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Crystar: Un approccio strano e originale – Recensione

Crystar: Un approccio strano e originale – Recensione.  Se avessero fatto un gioco che fa del suo cuore la tristezza, la melanconia e la disperazione? Crystar ci prova e ha un approccio strano e originale che porta a considerare la tristezza come forza. Il concept è indubbiamente originale ma la realizzazione sarà all’altezza?

Trama
Hatada Rei si sveglia e scopre di essere diventata una farfalla nell’aldilà. C’è stato un disastro nel mondo reale e Rei, così come sua sorella Mirai, sono finite in un posto piuttosto tranquillo, ma desolato. L’apparente pace non dura a lungo. Presto si ritrovano in forma umana, compare un demone e Rei, nel tentativo di difendersi da esso, uccide accidentalmente sua sorella. Questo, comprensibilmente, la lascia desolata finché non si presentano altri due demoni (i loro nomi insieme formano la parola Mefistofele, come nel Faust di Goethe) per firmare un contratto con Rei. Se lei eseguirà i loro ordini e distruggerà i revenant e altri mostri, Mirai sua sorella potrà essere resuscitata.
E così Rei inizia la sua missione, incontra altri cacciatori e lentamente mette insieme cosa sta succedendo e il peso delle sue azioni. Date le chiare ispirazioni letterarie gotiche da cui Crystar trae ispirazione, si puo’ chiaramente capire che nulla andrà nel verso sperato. Crystar: Un approccio strano e originale – Recensione
Crystar -Recensione
Gameplay

Il gameplay è come in molti Jrpg action, in cui attraversi livelli simili a dungeon e combatti i nemici. Il gioco è suddiviso in capitoli, ognuno con i propri livelli. I livelli hanno una struttura labirintica, quindi potrebbero esserci più percorsi da esplorare. Detto questo in ogni labirinto, Rei deve raggiungere il teletrasporto giallo per passare al piano successivo. Si può usare la mappa per avere un’idea di quale direzione prendere per raggiungere il teletrasporto. A volte per concludere un livello dovremo sconfiggere alcuni nemici o un boss, o attivare un evento di trama.

Come accennato in precedenza Rei è la protagonista e man man mano che avanza nella storia, acquisterà altri tre membri del gruppo. Ogni personaggio ha il proprio stile di combattimento, mosse speciali, salute, SP e misuratore di lacrime (ne parleremo più avanti). Similmente a YS8 e YS9 puoi passare da un personaggio all’altro premendo un pulsante. Ogni personaggio è mappato su una delle direzioni della croce direzionale e premendo il pulsante corrispondente si passa immediatamente al personaggio scelto.

Se uno dei membri del tuo gruppo muore, viene buttato fuori dalla battaglia e sostituito immediatamente. Per far rivivere i compagni di squadra caduti, devi completare un livello o utilizzare  un oggetto Pashka che puoi acquistare da un NPC. Inoltre, significa che hai a disposizione diversi stili di combattimento che puoi cambiare con la semplice pressione di un pulsante.  Ci sono personaggi votati a tenere sotto controllo molti nemici, c’è anche chi è brava a effettuare attacchi potenti su un solo bersaglio. Puoi anche usare questi cambi per salvare un membro del gruppo ferito prima che venga abbattuto e curarlo a fine scontro.

Combattimento

Il combattimento può essere riassunto in attacchi leggeri, attacchi pesanti, salti e attacchi speciali. Gli attacchi leggeri e pesanti possono essere messi insieme per creare combo, mentre gli attacchi speciali richiedono SP per essere usati. Ogni personaggio può equipaggiare solo quattro attacchi speciali, ognuno dei quali corrisponde a R + uno dei pulsanti frontali. L’esecuzione di attacchi regolari ripristina i tuoi SP poco alla volta quando colpisci un nemico. Questo invita il giocatore ad alternare attacchi nomali e speciali . C’è un altro misuratore che gli attacchi regolari ripristinano, ed è il misuratore di lacrime che ho menzionato prima.

La parte inferiore sinistra dello schermo contiene una gigantesca lacrima che può essere riempita in due modi diversi: colpendo i nemici con attacchi regolari o fermandosi a piangere. Puoi davvero fermarti e piangere. Se tieni premuto L, ti fermi e piangi, il che drena i tuoi SP per riempire il tuo misuratore di lacrime.

Perché sacrificare il tuo SP per il misuratore di lacrime? Bene, se il misuratore di lacrime si riempie e premi L, chiami il tuo spirito guardiano per combattere al tuo fianco fino a quando il misuratore di lacrime non si svuota. Questi guardiani hanno attacchi più ampli e potenti di quelli delle ragazze . Oltre al danno extra, se premi di nuovo L prima che il misuratore di lacrime si svuoti, esegui un potente attacco con il tuo guardiano. In questo modo il tuo guardiano scompare immediatamente dopo l’attacco, quindi ti consiglio di attendere fino a quando non avrai sfruttato la maggior parte del contatore. In altre parole, piangere ti permette di diventare più forte.

C’è da dire che, una volta trovato il vostro pattern di attacco con ogni personaggio difficilmente lo cambierete perché non ne sentirete il bisogno e i nemici non offrono un grande sfida.

