PS5Recensione

Submerged: Hidden Depths – Recensione (PS5)

Submerged: Hidden Depths – Recensione (PS5)

Submerged: Hidden Depths è un titolo di esplorazione narrativo, sviluppato e pubblicato da Uppercut Games. Si tratta del sequel autonomo del pluripremiato Submerged.
Dopo essere approdato su Stadia nel 2020, sarà reso disponibile anche su PC tramite Steam, Xbox One, Xbox Series X/S, PlayStation 4 e PlayStation 5, il 10 marzo.

“Naviga, arrampicati, interagisci ed esplora le splendide rovine di un mondo sommerso.
Submerged: Hidden Depths è un’avventura di ‘esplorazione rilassante’ in terza persona senza combattimenti, ambientata tra le rovine sommerse di un mondo meraviglioso. Assumi il ruolo di Miku e Taku: una maledetta da un misterioso potere che vuole usare a fin di bene, l’altro determinato a non lasciare che li faccia a pezzi. Naviga, arrampicati, interagisci ed esplora le splendide rovine di un mondo sommerso..”

STORIA

Submerged: Hidden Depths racconta la storia di una giovane donna, Miku, in viaggio per curare il mondo infestato da un male insidioso e pericoloso, conosciuta come La Massa, ossia una pianta nera gigante rampicante e velenosa che si sta lentamente diffondendo e inghiottendo gli ultimi resti della civiltà. Il mondo è stato sommerso dall’acqua e dovrà viaggiare attraverso il mare aperto insieme a suo fratello Taku, per scoprire i segreti di ciò che è successo per cercare di dissipare la piaga. Soltanto lei sarà in grado di fermare questa piaga, dato che è dotata di un potere che la rende immune agli effetti di questo male, dove può addirittura trasformare questa malvagità in bellissimi fiori.

GAMEPLAY

Submerged: Hidden Depths è un gioco di esplorazione dove noi controlleremo Miku. Il gameplay è basato appunto sull’esplorazione e sull’atmosfera che ci circonda, piuttosto che sul combattimento e sull’azione, infatti non ci sono nemici con cui combattere e la nostra protagonista non può morire in nessun modo. Si propone quindi come un’avventura rilassante in una prospettiva in terza persona.

“Villaggi misteriosi si aggrappano alle punte fatiscenti dei grattacieli, resti della città sommersa sottostante. Creature enigmatiche cavalcano la scia mentre la tua barca rompe le onde, mentre nel profondo, tesori perduti brillano nell’oscurità crescente.”

Il gioco inizia con una voce che ci racconta un po’ cosa sta accadendo e parte il filmato che ci mostra Miku e Taku sulla loro barca mentre passano i mezzo alle rovine ormai devastate dalla pianta nera. Praticamente tutto il gameplay di Submerged: hidden depths consiste nell’esplorare in lungo e in largo la città per andare alla ricerca di dieci semi, il quale hanno un grande potere da riuscire a distruggere la Massa.

Il gioco inizia con una sorta di tutorial che ci farà capire le meccaniche di gioco per poter affrontare l’avventura. Difatti proprio da qui metteremo al suo posto il primo seme e vediamo che la pianta nera viene eliminata.
Tutta l’esplorazione la faremo a bordo della nostra barca dato che la città è sommersa dall’acqua e questo fa sicuramente ricordare la fantastica avventura di The Legend of Zelda: The Wind Waker.

Nelle poche zone, invece, dove potremo girare a piedi, dovremmo prima attraccare la barca nel punto giusto per poter scendere e la nostra protagonista Miku e suo fratello, potranno girovagare le aree camminando, correndo e arrampicandosi nelle sporgenze delle rovine, un po’ come i nostri amati beniamini Lara Croft, Ezio o Nathan Drake. Non avremo nemmeno la preoccupazione di poter cadere di sotto dato che non è possibile lanciarsi, quindi non ci sarà pericolo di finire schiantati giù nel caso di qualche mossa sbagliata.

L’obiettivo principale quindi è proprio quello di trovare i semi ma siamo liberissimi di girare dove più ci pare per guardare, esplorare o cercare gli oggetti nascosti che ci aiuteranno a capire di più sulla storia. Possiamo trovare in giro anche potenziamenti per la barca o imbatterci in nuove creature.
Per la nostra ricerca avremo a disposizione un cannocchiale, ma che non è cosi fondamentale dato che non ci si perde così facilmente come si potrebbe pensare ed abbiamo anche la mappa a farci da guida per tenere sotto controllo le zone che abbiamo già esplorato o quelle ancora da esplorare.

STRUTTURA

Come abbiamo capito Submerged: Hidden Depths non ha il solito gameplay che conosciamo, ovvero combattimenti o luoghi da dover conquistare, o anche principesse da salvare, ma si limita a farci vivere un’esperienza esplorativa in un mondo davvero creato bene. Graficamente è meraviglioso da vedere, le rovine di questa città sommersa ti fanno vivere panorami che lasciano davvero a bocca aperta. La storia viene raccontata tramite scene d’intermezzo e tramite dei testi che sono legati agli oggetti nascosti che andremo a scovare man mano che proseguiamo nell’avventura, infatti si riesce a capire molto di più quello che è successo semplicemente osservando i luoghi intorno a noi.

La colonna sonora merita una menzione d’onore dato che è parte integrante del gioco e accompagna tutta l’avventura in modo splendido senza dare fastidio al gameplay ma anzi riesce ad immergerti ancora di più.

“Esplora un mondo vasto, pieno di ambienti ricchi, colorati e vivaci, in un’esperienza rilassante! Gioca al tuo ritmo con la libertà di goderti la bellezza di Submerged: Hidden Depths.”

Un’altra cosa interessante è che Miku e Taku non hanno dialoghi tra loro, infatti non sentiremo mai emettere un suono dalle loro bocche, ma hanno reso le loro espressioni facciali e i loro gesti così espressivi che riescono a trasmettere i loro stato d’animo senza difficoltà. In questo modo riesce a coinvolgerti emotivamente nelle loro sensazioni. Miku dirà qualcosa ogni tanto per farci capire cosa fare o dove andare, ma lo farà con delle vignette che appariranno sullo schermo ma non la vedremo mai parlare come i soliti personaggi nei titoli che già conosciamo. Submerged: Hidden Depths è tradotto in italiano per cui non avremo difficoltà nel rapportarci a questa bellissima avventura.

L’unico tasto dolente è che a lungo andare il gameplay può risultare ripetitivo perché fondamentalmente i puzzle ambientali a cui siamo sottoposti riguardano per lo più il dover portare un determinato oggetto in un punto preciso per sbloccare un certo passaggio e nient’altro.
Inoltre la difficoltà non è elevatissima per cui non ci ritroveremo ad avere grossi problemi nel dover risolverli.

CONCLUSIONE

Submerged: Hidden Depths è un’esperienza narrativa piena di esplorazione, da come si evince dal gameplay e nonostante non ci siano combattimenti, è un titolo che riesce a coinvolgere. A lungo andare magari può risultare un po’ macchinoso e ripetitivo per quanto riguarda le cose da fare e gli enigmi da risolvere, ma la storia riesce a tenerti lì fino alla fine perché davvero vuoi capire come continua e come finisce!


Giusy

Ciao! Sono Giusy e ho intrapreso la strada dei videogame da bambina con il Gameboy e Super Mario Bros, che però abbandonai crescendo. Con l'arrivo di Nintendo Wii mi sono innamorata della saga di The Legend of Zelda, iniziando proprio con Twilight Princess! ❤️ E da qui la passione videoludica non si è più fermata 💜