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The Foglands – Uno Sparatutto Roguelike – Recensione

The Foglands – Uno Sparatutto Roguelike – Recensione


The Foglands è la nuova fatica del team indipendente Well Told, abbiamo avuto modo di metterci le mani nei giorni scorsi e nella nostra recensione vi raccontiamo com’è:


Storia

in The Foglands ci ritroviamo in mondo distopico, dove una strana nebbia ha invaso il pianeta e costringe gli umani rimasti a vivere nel sottosuolo.

Tu impersoni un corriere e dovrei raccogliere risorse e affrontare una serie di nemici fino ad arrivare a sconfiggere un mostro gigante, prima che lui distrugga il tuo insediamento.

Farai un patto con uno sconosciuto, che ti riporterà in vita grazie ad un misterioso vagone ogni qualvolta ti troverai in punto di morte.

Gameplay

Appena iniziato il gioco, dopo una breve introduzione, ci ritroveremo in un bivio, qui possiamo decidere se andare a sinistra e iniziare un breve tutorial, oppure saltare e avventurarci subito nella nostra missione.

Quello che consigliamo noi è quello di iniziare col breve tutorial che non vi porterà via molto tempo, ma vi spiegherà alcune meccaniche di gioco. Purtroppo però non spiega nessuna delle meccaniche roguelike. Questo ha portato un po’ di confusione nelle prima partire.

Prima di iniziare ogni partita dovremmo scegliere il nostro equipaggiamento, una volta fatto prenderemo l’ascensore che ci porterà all’inizio del ciclo.

Ci ritroviamo a girare per queste mappe dove dei corridoi uniscono delle stanze un po’ più ampie. I livelli sono generati proceduralmente, un sistema che funziona un pò come Returnal.

Dovremmo esplorare i livelli alla ricerca di scarti che possiamo rivendere presso i mercanti per acquistare potenziamenti da sfruttare subito, oppure possiamo spedirli in superficie e utilizzarli nella corsa successiva.

Durante la nostra esplorazione troveremo anche delle chiavi che ci permettono di sbloccare delle stanze e procedere verso il boss.

I boss risultano abbastanza impegnativi, almeno fino a quando non scopriamo la tecnica per ucciderli

Purtroppo ogni corsa non è molto varia, gli ambienti sono molto simili. Nei 3 regni che visiteremo anche i nemici sono tutti molto simili tra di loro, sia per quanto riguarda la modalità di gioco, sia per quanto riguarda il design.

Il gioco offre due modalità di gioco: Modalità storia, adatta ai neofiti del genere che vogliono semplicemente proseguire e godersi la storia. Oppure la modalità normale. Entrambe le modalità non sono particolarmente impegnative, la munizione che troveremo sono sufficienti a farci procedere tranquillamente nel gioco e i nemici non rappresentano una vera e propria sfida. Anche l’intelligenza artificiale non brilla. Il livello di sfida si alza leggermente nei boss di fine livello. Anche se una volta capita la strategia di come farli fuori, anche i boss non risultano un problema.

Abbiamo 4 slot di inventario che sono necessari per trasportare le armi e gli oggetti. Spesso però  non sono sufficienti per ciò che il gioco chiede e in numerose occasioni siamo stati costretto a scaricare oggetti che volevamo tenere

VR o FPS?

Il gioco è fruibile sia come un classico FPS oppure è possibile affrontarlo con il visore di Sony. Giocato col visore il gioco guadagna qualche punto in più visto che viene aumentata l’immersività. Le atmosfere di gioco sono infatti molto belle anche se un pò spoglie. Sono ispirate e sono un misto fra far west e stempunk.

Qualche problema con i controlli che non sono precisi come col il dualSense.

Buono invece l’utilizzo dei grilletti adattivi, dei VRsense e della vibrazione. Anche per quanto riguarda il motion sickess dobbiamo spendere una nota positiva per il gioco. Nonostante l’abbiamo giocato con il movimento continuo, non abbiamo avuto nessun problema di sorta.

Grafica e tecnica

The foglands non brilla nemmeno dal punto di vista grafico. Sicuramente è fluidissimo, ma oltre questo gli ambienti sono molto spogli e simili tra di loro.  Anche i nemici sono molto simili e ogni qualvolta che ne sconfiggiamo uno, ci sarà una sorta di animazione in slow motion con effetto in bianco e nero che dovrebbe gasarci, ma alla lunga stanca un po’.

Buono invece lo stile artistico del gioco e l’atmosfera cupa che riesce a ricreare. Un plauso va fatto invece all’illuminazione dinamica che aggiunge un livello di realismo al titolo.

Buono anche l’audio con una colonna sonora ispirata e adatta alle atmosfere di gioco.

In conclusione

Non siamo rimasti particolarmente colpiti da The Foglands, il gioco risulta alquanto ripetitivo e non ci ha mai dato quella voglia di riprovare di nuovo una volta morti, come trasmettono altri roguelike. La longevità è discreta, siamo attorno alle 7 – 10 ore.

Giocato come un FPS normale il gioco risulta abbastanza anonimo nonostante la storia sia piuttosto interessante. In VR il gioco guadagna qualche punto più invece.

Anche il livello di sfida non è elevatissimo, a parte durante le battaglie con i boss che richiedono un pò più di impegno.

Si tratta quindi di un’occasione sprecata per Well Told che è riuscita a ricreare una storia interessante, delle atmosfere convincenti ma purtroppo non un gameplay solido o innovativo.

 


Luca

Da sempre appassionato di videogiochi, ho iniziato con i primi giochi sul Commodore 64, fino a consolidare la mia passione con l'arrivo della prima Playstation. Questo mi ha portato a cercare lavoro presso Gamestop dove lavoro tutt'oggi. Adoro i giochi single player, soprattutto quelli con delle belle storie.