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Progressione

Ci sono alcuni nemici  che ucciderete senza battere ciglio e altri che hanno un’aura rossa e sono più forti degli altri. Non solo, sconfiggerli fa cadere un “cristallo del tormento”. Raccogliere questi cristalli ti fa sperimentare i loro problemi personali e ti indebolisce finché non ti sbarazzi di loro. I nemici che combatti sono Spettri, quindi le esperienze che assorbi sono i resti delle loro vite precedenti. All’inizio sembra che non ci siano vantaggi nei cristalli del tormento, ma arrivano più tardi quando torni nella tua stanza, hai la possibilità di purificarli piangendo.

Questo spinge Rei a versare delle lacrime e usare il suo potere per trasformare quei tormenti in sentimenti. I sentimenti sono la versione di armi e armature di Crystar. Per quanto strano possa sembrare, ho trovato questo aspetto del gioco molto affascinante. Non solo per l’idea che “piangere e mostrare emozioni può essere la tua forza”, ma è  anche un bel cambio rispetto ai tipici negozi. I sentimenti non cambiano il tipo di arma o lo stile di combattimento dei tuoi personaggi, ma aumentano le tue statistiche di combattimento. Oltre a equipaggiare i sentimenti, puoi anche fonderli insieme per farli salire di livello. La fusione richiede due sentimenti con lo stesso nome e livello insieme a  pensiero e essenza. I pensieri sono i materiali di Crystar e l’essenza è la tua valuta.

Oltre nella fusione, puoi spendere l’essenza dal venditore ambulante per acquistare oggetti curativi e pensieri. I pensieri non hanno altro uso oltre alla fusione. Al di fuori della preparazione al combattimento, mentre sei nella tua stanza puoi accarezzare il tuo cane Thelema, visualizzare il glossario, ascoltare la musica del gioco, chiamare i tuoi amici (se sono disponibili a parlare) e salvare il gioco. Puoi salvare il gioco solo nella tua stanza, ma ha senso considerando la trama del gioco.

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Grafica e sonoro

Tutto in Crystar è strutturato attorno alla costruzione dei personaggi e del senso di dolore e disperazione. La colonna sonora è meravigliosamente emotiva, ma raramente si manifesta con forza, invece lavora quieta in sottofondo per offuscare i sensi e indurre quasi uno stato onirico. Questo approccio si sposa bene con gli ambienti con le loro astrazioni e angoli che quasi richiamano alla mente lo stile espressionista tedesco del cinema degli anni 20. Anche la casa di Rei ha colori gelidi e un arredamento gotico, il tema è mantenuto anche nei labirinti che Rei esplora. Tutto nel purgatorio è surreale e cromaticamente gelido. Gli ambienti sono spogli e il senso di desolazione li pervade. Il gioco fa una scelta artistica forte e chiara, nulla nel gioco è in dissonanza col suo tema.

Tecnicamente non c’è nulla da eccepire il gioco gira fluidamente ed è ben definito, nelle fasi di esplorazione, fissando l’orizzonte si può notare un po’ di pop in, ma nulla di fastidioso.

La grafica di Crystar è semplice, stilizzata all’eccesso è uno stile particolare che deve piacere, personalmente ho imparato ad apprezzarlo giocandolo e capendo che l’art direction non è pretestuosa ma  coerente col contenuto. Non mi stupirebbe scoprire che chi ha curato la grafica sia un appassionato di  Gestalt (dal tedesco Gestaltpsychologie, ‘psicologia della forma’ o ‘rappresentazione’) visti anche i riferimenti visivi al cinema espressionista.

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Conclusioni

Consigliare o meno Crystar è difficile, lo considero un titolo polarizzante, o lo si ama o lo si odia. Se vi lascerete conquistare dal suo mood, dalla sua melanconia e entrerete in sintonia con i personaggi lo amerete alla follia. Ma se per caso la storia non vi conquistasse vi trovereste in mano un dungeon crawler con ragazze depresse che esplorano controvoglia dei labirinti spogli.

Crystar usa il  suo game design, il suo art style e il suo sonoro al servizio della sua narrazione che si rifà alla letteratura gotica, al cinema espressionista e alla psicologia Gestalt. Ma un giocatore può apprezzarlo benissimo senza capirne i riferimenti culturali purché si lasci ammaliare.

Personalmente ho amato l’art style e la narrazione. Il combattimento è funzionale ma sfortunatamente è troppo facile per offrire una sfida e le aree tendono a trascinarsi troppo a lungo. Trovo comunque divertente che le missioni vengono chiamate ordalie e che perdersi inutilmente nei labirinti pieni di vie cieche non sia per me un difetto ma un pregio del level design: Rei è persa ed è giusto che ci perdiamo anche noi.  Spero che questo esempio faccia capire l’ineffabile magia che ha questo gioco.

Come anticipato se non siete interessati alla narrazione e a scoprire questa versione del purgatorio il gioco non fa per voi e il voto dato a questo titolo è una valutazione personale di chi lo ha apprezzato. Crystar: Un approccio strano e originale – Recensione

 

Crystar: Un approccio strano e originale – Recensione

Andrea

Gioco da sempre a tutto, partito con l'apple IIc, ho giocato su tutti i processori della serie 8086 per poi diventare Nintendaro per colpa degli emulatori. Ma ora Voglio solo HW originale oppure scoprire cosa può offire il cloud. Sono forse schizofrenico?