Microsoft conferma i dettagli dell’offerta di 10 anni per mantenere Call of Duty su PlayStation
Microsoft conferma i dettagli dell’offerta di 10 anni per mantenere Call of Duty su PlayStation
Il presidente di Microsoft, Brad Smith, ha fornito dettagli sull’offerta dell’azienda di mantenere il franchise di Call of Duty su PlayStation per almeno 10 anni.
Il futuro della serie Call of Duty come prodotto multipiattaforma è una delle aree chiave esaminate dalle autorità di regolamentazione di tutto il mondo che esaminano la proposta di acquisizione di Activision Blizzard da 68,7 miliardi di dollari da parte di Microsoft.
Il mese scorso il produttore di Xbox ha dichiarato di aver offerto a Sony un accordo per Call of Duty di 10 anni.
“Sony è emersa come l’obiezione più forte all’acquisizione. È entusiasta di questo accordo quanto lo era blockbuster per l’ascesa di netflix.
Il principale presunto potenziale rischio anticoncorrenziale che sony solleva è che Microsoft smetta di rendere disponibile Call of Duty su PlayStation, ma sarebbe economicamente irrazionale.
Una parte vitale delle entrate di Call of Duty di Activision Blizzard proviene dalle vendite di giochi PlayStation. Data la popolarità del cross-play, sarebbe anche disastroso per il franchise di Call of Duty e per la stessa Xbox, alienando milioni di giocatori. Ecco perché abbiamo offerto a Sony un contratto di 10 anni per rendere ogni nuova uscita di Call of Duty disponibile su PlayStation lo stesso giorno in cui arriva su Xbox. Siamo aperti a fornire lo stesso impegno ad altre piattaforme e renderlo legalmente applicabile dalle autorità di regolamentazione negli Stati Uniti, nel Regno Unito e nell’Unione Europea.”
Difatti la Commissione europea e l’ Autorità per la concorrenza e i mercati del Regno Unito hanno recentemente avviato indagini approfondite sui piani di acquisizione di Microsoft, mentre è stato affermato che la FTC potrebbe intentare una causa antitrust nel tentativo di bloccare l’accordo con Activision.
Smith ha affermato che citare in giudizio Microsoft nel tentativo di fermare l’acquisizione “sarebbe un errore enorme” che soffocherebbe la concorrenza e avrebbe un impatto negativo sui consumatori e sugli sviluppatori di giochi.
