PC/SteamRecensioneSwitch

Red Wings: American Aces – Recensione

Red Wings: American Aces

Titolo: Red Wings: American Aces                      Data di rilascio: 31 marzo 2022                                                             

Publisher: All in Games!                                       Piattaforme: Nintendo Switch, PC (via Steam)

Sviluppatore: All in Games!                               Modalità: Giocatore in singolo, multigiocatore

Genere: Sparatutto, Arcade, Azione                    Prezzo: 11,99 euro

Salite a bordo e accendete i motori! Red Wings: American Aces è finalmente disponibile. È il sequel di Red Wings: Aces of the Sky. Ve lo ricordate, no? Quel gioco che è uscito qualche anno fa ambientato nella prima guerra mondiale?

Purtroppo le critiche per la sua ripetitività e per altri problemi di cui soffriva non gli hanno permesso di superare i voti nella media. 

Alcuni lo hanno lodato, mentre altri lo hanno odiato, ragion per cui tutti si dividono sulla sua qualità. Ciònonostante qualcosa deve aver spinto il team di sviluppo, All in Games! (lo stesso dietro a produzioni come Chernobylite per intenderci) a riprovarci.

Quest’ anno, il 31 marzo 2022, ha pubblicato un sequel intitolato Red Wings: American Aces. A differenza del suo predecessore, questo gioco non è disponibile né sulle console Sony e né sulle console Microsoft. Quindi non esistono né delle versioni per PS4 e per PS5 e né quelle per Xbox One e per Xbox Series X. 

Se volete giocarci, potete scaricarlo su Steam oppure su Nintendo Switch. Ciònonostante questa recensione non ha il proposito di partire senza premesse. Prima di iniziare, è meglio precisare che io, Lorenzo Barbaro, ossia l’autore di questa recensione, non ho giocato il primo capitolo. Quindi le mie riflessioni vanno prese solo come il frutto della mia esperienza provata con il sequel.

Ciònonostante sono consapevole dei rimproveri dati a quel gioco sui social o sugli aggregatori di critiche come Metacritic. Già ne ero a conoscenza in passato.

Ma cerchiamo di capire bene che cosa va bene e che cosa no nel nuovo videogioco. Partiamo dal suo punto poco importante, ossia la trama.

TRAMA

Red Wings: American Aces

Cercherò di andare veloce nel modo più diretto possibile visto che la narrativa non è il punto centrale di questa produzione. Come nel primo gioco, ci troviamo durante la prima guerra mondiale  e vestiamo il ruolo di un aviatore che entra a far parte della squadriglia Lafayette, un corpo militare realmente esistito e composto da dei volontari statunitensi pur facendo parte dell’ areounatica francese.

Ad affiancarlo ci sono i suoi compagni Frank e Jack. Il primo è un uomo semplice che vuole vendicare la morte del suo fratello Benjamin, ucciso dai soldati tedeschi, mentre il secondo è un contadino che vuole andare alla ricerca di nuove avventure dopo essersi stufato della vita di campagna.

Un pretesto simile può rivelarsi perfetto per una trama articolata, ma fidatevi di me. Non ci sono degli approfondimenti. Al massimo ci sono 4 cutscenes che mostrano le vicende del gioco, ragion per cui è unicamente il gameplay che la fa da padroni.

GAMEPLAY

Red Wings: American Aces su Steam

Il genere principale è quello degli sparatutto in terza persona con dei combattimenti aerei. Il giocatore, sin dalla prima missione, potrà scegliere un veicolo e scendere a fare piazza pulita. Non c’è molto tempo da sprecare nella pratica. In genere, quando ci si trova davanti ad un gioco simile, si spera sempre di avere tra le mani qualcosa di difficile da capire e da padroneggiare a fondo.

Eppure Red Wings: American Aces non si pone quest’ obiettivo. Sin da subito noterete come la struttura del gioco in sé sia troppo semplice per essere appresa. Con alcuni pulsanti si può sparare contro gli obiettivi e mirarli in modo preciso. Tuttavia non possiamo abusare troppo dello sparo automatico. Se lo usiamo molto, finiscono le munizioni, ma almeno il nostro aereo verrà ricaricato dopo giusto un secondo. Meno male! Ciuff! Tra l’altro si possono fare anche delle combo colpendo più nemici contemporaneamente. Invece con gli altri pulsanti si può modificare la velocità del veicolo, si può invertire la visuale e si possono adottare persino delle strategie.

Se notate bene, sull’angolo dello schermo in basso a destra ci sono delle icone. Non si tratta di cianfrusaglie incollate lì a caso visto che servono per fare alcune azioni. E poi, tra l’altro, rispecchiano anche la posizione dei pulsanti A, B, X e Y del controller della Switch, ossia la console per la quale ho provato il gioco. Quindi è molto semplice capire che cosa premere anche se, come lo sparo automatico, queste mosse possono essere usate solo fino ad un certo punto. Poi dovremo aspettare che l’energia nelle icone si ricarichi. Se colpiremo tanti avversari, si riempirà una sorta di barra super in alto e, nel momento in cui sarà colma, potremo attivare l’ Abbattimento Fatale, un attacco molto potente che ci farà guadagnare più punti. Per usarlo dovremo premere il pulsante X, ma non subito. Bisogna aspettare che un piccolo teschio appaia sul nemico durante i nostri attacchi.

