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Qomp2 – Un eccellente seguito di Pong – Recensione

Qomp2 – Un eccellente seguito di Pong – Recensione


“Qomp 2” è un sequel che porta avanti con successo l’eredità del suo predecessore, offrendo un’esperienza di gioco coinvolgente e gratificante. Con una grafica minimalista e una meccanica di gioco semplice ma intelligente, il gioco cattura immediatamente l’attenzione dei giocatori.


un po’ di storia

“Pong” è uno dei giochi più iconici e influenti della storia dei videogiochi. Creato nel 1972 da Atari, è uno dei primi videogiochi arcade commercialmente riusciti. Il gioco presenta un’interfaccia semplice: due giocatori controllano ognuno una barra verticale sullo schermo, utilizzando dei controller per muovere su e giù le barre, e una pallina viene lanciata avanti e indietro tra di esse. L’obiettivo è colpire la palla con la propria barra in modo che attraversi il campo dell’avversario senza che lui riesca a colpirla, guadagnando così un punto.

Nel 2021 è uscito “Qomp”, il seguito spirituale di “Pong” e visto l’incredibile successo e i voti altissimi di critica e pubblico, si è deciso di fare un seguito “Qomp2”

L’idea è tanto  semplice quanto geniale: “Cosa succederebbe se la pallina di Pong sfuggisse dal capo di gioco”?

Gameplay

Il gameplay di “Qomp2” è molto semplice, si basa sull’idea di controllare una palla attraverso una serie di labirinti e ostacoli. Sebbene il concetto possa sembrare banale, l’abilità del gioco sta nell’introdurre gradualmente nuove sfide e meccaniche, mantenendo così sempre fresca l’esperienza di gioco.

Il gioco inizia col la classica schermata di “Pong” con le due racchette e la pallina, solo che stavolta anzichè controllare le due racchette, “impersoneremo” la pallina. Il nostro scopo sarà quello di “sfuggire” dalla routine del gioco classico, infatti una volta che distruggeremo una delle racchette, la nostra avventura avrà inizio:

Con l’uso di due semplici tasti comandiamo la pallina: con il tasto A faremo cambiare direzione alla pallina, mentre tenendo il tasto dorsale ZR caricheremo una sorta di Boost per distruggere ad esempio gli ostacoli che talvolta ci ostruiranno il passaggio o per spostare dei blocchi per aprirci la strada e proseguire.

Una delle caratteristiche distintive di “Qomp 2” è la sua capacità di mantenere il gameplay fresco e stimolante attraverso l’introduzione di nuove meccaniche e sfide. Mentre il concetto di controllare una palla attraverso labirinti e ostacoli rimane il fulcro del gioco, il sequel introduce nuovi elementi come potenziamenti, ostacoli dinamici e nuovi tipi di rompicapi che aggiungono profondità e complessità al gameplay.

La curva di apprendimento è ben bilanciata, permettendo ai giocatori di acquisire abilità mentre avanzano attraverso i livelli senza mai sentirsi sopraffatti.

Questo assicura che il gioco rimanga accessibile anche ai giocatori meno esperti, ma offre anche sfide significative per coloro che cercano una maggiore difficoltà.

Grafica e tecnica

La presentazione del gioco è impeccabile, con una colonna sonora accattivante e una direzione artistica coerente che contribuiscono a creare un’atmosfera coinvolgente. Anche se la grafica è semplice, è efficace nel comunicare l’essenza del gioco e nel mantenere l’attenzione dei giocatori focalizzata sulle sfide e sui puzzle che li aspettano.

in conclusione

In definitiva, “Qomp 2” è un successo su tutti i fronti. Con il suo gameplay avvincente, la sua presentazione impeccabile e la sua capacità di offrire una sfida soddisfacente, è un gioco che merita sicuramente l’attenzione di tutti gli appassionati di giochi indie e di puzzle. Se cercate un’esperienza di gioco coinvolgente e appagante, “Qomp 2” non vi deluderà riuscendo ad appassionare sia i giocatori  hardcore che hanno già esperienze con questi tipi di giochi, sia i giocatori più casual che riescono ad avvicinarsi a “Qomp2” grazie alle sua immediatezza.

 

 

Luca

Da sempre appassionato di videogiochi, ho iniziato con i primi giochi sul Commodore 64, fino a consolidare la mia passione con l'arrivo della prima Playstation. Questo mi ha portato a cercare lavoro presso Gamestop dove lavoro tutt'oggi. Adoro i giochi single player, soprattutto quelli con delle belle storie.