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Aliens: Dark Descent – Una paurosa avventura strategica – Recensione

Aliens: Dark Descent – Una paurosa avventura strategica – Recensione

Continua senza alcun remora questo fantastico 2023, che vede accogliere numeri titoli di inestimabile qualità. Basti pensare che sono disponibili sul mercato videoludico titoli del calibro di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, Final Fantasy XVI in esclusiva su PlayStation 5, Diablo IV e tanti altri.

Questo è senz’altro uno dei periodi migliori per i giocatori di videogiochi, infatti si può trovare qualsiasi esperienza si voglia. Dalle produzioni sportive a titoli indipendenti e grandi avventure che sanno coinvolgere dalle prime ore di gioco. In tutto questo ci sono publisher che continuano a pubblicare notevoli titoli non fermandosi neanche un istante: stiamo parlando in questo caso di Focus Entertainment.

Focus Entertainment

Questo editore e sviluppatore di videogiochi con sede a Parigi, negli ultimi mesi ha rilasciato produzioni sorprendenti come Atomic Heart, titolo sviluppato dallo studio russo Mundfish e rilasciato lo scorso 21 febbraio 2023 su tutte le piattaforme in commercio tolta Nintendo Switch. Con questa piccola premessa, noi di NextPlayer ci accingiamo a recensire per voi un’altra incredibile esperienza, Aliens: Dark Descent.

Il franchise di Alien è a dir poco leggendario, si tratta di una vera icona nel mondo del cinema, noto per aver rivoluzionato realmente il genere dell’horror e della fantascienza con numerosi film che hanno riscosso un successo straordinario. Il primo in assoluto fu Alien, uscito nei cinema nel lontano 1979 e diretto da Ridley Scott il quale ha introdotto per la prima volta la spaventosa e terrificante creatura aliena con il nome “Xenomorfo”.

Tornando ad analizzare Aliens: Dark Descent, questa release è acquistabile dallo scorso 20 giugno 2023 su PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series S/X, Xbox One e PC (Steam).

Il pericolo è ovunque

La storia di Aliens: Dark Descent è molto criptica ma allo stesso tempo tiene il giocatore incollato allo schermo fin dalle prime ore di gioco. Il tutto inizia all’interno della lussuosa e avanzatissima base spaziale denominata “Weyland-Yutani”, la quale, a causa di un misterioso sabotaggio, è stata infestata all’improvviso da alcuni terrificanti esemplari di “Alien”. Questi ultimi hanno cominciato a seminare morte tra tutto l’equipaggio della base ignaro fino a quel momento.

Uno dei protagonisti del gioco, la bellissima e affascinante Maeko Hayes, dovrà con ogni mezzo bloccare la fuga di ogni nave spaziale nelle vicinanze per evitare che queste temibili creature aliene possano arrivare vicino alla civiltà umana. Ma il piano prefissato da Hayes non va come previsto.  Infatti la nostra Vice Responsabile farà schiantare su Lethe la propria nave, trovandosi all’improvviso di fronte ad un’epidemia di “Xenomorfi”.

Con un incipit narrativo abbastanza classico per questo franchise, Maeko insieme a Jonas Harper, un ufficiale dei Marines, dovrà riparare la nave e indagare su cosa stia realmente succedendo su Lethe prima che sia troppo tardi.

In questo caso gli sviluppatori, non entrando ulteriormente nella linea narrativa del gioco per non cadere in facili spoiler, hanno avuto il coraggio di sperimentare laddove fosse possibile. Sebbene abbiano comunque mantenuto quella fedeltà a questo storico franchise, che merita senz’altro il dovuto rispetto.

Un gameplay strategico realizzato magnificamente

Aliens: Dark Descent si presenta al giocatore con un impianto di gameplay strategico di ottima fattura. Una volta entrati in azione sul campo di battaglia dovrete coordinare al meglio la vostra squadra di Marines, per completare senza grossi patemi le missioni che andrete ad affrontare in aree infestate dagli Xenomorfi. La mappa (attivabile grazie alla pressione del touch pad) vi segnalerà sulla sinistra della schermata tutti gli obbiettivi attivi della missione. In alto a destra invece vengono visualizzati tutti i piani che compongono il luogo in cui vi trovate.

La squadra dei Marines che controllerete nelle vostre avventure verrà contata come se fosse un’unica entità. Quando gli impartirete degli ordini, un marines viene automaticamente incaricato di portarlo a termine. Nelle fasi di combattimento, i marines sono addestrati ad aprire automaticamente il fuoco sui nemici. Ricordate che i vostri protagonisti possono aprire il fuoco anche mentre camminano. Discorso diverso invece se corrono: infatti in quei frangenti non posso usare nessuna delle loro armi.