Invece, con il pulsante A, si può attivare un Tonneau a Botte, una sorta di Barrel Roll utile non solo per evitare gli attacchi dei nemici, ma anche per distruggere i loro aerei se viene attivato nel momento giusto. B, invece, serve per fare le Inversioni Rapide se vogliamo voltarci, mentre con Y si può chiamare una squadriglia se ci troviamo costretti a chiedere aiuto durante la guerra.

Red Wings: American Aces su Steam

Il gioco in sé presenta  una modalità storia di 30 missioni. In ogni missione dovremo portare a termine un compito entro un tempo limite o rispettando alcuni parametri. Dipende sempre dal tipo di missione in cui v’imbattete. Non solo il giocatore deve sconfiggere tutti i nemici che si trova davanti, ma deve anche difendere da loro i palloni aerostatici de Lafayette o deve distruggere quelli della fazione avversaria. Poi talvolta deve uccidere i nemici solo con il Tonneau a Botte o addirittura, prima che il carburante dell’ aereo si consumi, deve passare attraverso gli anelli che nel gioco gli danno dei punti vita o un po’ di carburante quando è in difficoltà.

Dopo aver provato qualche missione,  ero convinto che il gioco non avrebbe mai potuto dimostrarsi noioso. Eppure è proprio qui che mi sbagliavo. Siamo onesti e sinceri! A lungo andare le missioni si fanno troppo ripetitive. È vero che cercano di diversificarsi quando si è alla metà del gioco. Però per tutto il tempo passato con il pad in mano ho fatto quasi sempre le stesse cose. Ho protetto tanti palloni, ho distrutto quelli dei nemici, ho passato attraverso mille anelli e così via. 

Semmai gli stessi incarichi vengono riproposti con qualche leggera differenza. Per fare un esempio, la missione nr. 9 non è nient’altro che la missione nr. 4, ossia una missione con gli anelli, ma con la differenza che i nemici bombardavano il povero protagonista.

Red Wings: American Aces - Allingames

Poi voglio anche dire una cosa per quanto riguarda la difficoltà. Il livello di sfida sale incredibilmente dopo le prime missioni. I nemici, se non vengono eliminati subito, aumentano a dismisura e vi daranno tantissimo fastidio. Non solo v’inseguono, ma si gettano su di voi senza alcuna tregua. Però il problema non è questo. Tranquilli perché, se c’è stato l’intento di dare qualche sfida al giocatore, mi garba.

Però l’IA dei nemici ha qualche lacuna visto che questi non pensano assolutamente a difendersi. Non fanno qualche mossa con la quale possono schivare i nostri attacchi. Continuano a sparare al giocatore come dei cretini.

Almeno il gioco non si molla dopo una sola mezz’ora. Si vede che gli sviluppatori hanno voluto offrire tanta roba ai giocatori. Non solo per il numero delle missioni disponibili che possono essere giocate anche in multigiocatore. C’è anche una modalità cooperativa in split screen in cui si può battere un amico guadagnando più punti rispetto a lui.

Inoltre, dopo le critiche legate ad Aces of the Sky per l’assenza di una modalità online, sembra che il team di sviluppo abbia ascoltato i detrattori. Infatti qui quella modalità c’è e vi possono partecipare al massimo 10 giocatori. 

Ma non solo. C’è pane per i denti anche per i collezionisti. Durante il gioco, sbloccheremo dei nuovi aerei se soddisferemo delle determinate condizioni. E lo stesso si può dire per alcune stelle con le quali verrà valutato il completamento di ogni missione sulla base di alcuni criteri temporali o del punteggio accumulato.

Quelle stesse stelle, poi, non hanno solo un valore collezionistico, ma sono necessarie per la performance del giocatore. Infatti è presente un libro delle abilità organizzato in chiave RPG. Qui si possono spendere tutte le stelle raccolte per modificare le meccaniche del gameplay. Ci sono solo due pagine da consultare anche se ne avrei gradite un po’ di più. Tuttavia questa sorta di albero delle skill è ben ramificato nonostante la sua semplicità. E poi può far accrescere ancora di più il livello di rigiocabilità.

Red Wings: American Aces su Steam

 
 
COMPARTO TECNICO

Red Wings: American Aces su Steam

Normalmente si spera sempre che un gioco si presenti bene anche per la grafica e per il sonoro. Nella maggior parte delle mie recensioni, cerco sempre di trovare qualche lato positivo  o negativo anche al di fuori della sfera ludica. Così cerco di considerare quanto impegno c’è stato dietro alla produzione di un titolo preso in esame.

