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The Outer Worlds: Spacer’s Choice Edition – Benvenuti nel futuro tra Cospirazioni e Corporazioni – Recensione

The Outer Worlds: Spacer’s Choice Edition è un GDR in prima persona Open Map, sviluppato da Obsidian Entertainment e distribuito da Take Two Interactive, disponibile dal 7 Marzo 2023, per PC, Ps5 e Xbox Series S/X, edizione rivista, migliorata e completa di tutti i DLC (pericolo su Gorgone e assassinio su Eridiano), usciti nella versione della scorsa generazione che uscì il 25 Ottobre 2019 su PC, Ps4, Xbox One ed in seguito il 5 Giugno 2020 su Nintendo Switch.

The Outer Worlds: Spacer’s Choice Edition l’edizione definitiva  da avere a tutti i costi!

Quando si parla di GDR, tutti pensiamo a titoli importanti che hanno fatto la storia, citando nomi come The Elder Scrolls oppure Dragon Age o ancora la storica saga di Fallout; se vi steste chiedendo cosa hanno in comune tutti questi titoli appena citati, la risposta è semplice: ognuno, fonda le radici, in un sistema diramato e complesso di fitte trame principali e secondarie che si fondono con un’ottimo sistema di gameplay, legato alla crescita e allo sviluppo di un personaggio che assume determinati tipi di ruoli, in base al nostro modo preferito di affrontare le situazioni di gioco.

 

È proprio all’ultimo titolo citato, a cui voglio fare particolarmente riferimento, dato che Fallout New Vegas, titolo storico ed iconico di una serie che ha innovato un genere, creato dal team di Obsidian, è stata la principale ispirazione portante di The Outer Words: Spacer’s Choice Edition che presenta tratti distintivi del suo predecessore spirituale, sia in termini stilistici che in termini di struttura, non apportando grosse modifiche sostanziali di gameplay ma trasportandoci in un’atmosfera steampunk sci-fi, con storie primarie e secondarie divertenti, orchestrate in situazioni a volte così folli, da sembrare quasi una reminiscenza su alcuni tratti della saga di Borderlands o anche, alcune atmosfere che richiamano tanti aspetti della saga di Bioshock.

 


Un’esperienza a cui Obsidian ha riservato tanta dedizione, tenendo particolarmente a lasciare al giocatore grande libertà d’azione ed una storia da scoprire missione dopo missione, lasciandoci totale arbitrio, grazie a molte meccaniche che ci permetteranno di affrontare in molteplici modi diverse situazioni; dall’essere cittadini modello facendo del dialogo, della persuasione e della menzogna un’arma micidiale, o semplicemente buttandoci a testa bassa, schiacciando chiunque al nostro passaggio. 


 

Personalmente parlando, trovo molto stimolante ambientare una storia spaziale con problemi molto più che umani; cercando di fare il punto della situazione, possiamo evincere che i messaggi generali lasciati e la morale, richiamano ancora una volta tematiche molto attuali, tra cui la sopravvivenza del più forte, la corsa alla ricchezza e l’espansione di una razza, rispetto ad un certo insediamento che come ogni nobile proposito tende poi, ad intorbidirsi con la cupidigia e la fame assoluta di potere.

 

Tutto ciò, si districa in ambientazioni suddivise in macro aree, tutte esplorabili e con diversi spunti d’approccio, facendo del nostro equipaggiamento un punto di forza per la gestione manageriale del personaggio che vorremmo essere; con un sistema di statistiche dedicate ad alcune specialità che diventeranno il nostro stile, quasi come per creare un involucro digitale per l’anima e gli aspetti caratteriali che ci spingeranno a conoscere un futuro ignoto ed una vicenda in cui diventeremo l’effetto farfalla che innescherà molti degli eventi.


Le Corporazioni vi danno il benvenuto nel Futuro

La vicenda si apre con una narrazione molto originale, in un futuro non troppo remoto, considerato meglio retro futuristico, visto che il periodo storico viene collocato nel passato del 1900 circa, in cui le Mega Corporazioni Industriali della terra, hanno cominciato a colonizzare anche altri sistemi ed altri pianeti, cercando di ottenere il monopolio assoluto sul mercato, creando un’organizzazione collettiva a cui fare riferimento, comandando la colonia globale chiamata Halcyon ( Alcione in lingua Italiana ), fonte di interesse per molti e motivo di investimento dei potenti.