Quando la vostra squadra si imbatte in un nemico mentre è nascosta, non verrà immediatamente avvistata. Il ritardo di avvistamento viene rappresentato in game da una linea gialla che va dal nemico a uno dei membri della tua squadra. Questa linea si colorerà gradualmente di rosso: una volta piena, la squadra verrà avvistata. Tutte queste particolarità di gameplay verranno spiegate in maniera esaustiva con dei tutorial presenti nel gioco che potranno essere utilizzati in qualsiasi momento.

Barra della salute

Ogni vostro personaggio possiede una barra di salute composta dai seguenti elementi: vita (rappresentata dai punti salute), corazza (rappresentata dai punti corazza bianchi). Quando la salute di un marines scende a zero le sue condizioni si fanno critiche oppure muore a seconda dei casi. Ai marines la cui salute scende a 2 punti salute o meno viene applicata una ferita lieve.

In quel caso come verrà spiegato minuziosamente in un tutorial dedicato serviranno le cure di un medico per sistemare tale problematica. I marines inoltre hanno accesso a diverse abilità che potrete sfruttare al meglio sul campo di battaglia. Lungo le vostre scorribande farete conoscenza dei “Punti Comando” che sono una risorsa fondamentale per acquisire nuove abilità. I punti comando si rigenerano con il passare del tempo fino al raggiungimento della capacità massima.

Opzioni

Naturalmente potrete aumentare questo limite in seguito migliorando i vostri marines. Una parte principale di tutta l’esperienza sarà quando siete a bordo della nave “Otago”, sulla quale potrete selezionare diverse opzioni come ad esempio scegliere che tipo di spedizione effettuare, personalizzare i nostri marine, gestire i medici per poter controllare la salute dei nostri soldati e tanto altro ancora.

Missioni

Infine la gestione delle missioni è abbastanza semplice. Il gioco è strutturato in giorni, quindi in un giorno si potrà effettuare una sola spedizione e nel caso non si abbia abbastanza marine da far scendere sul campo di battaglia il livello dell’invasione aumenterà portando ad alzare il livello di minaccia degli Xenomorfi e di conseguenza anche la difficoltà del gioco.

Comparto tecnico che si difende piuttosto bene

In fase di recensione, Aliens: Dark Descent su PlayStation 5 si è difeso piuttosto bene per quanto concerne tutta la struttura prestazionale del titolo. Non abbiamo constatato alcun rallentamento del gioco, e i caricamenti grazie all’SSD di PS5 sono davvero molto veloci. Il sistema di comandi spiegato perfettamente dai tutorial presenti in gioco dimostrano come gli sviluppatori siano riusciti senza grossi problemi a implementare il supporto al DualSense.

Grafica

Analizzando invece la componente grafica del titolo non possiamo non rimanere soddisfatti anche se bisogna constatare come tutta l’esperienza adotti uno stile grafico abbastanza standard seppur in determinate circostanze, come la creazione delle varie location sia di ottima qualità. Il titolo è completamente sottotitolato in italiano e il doppiaggio è in lingua inglese. Infine per quanto concerne le musiche siamo piuttosto soddisfatti visto che tutti i brani utilizzati in questa produzione si fondono perfettamente con lo stile del gioco.

Conclusione

Aliens: Dark Descent è una produzione sorprendente che sfrutta appieno il franchise di Alien e riesce a valorizzarlo laddove è possibile. Nella nostra recensione siamo rimasti piacevolmente sorpresi di come tutto l’impianto strategico sia stato realizzato magnificamente, riuscendo a confezionare un’esperienza che saprà senz’altro far felici diversi giocatori che attendevano con impazienza questa nuova avventura. Aliens: Dark Descent – Una paurosa avventura strategica – Recensione

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Tsubasa

Alessandro, in arte Tsubasa88. Intorno ai 10 anni riceve a Natale da sua nonna come regalo un Game Boy Pocket con Super Mario Land. Fan dalla prima ora di Super Mario, per tutta la sua vita Nintendo ha rappresentato un'autentica passione proseguita con il NES, continuata con il Super Nintendo e Nintendo 64, senza dimenticare le console portatili Game Boy Advance e arrivando ai giorni nostri con il New Nintendo 3DS XL insieme all'immancabile Nintendo Switch. Segue fin da piccolino anche tutto il mondo PlayStation e ama franchise del calibro di Final Fantasy e Kingdom Hearts.