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Cuphead Recensione “Quando il Diavolo ci mette lo zampino”

 Cuphead per Nintendo Switch: Cuphead è un videogioco run ‘n’ gun del 2017, sviluppato e pubblicato dai fratelli Chad Moldenhauer e Jared Moldenhauer, di Studio MDHR disponibile per Windows e Xbox One, ed è uscito in tutto il mondo il 29 settembre 2017, dopo una strana collaborazione tra Microsoft e Nintendo arriva finalmente sulla console ibrida nintendo, il 18 aprile noi di Nextplayer abbiamo comprato il gioco in versione nintendo switch per proporvi la nostra recensione, il gioco lo avevamo gia provato anche l’anno scorso per pc.

L‘incipit narrativo di cuphead.

Risulta semplice, fiabesco, da cartoon anni 70 e disturbante come nelle migliori sinfonie allegre a cui si ispira. In una tranquilla giornata di sole afoso Cuphead e mugman , si allontanano dalla loro bellissima casetta, ignorando gli avvertimenti del saggio Elder Kettle, camminando lungo la strada si ritrovano di fronte ad un casinò in cui i 2 nostri eroi decidono di spendere la giornata giocando d’azzardo, la loro indole innocente attirerà la curiosità del gestore del casinò e del diavolo in persona, che con un semplicissimo inganno vince le anime di Cuphead e mugman, i nostri due eroi in preda al panico e alla disperazione più totale, chiedono clemenza ottenendo dal ccompassionevole Mefistofele un’alternativa alla dannazione eterna.

I nostri due eroi Cuphead e mugman, si ritroveranno ad eliminare tutti i debitori presenti a Inkwell Isle , permettere al diavolo di ottenere tutte le anime che gli spettano eliminando tutti, in questo modo potranno considerare il loro debito saldato con il diavolo.

Un gameplay valido, divertente, che a volte porta a livelli di difficoltà apparentemente proibitivi ma (con le dovute accortezze) sempre affrontabili. E aggiungiamo ancora che la conversione per Nintendo Switch è una delle migliori nella breve storia della più recente delle console Nintendo, peraltro arricchita da una traduzione in lingua italiana eccellente, calzante e altrettanto ispirata.

Cuphead è un gioco cattivo. Attenzione però all’accezione dell’aggettivo.

Dopo un brevissimo tutorial, totalmente facoltativo e caratterizzato anch’esso da un ottimo comparto artistico, ci troveremo all’interno di un coloratissimo world map, liberamente esplorabile, quest’ultima vi permettera di scegliere tra i due nostri eroi, ovvero Cuphead o mugman , e di scegliere fra le diverse tipologie di attività disponibili quali Boss Fight, livelli di stampo Run ’n’ Gun adornati da elementi platform, e alcuni mini-giochi sotto forma di piccole sfide, atte a testare le vostre abilità con alcune componenti del moveset a disposizione.

Il gameplay.

Cuphead ricalca in maniera eccelsa i punti cardine che hanno reso celebri i Run ’n’ Gun negli anni ’80 e ’90. I comandi sono ridotti al minimo indispensabile e permetteranno ai nostri eroi di saltare, sparare, schivare, lanciare un super attacco ed effetuare un parry.

Si rivelerà indispensabile durante gli scontri più complessi e difficili, Boss Battle a difficoltà crescente, che  riporta alla mente la complessità e la stratificazione tipica degli Shoot‘em Up in due dimensioni, celeberrimi negli anni d’oro dell’industria videoludica. Escludendo l’ottimo comparto artistico di Cuphead che annalizeremo approfonditamente.

E’ impressionante la caratterizzazione con il quale ogni avversario è stato rappresentato, i 28 boss presenti nel titolo, e il modo in cui sono riusciti a non generare mai alcun sintomo di tedio nel giocatore durante il susseguirsi incessante degli scontri.

Per riuscirci, i ragazzi di Studio MDHR, hanno optato per eliminare ogni formula di ciclicità dai pattern d’attacco di ogni singolo Boss. Questo farà sì che, dopo ogni sconfitta, difficilmente il giocatore si ritroverà di fronte a un’esperienza strutturalmente identica.                                                                             Non potendo memorizzare la successione degli attacchi, e dovendo osservare e imparare le animazioni che anticipano questi ultimi per poterli prontamente eludere.

I livelli di stampo Run ’n’ Gun, non sono assolutamente  una forzatura, seppur siano stati realizzati successivamente alle boss fight, si sono rivelati vari, ben stratificati e in grado di offrire una sfida in linea con il resto del titolo.

Spendiamo qualche parola sulla versione Nintendo switch, troppo spesso ci lamentiamo che i piu bei titoli non vengono tradotti in lingua italiana. Quindi una volta tanto che uno sviluppatore si prende la briga di adattarlo, bisogna esaminare con attenzione come è avvenuta l’operazione. La traduzione tra due lingue diverse non è mai semplice: poco importa che i dialoghi e le descrizioni siano tanti piuttosto che pochi; la corrispondenza tra due lingue, a tutti i livelli, non è mai perfettamente identica.

IL BELLO DI CUPHEAD.

Veniamo al nodo spinoso della questione: come se la cava Cuphead su Nintendo Switch, dal punto di vista delle prestazioni? La risposta è: benissimo. Il titolo di Studio MDHR raggiunge i 1080p e i 60 FPS in modalità TV (o docked), senza abbandonarli praticamente mai; saranno capitati due rallentamenti su ore ed ore di gioco.

In modalità portatile il comparto grafico deve cedere qualcosa alla risoluzione: si passa a 720p, ma sempre accompagnati da 60 FPS. Una fluidità obbligatoria per non perdere nulla della vivacità delle situazioni, della velocità incalzante sia negli scontri contro i pericolosi boss che nei più sporadici.

Cuphead, inoltre non presenta nessun tipo di game over, questa scelta può far pensare a una semplificazione generale, atta a venire incontro ai giocatori moderni.                                                                  Una volta che ci ritroveremo immersi nella frenetica battaglia di Cuphead,  comprenderemo appieno quanto questa idea si riveli vincente. Non dover mai incappare in game over vi permetterà di ripetere rapidamente uno scontro, evitando fastidiosi tempi morti che interromperebbero senza motivazione l’azione di gioco.


Francesco

Sono un giocatore incallito, ho cominciato con il commodore 64 per poi passare al NES e allo SNES, fino alle console attuali. Amo giocare con tutte le console, odio la console WAR. Sono un collezionista da circa 20 anni. I miei giochi preferiti The legend of Zelda, Donkey Kong Country, Metal Gear Solid, God of War e Uncharted.