 

Proprio qui si aprono gli avvenimenti in cui, Phineas Welles, un curioso scienziato pazzo, ricercato e braccato dalle corporazioni, sale a bordo di una nave arca chiamata Hope (Speranza), colonia di tantissimi individui in criostasi, destinati al viaggio per Halcyon, cercando di sottrarre il prezioso carico dal dominio corporativo; lasciata alla deriva nello spazio dopo un viaggio stimato di circa dieci anni, diventati poi settanta, misura secondo cui i potenti hanno creduto di farla franca per evitare ripercussioni economiche sul loro personale patrimonio monopolizzante.

 

Egli adotterà infatti, misure drastiche di scongelamento, tirandoci fuori da una capsula criostatica e caricandoci con molta fretta sulla sua navicella per poi darsi alla fuga; qualcosa però, va storto, visto che viene intercettato da una sentinella spaziale che nell’inseguimento danneggia la nave, costringendo Phineas a fare un salto spazio temporale fino a Terrarum 2, laboratorio segreto orbitante intorno a Terra 2 vicino la colonia di Halcyon.

 

Nel nostro risveglio infatti, ci confiderà che avrà bisogno di noi per sistemare le cose sulla colonia e scoprire i molteplici inganni ed intrighi che stanno mettendo in ginocchio i più deboli; da qui in poi, ci darà istruzioni precise, chiedendoci di recuperare una nave spaziale, cercando dei contatti fidati, nascosti in avamposti che lavorano per lui. Una missione che prenderà delle pieghe decisamente bizzarre, recuperando materiali e dispositivi per riuscire a salvare le persone rimaste bloccate sulla nave arca in territorio nemico, in un’atterraggio decisamente maldestro, che non si risparmierà dallo strapparvi una grassa risata, lasciando a voi scoprire come.

 


Il sistema della storia, da qui in poi non seguirà tracce lineari, ma si adatterà dinamicamente al tipo di progressione che daremo agli eventi e come decideremo di agire nelle singole missioni principali e secondarie, andando ad aprire diversi tipi di possibilità narrative che ci spingeranno a voler sperimentare più opzioni, magari rigiocando il titolo diverse volte per scoprire tutti i possibili finali, incastrati in un sistema che progredisce in maniera molto naturale, senza nessuna forzatura e sempre con stile genuino.


 

Sistema di Creazione del Personaggio

L’editor di gioco, per la creazione del PG che impersoneremo, determinerà non solo ogni singolo aspetto estetico, genere sessuale, tipologia razziale di appartenenza e nome del personaggio ma giocherà un ruolo importantissimo, al fine di assegnare dei valori prestabiliti, riguardanti le caratteristiche di base iniziali attive e passive, al fine di determinare capacità più sviluppate e abilità con cui avremo maggior padronanza sin da subito. Potremo anche aggiungere dei “difetti” ovvero andare a peggiorare volutamente alcune caratteristiche, in modo da avere punti in più da spendere in parametri da noi desiderati.

 

Nello specifico, avremo tre attributi di base:

  • CORPO: composto da abilità, Forza e Destrezza;
  • MENTE: composto da abilità, Intelligenza e Percezione;
  • PERSONALITÀ: composto da abilità, Fascino e Tempramento.

A questi valori, potranno esser assegnati sei punti iniziali a nostro piacimento, creando una base per ciò che sarà il nostro stile di gioco; seguiranno i valori applicabili alle abilità, che saranno macro categorie potenziabili, con i primi cinquanta punti nel corso del gioco, contenenti gruppi di due o tre abilità peculiari che potranno essere potenziate singolarmente dal cinquantunesimo punto in poi, fino ad un massimo valore di cento punti per abilità.

 

Avremo inoltre la possibilità di scegliere il tipo di attitudine intrinseca, di cui il personaggio potrà avvalersi; quasi una sorta di job system che fornirà un piccolo bonus su una singola statistica in base al mestiere scelto.

 


Un sistema che apparentemente può disorientare i più indecisi e i meno avvezzi alla preparazione preventiva di ciò che verrà ma si rivela un sistema molto preciso che fornisce molte varietà di approccio, senza però punire il giocatore meno attento, dato che i parametri una volta impostati, potranno essere cambiati a piacimento in degli appositi macchinari, siti nella navicella o in alcuni luoghi delle città, andando a riassegnare tutti i punti acquisiti fino a quel preciso momento. 


