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Encodya – Recensione

Encodya – Recensione

Sviluppato e prodotto da Chaosmonger Studio e Nicola Piovesan

Gli sviluppatori di Encodya avevano lavorato già insieme ad un cortometraggio cinematografico “Robot Will Protect You”, lo sviluppo del gioco è un omaggio ad una grafica d’altri tempi. La personalità, il carattere, sono un mix tra Studio Ghibli, Blade Runner e Monkey Island. Certo non è un gioco all’ennesima potenza, per lo scarso budget, ma comunque ti prende sentimentalmente, soprattutto per gli amanti del genere ed è uno dei pochi che fa questo effetto dei tanti presenti sul mercato.

Trama

Encodya è uno dei pochi giochi che ti suscita ogni tipo di emozione in ogni circostanza in cui veniamo catapultati. La protagonista di Encodya è Tina un’orfana di 9 anni che vive in un rifugio improvvisato con S.A.M.-53, il suo severo robot/babysitter assegnatole alla nascita, a Neo-Berlino.

Ci troviamo in un’ambientazione futuristica di Neo-Berlino nel 2062, con un architettura stile giapponese, una città che guardandola dalla mappa, sembra un mix di ogni grande città del mondo. Nonostante questo, andremo a scavare sul passato di Tina venendo a sapere il motivo per cui è rimasta orfana. Grazie a S.A.M-53 che con l’utilizzo del cyberspazio come cura a tutti i mali, avremo momenti gioiosi ma ci saranno anche quelli che ci faranno scendere una lacrmuccia.

Siamo proiettati davanti ad un gioco che è sia in termini di trama che delle tematiche trattate, non è chissà cosa per via del basso budget, ma comunque fa riflettere, tenendo il giocatore incollato allo schermo. Sostanzialmente Encodya è una sorta di viaggio di quello che accadrà nel “nostro futuro” imminente, se la societá moderna non farà qualcosa. Mette in risalto il “menefreghismo” della popolazione che pensa solo al divertimento, accantonando le piccole cose, anche futili che peró rendono felici.

Gameplay

Encodya da come si puó evincere è un’avventura punta e clicca dall’aspetto retró, bisognerà raccogliere oggetti e combinarli tra loro per ottenerne altri ed andare avanti. Dialogare fino alla fine con ogni personaggio, per ottenere informazioni utili per risolvere enigmi; alcuni sono semplici altri c’è bisogno di uno scervellamento, nonostante la difficoltá che si sceglie all’inizio del gioco: FACILE o DIFFICILE,  per quanto riguarda gli enigmi bisognerà sforzare le “Celluline Grigie” come disse il grande Hercule Poirot, l’investigatore uscito dalla penna della Regina del Giallo, Agatha Christie. Inoltre è presente un inventario infinito capace di contenere ogni oggetto che verrà raccolto e ovviamente combinato.

L’umorismo è la chiave di questo genere di giochi. Di fatti anche i dialoghi tra Tina e S.A.M.-53 hanno i momenti divertenti con scambi di battute che ti strappano un sorriso, ma ci sono anche situazioni surreali e momenti seri strappalacrime. Fanno riferimento anche a diverse grandi avventure grafiche tipo Monkey Island e tante altre ma in questo gioco sono sprecate.

Encodya ha una durata di 8/10 ore e per completare il gioco al 100%, è necessario trovare 10 segreti disseminati qua e là nella mappa. Inoltre per quanto riguarda gli enigmi la positività è il modo in cui sono organizzati, ovvero partono da una difficoltá semplice e man mano che si prosegue con l’avventura, diventano sempre più difficili, nonostante inizialmente si sia scelto il livello di difficoltà che non si potrà cambiare durante il corso del gioco.

Il giocatore quindi, dovrá esplorare tutte le zone esplorabili della mappa di gioco, bisognerà essere dotati di un’ottima memoria perchè alcuni puzzle bisogna ragionarci parecchio prima di riuscire a risolverli.

Lo scopo degli sviluppatori del gioco è quello di far apprendere al giocatore le conoscenze necessarie piuttosto che basarsi soltato sulla narrativa del gioco che avviene attraverso i dialoghi.

Comparto Tecnico

Encodya è un gioco che mette in risalto soprattutto la parte che riguarda il sonoro e la localizzazione. Mi spiego meglio: stando alle analisi fatte dalla campagna di Kickstarter, la localizzazione è perfetta soprattutto per quanto riguarda l’interpretazione in lingua inglese, che nonostante il gioco è quello che è, resta sopra la media. Per quanto riguarda le musiche, sono molto importanti durante il viaggio e sono molto piacevoli, soprattutto in alcune scene in cui si è presente ma non è fastidiosa.

Il ridotto budget ovviamente ha provocato delle falle nel gioco come ad esempio nella fase finale ma che comunque lasciano il tempo che trovano. Lo stile cartonato utilizzato rende ancora più piacevole l’avventura sia nei momenti tristi che in quelli piacevoli, creando un’omogeneità in tutto l’insieme.

Considerazioni

Encodya mi ha lasciata sorpresa. Nonostante il budget ridotto, certo non è il massimo, ma comunque è un gioco ben riuscito. Ci sono momenti intensi che veramente mi hanno coinvolta sentimentalmente, eh si ammetto di aver pianto. Divertenti sono stati soprattutto i momenti e le battute che si scambiano i due protagonisti Tina e S.A.M.-53.

“Scioccante” è stato il trovare gli enigmi e i puzzle super organizzati e la cosa positiva è che essendo un punta e clicca mi sarei aspettata come sempre di andare avanti e indietro per tutta la mappa per risolverli, e fortunatamente non è stato così.

Se lo consiglio? Assolutamente SI! Per chi come me è un’inguaribile romantica/o o comunque è un amante del genere, bhè bisogna provare per credere. Potevano migliorare un po’ di più la grafica ma comunque nonostante tutto mi ha praticamente tenuta incollata allo schermo.