Recensione

SKYHILL ” Un hotel di cento piani, una sola via d’uscita. In fuga dall’apocalisse.”

Skyhill è un survival post-apocalittico punta e clicca, ambientato in un futuro in cui le potenze mondiali sono ricorse all’uso di armi di distruzione di massa per annientare i propri nemici.

 

Corre l’anno 2017, Perry in viaggio per affari per il suo capo,  soggiorna in un hotel, nella stanza in vetta allo skyhill, un prestigioso hotel a 5 stelle, che si staglia con ben cento piani. La camera del nostro Parry è lussuosissima, dotata di impianto di difesa biologica di ultimissima generazione equipaggiato così come precauzione in caso di guerra mondiale, ma le cose belle finisco subito infatti fuori, all’orizzonte, l’uomo scorge un enorme fungo atomico in espansione,ed  egli comprende come quel caldo rifugio rischi di essere tutt’altro che una benedizione. Le comunicazioni con l’esterno e con la hall ad un tratto s’interrompono e, oltre la porta cominciano a sentirsi  rumori sempre più frequenti e sinistri e dei versi strazianti, tra la minaccia di mutanti marcescenti e gli implacabili morsi della fame veniamo bloccati per diverse settimane nella nostra camera ,al centesimo piano ma proprio a causa della fame saremo costretti ad uscirne e da qui inizia la nostra avventura.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In skyhill avremo dei momenti di interazione diretta con altri protagonisti,

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ma saremo soli in cerca di cibo, scendendo da piano in piano ci capiterà di trovare residui di testimonianze scritte sui muri e su pezzi di carta scritti con il sanque, da persone che oramai sono diventati infetti, si accenna di un conflitto globale, ma anche di una minaccia biologica, quindi ci ritroveremo a salire e scendere questi cento piani dello skyhill cercando di raggiungere l’uscita al piano terra, cosa non semplice da fare perche ogni nostro spostamento consumera energia del nostro protagonista, che può essere ricaricata solo trovando del cibo o riposando, possiamo riposare  durante la nostra scesa dei cento piani visto che in ogni piano ci sono tante stanze da visitare, con molti oggetti da recuperare e tantissimi infetti da evitare, cercando di trovare il giusto equilibrio tra conquista di provviste e oggetti per il crafting e il dispendio di energia vitale.

Come ogni reguelike che si rispetti una volta morti dovremmo ricominciare tutto il tragitto da capo, con un nuovo personaggio secondo la dura legge del genere, Skyhill propone alcune caratteristiche in stile RPG in particolare l’evoluzione del personaggio nelle sue quattro caratteristiche di base, lo sblocco dei suddetti perk e il sistema di combattimento che richiama il classico stile a turni, con la possibilità di scegliere l’obiettivo da colpire, con percentuali di successo variabili, quest’ultimo aspetto purtroppo poco approfondito, almeno rispetto a quanto avremmo voluto. Riattivando l’energia nei piani visitati e in certi casi sbloccando l’ascensore è possibile semplificare il percorso e tornare in maniera più tranquilla a visitare alcune aree .

 

Come detto in precedenza, possiamo incontrare nei vari piani i nostri carissimi amici infetti in giro per l’ hotel, il nostro protagonista “Perry” entra in modalità combattimento, gli scontri si svolgono a turni e ogni volta il giocatore può scegliere di colpire il nemico in tre parti del corpo differenti con diversi danni inflitti, e affrontare la nostra avventura. Le varie armi  possono essere trovate all’interno delle stanze o craftate, il punto focale di skyhill è che ci consente di creare armi, medikit, e tantissime pietanze neccessarie per proseguire la nostra avventura. Il crafting si rivela l’elemento più variegato ed avvincente del titolo, grazie alla varietà piuttosto ampia di oggetti possibili da creare e al fatto che per costruire la maggior parte di essi è necessario tornare nella suite all’ultimo piano. Il che è tutto dire.

 

 

 

dal punto di vista artistico Skyhill è Caretterizzato da una grafica molto piacevole 2d, con  stile cartoon, spigoloso e dominato da toni cupi in grado di comunicare piuttosto bene le sue atmosfere horror, i personaggi dei nemici sono vari e ben ispirati al contrario  del nostro protagonista,che ha  poche e semplici animazioni.

VOTO 6

Il gioco e sviluppato dai ragazzi di Mandragora  Editori: Daedalic Entertainment


Francesco

Sono un giocatore incallito, ho cominciato con il commodore 64 per poi passare al NES e allo SNES, fino alle console attuali. Amo giocare con tutte le console, odio la console WAR. Sono un collezionista da circa 20 anni. I miei giochi preferiti The legend of Zelda, Donkey Kong Country, Metal Gear Solid, God of War e Uncharted.