NewsSwitch

Protesta 2.0: dalle strade di Hong Kong alle isole di Animal Crossing New Horizon.

Protesta 2.0: dalle strade di Hong Kong alle isole di Animal Crossing New Horizon.

Come ben sappiamo da ormai più di un anno, i cittadini di Hong Kong sono scesi in piazza a protestare democraticamente contro gli emendamenti proposti per una legge sull’estradizione.

Le proteste iniziarono in maniera del tutto pacifica con semplici occupazioni ma, ben presto, si trasformarono in un vortice di violenza con tanto di abuso di potere ed arresti a raffica.

Ovviamente, anche ad Hong Kong le misure restrittive per il Covid-19 hanno blindato tutti i cittadini presso le loro abitazioni ponendo fine alle sopracitate proteste ma…. il movimento Pro-Democratico NON SI FERMA e, quale posto migliore per riunirsi tutti insieme a protestare se non sulle isole di Animal Crossing New Horizion?

Proprio così!
Grazie al reporter Alexis Ong, che per conto di Us Gamer si è recato sull’isola Pikapika, abbiamo delle immagini chiare e forti del progredire delle proteste.

“Cinque richieste, e non una in meno”
五項要求,而不是少一項

香港人玩《集合啦! 動物森友會》的獨特方法:橋底打小人#動物森友會#AnimalCrossing#動物之森

Publiée par Studio Incendo sur Lundi 23 mars 2020

Questo lo slogan più utilizzato anche sulle isole a mo’ di striscione steso a terra, che indica l’effettivo numero delle richieste fatte durante questa lunghissima protesta, prima tra le quali la rimozione di questi emendamenti.

Oltre a questi grossi poster neri che colpiscono sicuramente l’occhio, altri elementi caratterizzano questa protesta 2.0 sulle isole:

Da subito notiamo il look degli isolani, un outfit completamente nero (per lo più) con un fiocco giallo, simbolo dei sostenitori del movimento Pro-Democratico.

Ed ovviamente, al centro della bufera, il criticato e fin quasi odiato capo esecutivo di Hong Kong: Carrie Lam.

Sull’isola in questione la vediamo ritratta a terra ( in giro sul web si trovano addirittura i qr code per condividerla con altri protestanti) con escrementi sul viso (si, proprio quelli dei dinosauri), ciotole del cane accanto alla bocca e sacchi dell’immondizia tutt’attorno, insomma il messaggio è decisamente chiaro.

Si è capito che la prostata non si vuole fermare, tuttavia su molti social diversi movimenti Anti-Protesta stanno insorgendo dichiarando che: i videogames devono restare separati dalla vita politica!

Siete d’accordo?
Fatecelo sapere.

Articolo a cura di Stefano Stewie Mangolini.

Francesco

Sono un giocatore incallito, ho cominciato con il commodore 64 per poi passare al NES e allo SNES, fino alle console attuali. Amo giocare con tutte le console, odio la console WAR. Sono un collezionista da circa 20 anni. I miei giochi preferiti The legend of Zelda, Donkey Kong Country, Metal Gear Solid, God of War e Uncharted.