E vi posso dire che qui ci sono degli aspetti positivi, ma non mancano gli acciacchi. Innanzitutto è da lodare l’impegno sfruttato dagli artisti nel rappresentare le cutscenes. Il loro stile è quello di un fumetto americano, ma ben dettagliato e colorato. E, anche se gli spezzoni mostrati  vi possono annoiare vista la trascurabilità della trama, vi terranno comunque incollati allo schermo del vostro dispositivo per il loro look

Se, invece, bisogna considerare il gioco in sé, allora…. Parto con il fatto che, nonostante non avessi provato Aces of the Skies, m’ ero fatto un’ idea sulla sua grafica guardandone i trailer e i video gameplay.

Io non vi parlerò qui di quel gioco, perché non l’ho giocato e, quindi, è meglio tacere. Ciònonostante l’ho visto giocare. E quindi posso dire che, rispetto a quel gioco, la veste grafica di American Aces sembra quasi la stessa.

Al massimo hanno aggiunto qualche dettaglio qua e là per migliorare la presentazione del gioco, ma magari sarebbe stato interessante usare un engine diverso.

Comunque non facciamocene una colpa. Durante le partite, il gioco si presenta come uno sparatutto in 3D in terza persona e in cel-shading. Forse, visto che è ambientato durante la prima guerra mondiale, qualcuno si potrebbe aspettare una rappresentazione delle ambientazioni troppo violenta e cupa. Eppure i designer hanno scelto di rappresentarle in un altro modo.

Piuttosto che mostrare agli occhi del giocatore gli orrori del conflitto, hanno creato delle ambientazioni dall’ atmosfera troppo pacifica e spensierata. E questo è un problema? No. Semmai potrebbe far cringiare qualche storico, ma American Aces non ha il vero scopo di presentarsi come una rappresentazione storica realistica. Quindi passiamo oltre.

Red Wings: American Aces on Steam

I livelli si svolgono tutti in cielo tra le nuvole e le textures, nonostante la loro semplicità cartoonesca, si presentano con degli effetti di profondità sufficienti. A volte, poi, ci sono degli stage che vengono ripetuti, ma con delle variazioni ambientali. Fortunatamente, però, questa caratteristica, che può sembrare un difetto, ha una portata minore. Infatti le ambientazioni tendono sempre a cambiare dopo un po’ di tempo. A volte ci troveremo a sorvolare delle vaste praterie, altre volte voleremo sopra a un’ area montana, altre volte ancora sopra a una cascata etc etc. Semmai certe locations possono risultare spoglie, ma in molte altre troverete anche delle leggere fonti di luce e molto altro.

Per gli aerei, poi, è palese lo sforzo del team di sviluppo nel rappresentarli in modo fedele rispetto a com’ erano in passato. Infatti sono tutti dei veicoli realmente esistiti. Lo stesso lo si può dire anche per quelli nuovi. Pero alcuni potevano essere curati un po’ meglio rispetto agli altri. Quanto meno non rallentano durante le fasi di gioco. Ciò anche se, ahimé, non cambia molto tra di essi in termini di gameplay. Inoltre vi faccio notare che la versione Switch del gioco gira intorno ai 60 frames al secondo e ciò è fantastico.

Peccato solo per le musiche. Ok! Cercano un po’ di legarsi alle tracce musicali dei primi anni del ‘900, ma, al tempo stesso, cercano di uscire un po’ dagli schemi con uno stile misto tra il country e il rock.  In generale le ho apprezzate, ma, se solo gli sviluppatori non le avessero rese così ripetitive, non mi sarebbe dispiaciuto. Cioé…. Ora non voglio entrare nel generale, ma siamo seri? Dopo le prime 4 missioni, i brani vengono ripetuti in continuazione (fatta eccezione per alcuni casi). Li adoro, sia chiaro, ma il problema è che diventano troppo martellanti!

Almeno, però, vengono utilizzati a seconda delle situazioni. Gli effetti sonori si fanno sentire e sono per lo più legati agli aerei e alle loro mitragliatrici. Non sono tutti realistici vista l’atmosfera cartoonesca del gioco, ma anche così vanno bene.

E poi c’è anche un doppiaggio in lingua inglese. Potete sentirlo sia durante le cutscenes che in alcuni momenti del gioco. Infatti l’annunciatore vi spiegherà sempre che cosa dovete fare in ogni missione e vi avvertirà se il nemico riceverà dei rinforzi.

Image
CONCLUSIONI

Purtroppo Red Wings: American Aces non è privo di problemi. Il design è tutto sommato gradevole pur non essendo un grosso passo in avanti e il livello di rigiocabilità e la difficoltà possono farvi divertire parecchio sia se giocate da soli che in compagnia, ma il ritmo viene rovinato a lungo andare da un senso di ripetitività troppo constante. Non solo per quanto riguarda le musiche, ma soprattutto per le missioni che provano a diversificarsi, ok, ma che, dopo un po’, diventano la stessa brodaglia.

Comunque, se amate giocare con gli aerei da guerra, possiamo consigliarvi questo gioco senza problemi. Va bene, ma si poteva fare qualcosa in più.

TRAILER

 

Lorenzo Barbaro

Un giocatore avellinese incallito di classe '99. Amo giocare tutti i tipi di videogiochi (specialmente quelli hardcore). Ho iniziato a giocare tra il 2005 e il 2006. Sia i videogiochi che l'archeologia sono le mie passioni. 😊