 

Chi ha disegnato la mappa di questo posto ?

L’intera struttura di gioco, si regge su grosse macro aree dalla formula open-map, riuscendo a far credere al giocatore di trovarsi in un’ambientazione totalmente open world, anche se effettivamente così non sarà, perché i vari spostamenti da luoghi conosciuti a quelli ignoti e viceversa, comunque comporterà una visione generale del mondo di gioco molto più limitata; cosa però decisamente più apprezzabile visto il tipo di sistema organico di trame e sotto trame di gioco che ci spingeranno a rivisitare più volte posti già visti, risultando molto meno frustante e dispersivo nel complesso.

Nonostante non sia possibile pilotare la navicella che ci farà da quartier generale, tramite essa potremo teletrasportarci nei luoghi come pianeti, basi spaziali e altri tipi di location richieste dalle missioni. Ogni tipo di mappa è stata studiata appositamente per avere un tipo di approccio con i vari NPC o fazioni con cui ci relazioneremo, del tutto differente in base alle nostre azioni (per risolvere alcuni problemi, potremo scegliere di entrare a gamba tesa ingaggiando combattimenti o semplicemente  potremo trovare modi alternativi per intrufolarci in edifici, o addirittura poter scomparire dall’occhio nemico).

A questo proposito, la struttura di gioco, ci permetterà di affrontare le situazioni, in maniera decisamente varia, dato che sarà possibile cercare di venir fuori da parecchie situazioni solo con l’uso della diplomazia o della menzogna, armi molto potenti al fine di cambiare le sorti di alcuni dialoghi che per quanto possano essere lineari, spesso non poteranno al risultato sperato, elemento decisamente imprevedibile che renderà ogni relazione unica.


Personalmente ho trovato stimolante giocare variando molto i comportamenti di gioco, in base a situazioni e luoghi visitati, avendo sempre soddisfazione estrema nel trovarmi in situazioni spesso esilaranti o il più delle volte con esiti differenti dal risultato sperato, semplicemente dovendo prendere per forza una decisione netta, quindi andando inevitabilmente ad allearsi con una fazione senza possibilità di mediazione tra le parti. Aspetto che spinge a rigiocare missioni o ricominciare il gioco per poter vedere tutte le possibilità offerte, andando ad aumentare notevolmente la longevità generale del titolo. 



Specialità, Armi ed Inventario

Sebbene il gioco offra una moltitudine di possibilità, generalmente viene impostato come sparatutto in prima persona, in cui potremo specializzarci con armi a lungo o corto raggio come pistole, fucili, lancia granate armi al plasma ed armi scientifiche di vario genere, con unicità stravaganti ma anche con una nutrita schiera di armi da taglio tipo aste, martelli, machete pale e così via, andando a fornire un arsenale molto più che vario ed originale.

Un aspetto davvero saporito, è quello della possibilità di moddare le armi presso dei banchi di lavoro trovati per il mondo di gioco, a patto di avere pezzi e modifiche trovate in giro per le mappe o come ricompensa dai saccheggi di nemici uccisi in battaglia; con questo tipo di azione sarà possibile conferire alle armi peculiarità e caratteristiche uniche, come far diventare un martello un’ arma da fuoco, oppure applicare specifiche tecnologiche ad un fucile o ad un coltello, insomma una serie di combinazioni che renderanno ancor più saporita l’esperienza complessiva.

Il nostro equipaggiamento però, non si limiterà semplicemente alle armi, infatti avremo la possibilità di equipaggiare pezzi di armatura per aumentare la difesa ed altre statistiche in base al tipo di equipaggiamento trovato (di solito bizzarro e decisamente stravagante), andando ad occupare appena due slot, uno per l’armatura e l’altro per il copricapo.

 

Avremo anche una pratica sezione di menù dove amministrare e gestire i consumabili che si divideranno in medicinali ad inalazione, siringhe e varie tipologie di cibo in grado di aumentare salute e curare dalle ferite inferte durante la battaglia, potendo gestire fino a quattro slot differenti a patto di sbloccarli con l’aumento delle statistiche.

Una risorsa importantissima nel combattimento, sarà la barra della manipolazione del tempo (DTT), potere intrinseco che avremo sin dall’inizio dell’avventura, grazie alla quale riusciremo a rallentare il tempo per un periodo limitato, in grado di aiutarci ad effettuare delle manovre evasive o semplicemente colpire i bersagli in punti deboli per danneggiarli (per esempio nel caso di alcune sentinelle robotiche estremamente coriacee che verranno danneggiate solo se colpite in punti specifici); insomma un po’ come succedeva in Fallout New Vegas, avremo degli elementi ridondanti legati a questo tipo di meccaniche.

