta per aprirsi alle masse sappia  che non c’è stato. Elden Ring, Recensione

Online

Per la felicità dei puristi dei Souls e l’agnosia di tutti gli altri l’online è quello di Dark Souls. L’interfaccia online è un rito Voodoo, si usano dita mozzate di vario genere, medaglioni e bacini di evocazione. Nessuno ci spiega questa meccanica, il funzionamento si capisce benissimo dalla descrizione degli oggetti. Alcuni li avremo quasi fin da subito, altri consumabili potremo trovarli o craftarli.

Il gioco online è ristretto ad alcune zone di combattimento e quindi non si potrà esplorare in cooperativa. Nel gioco online veniamo evocati nel mondo di gioco di un altro giocatore o evochiamo altri nel nostro. Attenzione però, l’evocazione ci priva delle possibilità di cavalcare Torrente.

Capisco la tradizione ma esplorare liberamente in due sarebbe stato molto apprezzato come il cross-play, che al momento non è disponibile nè previsto.  Comunque ricorrere al gioco cooperativo è un ottimo espediente par farsi aiutare conto i boss più ostici. Restano tutte le caratteristiche dei giochi From come gli spettri degli altri giocatori, le macchie di sangue, e le scritte lasciate per avvertimento o troll da chi ci ha preceduto.

Nulla vieta di giocare Offline per chi cerca una sfida senza aiuti e vuole evitare ogni possibile spoiler.

Elden Ring, Recensione

Difficoltà

Elden Ring  fa della sua difficoltà uno strumento di gameplay, tutto il sistema Souls non funzionerebbe in un gioco facile. E’ la sfida che ci strega, la grande novità di Elden Ring è l’apertura a nuove avventure. Se non riusciamo a progredire su un sentiero abbiamo molte altre possibilità di crescere altrove.  Mi ha incuriosito come Miyazaki ha gestito la progressione in un mondo aperto senza usare l’escamotage delle armi consumabili creato da Eiji Aonuma per Zelda BOTW. La risposta è che il mondo e’ si aperto ma la forza dei nemici ci contiene. E anche se facessimo una fuga e recuperassimo anzitempo un’arma leggendaria il nostro personaggio non avrebbe i requisiti per equipaggiarla. Elden Ring è un gioco brutale ma non ci fa mai sentire bloccati.

Grafica e  comparto tecnico

Elden Ring ha una direzione artistica magistrale che crea un mondo luminoso e ampio che riesce a essere perfetto per un Drak fantasy. Sembra un ossimoro ma non c’è bisogno di fare un mondo buio per creare qualcosa di inquietante. Infatti bastano le rovine e la miriade di mostri che incontriamo. Aiuta ache l’uso di una palette cromatica spenta, tutto è illuminato ma la luce non è naturale manca il sole, è una luce morente.

I nemici umani sono classici soldati bretoni dell’alto medioevo, mentre i mostri e i boss sono il festival della corruzione e del marcio. Il team ha dato il meglio di sè per dare vita a degli incubi indicibili. Il comparto tecnico del gioco non è eccelso ma viene salvato da un design molto curato.

Altro sono i problemi tecnici che da sempre affliggono i giochi di FromSoftware: Dark Soul uscì con la Città Infame che non permetteva di raggiungere i 15 fps. Boodborn ha dovuto attendere la PS5 per avere 30 fps. Sekiro ha avuto problemi di frame pacing.  Elden Ring  conferma la mia teoria che FromSoftware fa ottimi giochi ma li deve far ottimizzare da altri.

Il gioco ha cali di frame rate, un leggero pop in a distanza. Difetti che non rovinano il gioco ma che di sicuro non lo rendono un capolavoro tecnico. Il gioco fatica a mantenere un frame rate stabile anche su altre console e su PC. Reputo molto più importante il gameplay, ma non si può nascondere un difetto tecnico evidente sotto il tappeto.Elden Ring, Recensione

Conclusioni

Elden Ring è un gran gioco è forse il migliore Souls di sempre. E’ stato capace di non farmi pensare ad altro e a monopolizzare il tempo che ho per giocare e la voglia di tornarci è sempre lì. D’altronde è stato così anche per Dark Solus. Mi pare che la recensione sia molto esauriente e mette in chiaro che, se siete fan del genere è un titolo imprescindibile. Se avete abbandonato le altre opere di Miyazaki definendole ingiocabili o troppo difficili, anche se più vario e più bello, Elden Ring non vi piacerà. Insomma è il vero erede della serie Dark Souls, dopo gli esperimenti  di Bloodborne e Sekiro. Fortunatamente l’erede supera tutti i suoi predecessori sotto molti punti di vista.

Ho elencato anche alcuni difetti oggettivi di gioco e la mia speranza è in un maggior coinvolgimento di Martin. Ma questi annegano nella mole di contenuti di qualità, come la varietà dei nemici e delle location da esplorare.  Insomma è un esperienza da fare.Elden Ring, Recensione

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Andrea

Gioco da sempre a tutto, partito con l'apple IIc, ho giocato su tutti i processori della serie 8086 per poi diventare Nintendaro per colpa degli emulatori. Ma ora Voglio solo HW originale oppure scoprire cosa può offire il cloud. Sono forse schizofrenico?