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OkunoKa Madness – Recensione

Introduzone

Prima della recensione OkunoKa Madness  è necessaria un’introduzione.

Ignition Publishing e Caracal Games lo studio di sviluppo italiano hanno già deliziato gli utenti Switch con OkunoKa e, con nostra gioia, ritornano sul luogo del delitto con OkunoKa Madness.

La nuova release arriverà anche su Pc, Xbox, Ps4 e ovviamente Nintendo Switch. Noi abbiamo testato la versione Switch ma tecnicamente non dovrebbero esserci grosse differenze.  Ma cosa è Okunoka Madness? No non è un seguito. E’ una sorta di Golden Edition che ripropone OkunoKa aggiungendo nuovi livelli e modalità di gioco studiate per gli speedrunners.

Applaudiamo subito Caracal Games  che regala l’upgrade a OkunoKa Madness ai possessori della prima versione; operazione non scontata in un’industria  dove le nuove versioni  sono vendute o come DLC a pagamento o addirittura come nuovi titoli.

Perfetto ma cosa è OkunoKa?

E’ un platform ad alta difficoltà in cui impersoniamo KA, un eroe blu che deve salvare il mondo delle anime dalle malvagie mani di Os – il suo acerrimo nemico e come da cliché di genere la trama è una mera scusa per affrontare il gioco  in cui si giocheranno oltre cento livelli e numerose Boss fight. In aggiunta al pacchetto base è disponibile, fin da subito, un ulteriore mondo chiamato Madness,  per alzare il livello di sfida.

Sistema si controllo

OkunoKa è parente dei platform hardcore, ma prende ispirazione da molti per raggiungere un gusto unico attraverso le sue innovazioni.

Innanzitutto il sistema di controllo è pensato per soddisfare istantaneamente due categorie di giocatori:

I Platformer moderni  troveranno naturale avere la corsa mappata sul tasto dorsale Zr e un layout dei tasti che ricordano Ryman Legends o altri platform moderni.

Mentre i giocatori di vecchia scuola troveranno ovvio usare il pollice a cavallo di due pulsanti per controllare con la punta del dito la corsa e con seconda falange il salto come fatto per centinaia di ore sui Mario  dall’85 ad oggi oppure su Donkey Kong Country sul Super-Nintendo.

Dopo aver sperimentato i comandi e aver capito che era meglio non finger modernità, inizio a giocare alla vecchia maniera.

Gameplay

Nei primi livelli il gioco sembra ricordare Super Meatboy, ma con la grafica bella, difatti il personaggio è velocissimo e si aggrappa con facilità alla pareti e il wall jumping diventa subito nostro amico visto l’attimo controllo aereo di Ka.

Poi dopo poco iniziano a marcarsi le differenze; i livelli si sviluppano sia in verticale che in orizzontale ed attraverso la pressione o del tasto L o R è possibile far sparire o apparire tre diverse tipologie di piattaforme “elementari” unendo all’adrenalinico platforming degli elementi puzzle.

Quindi come è possibile coniugare elementi puzzle con un’ostico platform frenetico? Caracol game ha una risposta chiara: trial and error, ossia è necessario provare il livello più volte ripetutamente; in modo da memorizzare il percorso da effettuare e le piattaforme da far scomparire/riapparire e di acquisire gli automatismi necessari a fare il tutto abbastanza velocemente.

Io gioco è ostico e se al quarto livello del primo vedrete una citazione a Dark Souls non illudetevi… la difficoltà dei giochi  Miyazaki vi sembrerà poca cosa, come spesso accade a chi si approccia ai platform, arrivando dai giochi moderni, restando stupito della difficoltà dei titoli classici. Ma non spaventatevi, se avete la giusta attitudine, presto la difficoltà crea un loop positivo dove, ripetendo molte volte il livello,  ci avvicineremo sempre di più alla conclusione dello stesso a ogni tentativo. I livelli, mai lunghissimi non presentano mai check-point; scelta chiara del game designer che non vuole concedere né pause né ancore di salvezza al giocatore.

Grafica e Sonoro

OkunoKa è una gradita sorpresa sul piano audio/visivo.

Con colonne sonore ispirate che, specie se riprodotte in cuffia, trascinano il giocatore in un mondo quasi onirico oppure pompano adrenalina nei livelli più concitati.

La grafica è assolutamente gradevole, disegnata a mano e ricorda molto le folli ambientazioni di Terry Pratchett realizzate in HD e animate a solidi 60 fps. Di particolare pregio un sistema di illuminazione dinamica che permette agli oggetti di movimento di proiettare coni d’ombra; cosa non scontata in un gioco di questo genere e che risulta come una ciliegina su una bella e buona torta.

E’ piacevole trovare un titolo indie che si discosta dagli stilemi in uso nel genere, solitamente queste opere son vestite con grafiche 8/16 bit e animazioni con pochi sprite, sia per contenere i costi di sviluppo sia come scelta stilistica di queste produzioni. Basta vedere uno screenshot per apprezzare il lavoro che il Team di Caracal Games ha messo in OkunoKa Madness.

Il gioco ha moltissimi dettagli e molti livelli nascondono in piena vista particolari che rimandano alla cultura Pop e videoludica moderna rendendo piacevole anche la ricerca di questi easter eggs.

I livelli sono dunque particolareggiati e piacevoli e ovviamente i Boss non sono da meno come è possibile ammirare in questa concept art.

Longevità

Lo studio di sviluppo afferma che il gioco è completabile in circa 8 ore, ma forse è stato detto per un eccesso di fiducia nelle nostre capacità, ma questo era comunque prima di aggiungere i livelli Madness.

Inoltre per i masochisti, amanti del completismo, gli sviluppatori hanno nascosto un collezionabile in ogni livello per invogliarvi a rivisitarlo. E se ciò non vi basta, è possibile competere online in delle speedrun sia globali che contro i vostri amici competendo su un itero mondo di gioco oppure su un solo livello.

Quindi possiamo affermare che la rigiocabilità è assicurata.

Conclusioni

La struttura dei livelli è molto varia e il gioco è divertentissimo a patto di saper accettare la sfida; se avete odiato Celeste oppure Donkey Kong Tropical Freeze è difficile consigliarvelo.

OkunKa Madness mira a far crescere il giocatore non il suo avatar. Non è il gioco da fare in metro o sul terno per perdere tempo, richiede attenzione e dedizione.  Ma più è grande la sfida, maggiore è la soddisfazione che si trae nel superarla.

OkunoKa Madness riconfeziona in una nuova e più ricca edizione OunkoKa che già due anni fa era già quasi perfetto. E questo senza costi aggiuntivi per chi già lo possedeva.

 

Andrea

Gioco da sempre a tutto, partito con l'apple IIc, ho giocato su tutti i processori della serie 8086 per poi diventare Nintendaro per colpa degli emulatori. Ma ora Voglio solo HW originale oppure scoprire cosa può offire il cloud. Sono forse schizofrenico?