Tutto il nostro equipaggiamento, sarà soggetto ad usura, infatti più verrà utilizzata un’arma o pezzi di armatura, più questi avranno una percentuale di durata che scenderà sistematicamente, andando a diminuirne l’efficacia e le prestazioni generali in battaglia; avremo però la possibilità di riportare tali oggetti allo stato originario, andandoli a riparare sui banchi da lavoro sparsi per il mondo di gioco.


Ogni aspetto della nostra avventura, sarà pieno di attività legate al bilanciamento del personaggio e alle missioni da compiere, spesso adottando soluzioni originali, andando a fare scelte ben precise, sia da soli che accompagnati da amici che incontreremo nel corso del gioco, il cui loro affiancamento determinerà anche la gestione delle loro risorse, abilità ed equipaggiamenti, in grado di aiutarci in ogni situazione, facendo così affidamento e gioco di squadra, comandando alcune delle loro azioni di base come la posizione di attacco, in situazioni perorate da nemici umani ma anche da diverse e pericolose specie aliene con capacità e design decisamente originali.


 

La Spacer’s Choice Edition innova davvero? 

La versione di gioco presa in considerazione per il nostro provato, si rifà alla copia per Playstation5, le cui innovazioni principali, introducono diversi miglioramenti che permettono di offrire un’esperienza più coinvolgente in un gioco di ruolo già ottimo nel contesto generale. Aggiornato per next-gen, il gioco presenta diversi miglioramenti ambientali, tra cui una maggiore qualità dei materiali in molte aree, miglioramenti all’IA (come la scelta del percorso più appropriato per i personaggi non giocanti) e nuove animazioni per i predoni, oltre a effetti grafici potenziati che consentiranno ai giocatori di provare l’esperienza di gioco migliore di sempre.

I giocatori potranno inoltre apprezzare la nuova sincronizzazione labiale, le animazioni facciali migliorate e la fedeltà delle sfumature dei capelli e della pelle, che contribuiranno a infondere più realismo in ogni personaggio di gioco. Infine, il titolo non è solo più bello, ma gira anche meglio, grazie alle prestazioni ottimizzate e ai tempi di caricamento ridotti.

 


Personalmente ho trovato questa edizione, molto migliorata rispetto alla sua controparte, notando con piacere effetti grafici di vario tipo, pulizia dei modelli poligonali ed espressioni varie e realistiche, lasciando a volte, un colpo d’occhio negli spazi aperti un po’ grezzo, dato che in alcuni punti sembrano esserci piccolissimi scatti e rallentamenti grafici che non inficiano significativamente nel gameplay o in tutta l’esperienza complessiva. Inoltre il titolo è stato coordinato già dei due dlc usciti post-game avendo così la possibilità di giocare anche dei contenuti extra al costo base fissato sui 59,90 €. 


L’esperienza complessiva di The Outer Worlds: Spacer’s Choice Edition, lascia piacevolmente soddisfatti sotto ogni punto di vista, non innovando ma arricchendo e migliorando una formula già vista ma efficace nel suo genere. In grado di tenere incollati allo schermo per ore ed ore, cercando di trovare tutte le possibili interazioni in una trama ben scritta, che funziona bene in un’architettura GDR ben gestita ed organizzata. Con le giuste dosi di sarcasmo grottesco e tante possibilità che rendono molto longeva l’esperienza. Personalmente analizzare gli aspetti umani ed alcune situazione al limite dell’inverosimile, centrano il punto di un’opera che crea un genere unico. Impreziosito dal comparto tecnico e grafico migliorato e ben gestito, abbiamo tra le mani un best seller da non perdere, sopratutto per ciò che restituisce in termini di divertimento e di emozioni, senza dimenticarsi però, di una morale decisamente profonda.

 


Francesco

Sono un giocatore incallito, ho cominciato con il commodore 64 per poi passare al NES e allo SNES, fino alle console attuali. Amo giocare con tutte le console, odio la console WAR. Sono un collezionista da circa 20 anni. I miei giochi preferiti The legend of Zelda, Donkey Kong Country, Metal Gear Solid, God of War e Uncharted.