Recensione

Riot: Civil Unrest – Recensione

Riot: Civil Unrest ha creato un certo scompiglio in certi ambienti fin dalla sua apparizione IV Productions nel 2013 l’ideatore di RIOT ha iniziato a lavorare a questo simulatore dopo aver preso parte ad alcune manifestazioni lo shock e stato nel vedere come ci fossero timore e paura anche nelle file dei tutori dell’ ordine.

publisher marge games

il cuore del gioco e composto da una campagna single player suddivisa in 4 divefferenti scenari ognuno con una conclusione propria con un totale di 16 livelli, ciascuno di essi può essere affrontato prendendo il controllo dei rivoltosi oppure prendendo il controllo della polizia in questo modo si radoppiano il numero totale di scenari giocabili. dipende quale schieramento sceglieremo porterà infatti a differenti meccaniche di gioco completamente differenti che non riguardano soltando il lato gameplay ma anche la preparazione alla guerriglia urbana.Nonostante il gioco ci metta alla guida delle forze di polizia o di manifestanti, in realtà parlare di controllo è una parola grossa, farsi ingannare dalla sua semplicità della grafica in pixel è il primo errore gravissione che possiate fare nella nel titolo in questione e semplice tutto è studiato in modo da strasmettervi una serie di spunti di riflessione che vogliono portare ad una maggiore comprensione di tematiche che vediamo tutti i giorni nei telegiornali.

Ogni aspetto di RIOT è curato e ottomizzato in ogni minimo particolare per dare una profondita e sensazione di realta con certi modi di interazione delle forze dell’ordine sono presi da manuali in dotazioni alla polizia,RIOT vuole spiegare,mostrare i due lati della medaglia consendendo al giocatore di vestire i panni di entrambi i lati e dobbiamo dire che è una trovata unica fa comprendere come sia facile dare giudizi visti in tv.

una delle prime missioni del gioco che affronteremo come contestatori dovremmo mantenere il controllo di una piazza per un certo periodo di tempo evitando di venire allontanati dalla polizia sembrerebbe una cosa facile ma no….abbiamo centinaia di manifestanti da controllare,eppure ben presto ci ritroviamo a dover controllare elementi del coteo pacifico che si disperavano mentre le forze del ordine si avvicinavano,RIOT simula perfettamente le dinamiche che possono accadere in questi casi in cui subentra la paura,il timore,momenti in cui una minima scintilla può portare in un incendio.

nello stesso modo interpretando i poliziotti la difficoltànel non essagerare contro i manifestanti e far si di non creare precedenti violenti,che potessero inficiare le future missioni. In Riot, infatti, al termine di ogni incarico verremo giudicati dal tribunale più inflessibile: l’opinione dei media. Tramite delle pagine di giornale leggeremo come siano state percepite le nostre azioni, con esiti che potranno facilitare o complicare le successive missioni.

Si pensi, per esempio, all’opportunità di sfruttare i social network per attirare altri manifestanti sparsi nei paraggi, oppure all’uso delle fotografie al fine d’immortalare azioni della polizia ritenute particolarmente violente o illegittime, così da avere poi un vantaggio nei capitoli di gioco successivi. Vantaggio che, nel caso di entrambe le parti, sottostà a due punteggi distinti, uno militare e uno politico. come il tutto venga calcolato ovviamente dipende da come e stata gestita la situazione,il titolotargato marge games e IV Prodution l’utente deve esercitare il controllo sui gruppi del proprio schieramento per perseguire obiettivi piuttosto chiari, dal mantenere una determinata posizione all’evitare che il tessuto cittadino non venga dannegiato oltre una certa misira,È anche possibile scegliere quattro diversi gadget che i rivoltosi si porteranno dietro: qui la scelta spazia attraverso strumenti di guerriglia urbana come molotov, petardi e pietre a oggetti di difesa o utilità più generale come il megafono per raggruppare le persone in un punto specifico, le penne laser per disturbare i poliziotti, il maalox per ridurre gli effetti dei lacrimogeni o l’uso dei social per far giungere rinforzi durante la protesta, talvolta anche sottoforma di presenza dei media.

Riot: Civil Unrest difficile catalogare questo gioco che è a tutti gli effetti un esperimento un modo per aprire gli occhi alla comunita dei videogiocatori

RIOT – Civil Unrest è un gioco strategico di simulazione in tempo reale, che colloca il giocatore al centro di alcuni degli scontri più difficili di disordine pubblico al mondo. Le campagne comprendono: Indignados (Spagna), Primavera Araba (Egitto), Keratea (Grecia) e No TAV (Italia). 17 scenari a livello unico che comprendono Roma, Oakland, Parigi, Londra e Ucraina.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il creatore di RIOT – Civil Unrest, Leonard Menchiari, ha vissuto di persona i disordini pubblici, durante le proteste dei No TAV in Italia. Ha creato il gioco per raccontare le storie che ha visto ed esprimere i sentimenti vissuti durante gli scontri. Che cosa fa scattare una tale rabbia e aggressività in una folla? Che cosa prova un agente di polizia, spesso in minoranza, durante uno scontro? RIOT – Civil Unrest dà al giocatore l’opportunità di sperimentare entrambe le fazioni del conflitto: un conflitto in cui non esiste un vero vincitore. Chi ha ragione e chi ha torto? Prova RIOT – Civil Unrest e trai le tue conclusioni.

Gioca come poliziotto

  • Sviluppa diverse tattiche di controllo della folla, passive o aggressive.
  • Comando d’assalto, tattico e squadre balistiche
  • Chiama sul posto i furgoni della polizia, gli idranti o persino un carro armato!
  • Scegli di utilizzare granate fumogene, proiettili di gomma o di plastica oppure munizioni vere.

Gioca come rivoltoso

  • Istruisci i rivoltosi (armati o passivi) e i giornalisti.
  • Incita la folla e fai sì che le masse agiscano in maniera aggressiva, oppure cerca di mediare la situazione con una ricostituzione tattica della folla e delle ritirate.
  • Attacca le autorità con bottiglie Molotov, fuochi d’artificio, bombe-carta, pietre, arredi urbani e il potere dei media.

Modalità di gioco multiple

  • 16 livelli di campagne suddivisi tra quattro scenari: Keratea (Grecia), No TAV (Italia), Indignados (Spagna) e Primavera Araba (Egitto).
  • Osserva lo sviluppo della storia, assumendo la prospettiva di entrambe le fazioni: gioca i 32 livelli come rivoltoso o poliziotto.
  • Modalità per giocatore singolo: sfida l’IA del computer.
  • Modalità multigiocatore: gioca contro o con un amico o l’IA.
  • il gioco e disponibile da oggi
  • VOTO 7


Francesco

Sono un giocatore incallito, ho cominciato con il commodore 64 per poi passare al NES e allo SNES, fino alle console attuali. Amo giocare con tutte le console, odio la console WAR. Sono un collezionista da circa 20 anni. I miei giochi preferiti The legend of Zelda, Donkey Kong Country, Metal Gear Solid, God of War e Uncharted.