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Milan Games Week 2019: il nostro recap

Milan Games Week 2019 si è appena conclusa e come sempre ci lascia con rinnovata passione per i videogame. L’evento è stato palco di moltissime novità che attendiamo intensamente, come l’ineguagliabile Final Fantasy 7 e i sempre acclamati Pokémon, ma soprattutto è stato l’affermazione di NextPlayer sulla scena video-ludica.

Come ogni amore che si rispetti non sono mancati momenti magici, ma anche qualche piccola delusione. Partiamo subito con il recap della fiera…

Nintendo

Nintendo e Sony sono le vere star di MGW2019. Entrambi gli stand erano ricchi di postazioni creative e interattive che hanno accontentato tutti.

Lo stand Nintendo è da sempre il più accogliente, con tantissime postazioni e staff molto attento alle esigenze sia dei neofiti che fan di lunga data. Le anteprime più attese erano senza dubbio Pokémon Scudo e Spada e Luigi’s Mansion 3, ma anche Mario & Sonic Tokyo 2020 non è stata meno. Sul palco non sono mancati gli spettacoli della community Nintendo Italia e di Pokémon central, fino ai degli improvvisati tornei di Smash Bros.

Pokémon Scudo/Spada ci ha convinto, con un gran passo avanti staccandosi molto dall’approccio casual di Let’s Go. La modalità Dynamax/Gigamax eleva la strategia delle battaglie, senza rovinare l’esperienza di gioco in quanto l’utilizzo è limitato ad un solo utilizzo per pochi turni. Belli i nuovi Pokémon e soprattutto bella la grafica, curata nei dettagli e fluida. Purtroppo per noi non è stato possibile sperimentare le nuove sequenze open world, in quanto la demo era praticamente la stessa mostrata all’E3.

Luigi’s Mansion invece si è mostrato un una forma più completa, con un intero capitolo da provare con tanto di boss finale. Il sistema di controllo torna alle vecchie glorie su GameCube, con un controllo a doppio stick che richiede un po’ di allenamento, ma certamente più preciso della controparte su 3DS. La vera star della demo è Gooigi, il doppelganger gommoso del nostro protagonista, che ci aiuta a risolvere i puzzle disseminati nel gioco.

Più in sordina, si poteva trovare anche l’anteprima di The Witcher 3, ma solo in forma portatile. La conversione per Switch ha del miracoloso, perché come ben noto The Witcher è un gioco che ha fatto della grafica la sua spada; nonostante tutto riesce a gira fluido in portatile, e mi è sembrato godibile per quanto riguarda la storia. Sono però molti i compromessi, in particolar modo gli effetti dell’erba e il fogliame non mi ha convinto, e penso che difficilmente la nuova veste sarà apprezzata da chi l’ha provato su altre piattaforme.

Non sono mancate le punte di diamante, Astral Chains, Daemon x Machina, Zelda Link’s Awakening e Mario Maker 2 che adornavano ogni lato dello stand. Non tutte le postazioni però sono state monopolizzate e Nintendo ha nobilmente ospitato sotto la sua protezione alcuni progetti “Made in Italy”, quali Super Cane Magic Zero e Remothered.

Sony

Sony quest’anno è prepotente e senza compromessi. Final Fantasy VII è star indiscussa di questa edizione, ma Sony non si è accontentata e ha portato tutto l’arsenale VR, Nioh 2, Avengers, F1 2020 su postazioni racing e, non contenti, cavalcano anche l’onda amarcord con Crash Nitro Racing e Medievil. Per nostra sfortuna le file erano interminabili ed anche per gli addetti ai lavori era difficile raggiungere le postazioni, ma abbiamo fatto del nostro meglio.

Final Fantasy VII è all’altezza delle delle aspettative, si vede che Square Enix non si risparmia. La grafica è curata maniacalmente, non c’è piastrella o effetto di luce che non sia convincente, con una regia che non lascia quasi mai fuori dall’azione. Il nuovo sistema di combattimento, come sappiamo non più a turni, porta avanti il sistema di controllo di Final Fantasy XV concentrato più sull’azione, ma non per questo abbandona la barra ATB (Active Time Battle) o la gestione ad inventario. Ad ogni attacco infatti la barra ATB si ricarica su più livelli, e si potrà poi attivare il menù dei comandi classici, che rallenterà il tempo è ci darà quegli istanti necessari per evocare una tecnica fisica potente o una magia. La nostra demo era limitata alla scena del reattore mako che abbiamo visto all’E3, quindi con i soli Cloud e Barret, fino all’assalto del robot aracnide; ed è proprio qui che FF7 ha mostrato tutta la forza di questo remake, perché dove il classico si accontentava di colpire fino ad esaurimento dell’energia, qua ci troveremo a nasconderci dal laser letale dietro alle macerie, a disattivare uno scudo protettivo con un attacco a tenaglia e ad organizzare gli assalti finali dopo un atterramento. Superbo.

Una prova veloce a Nioh 2 conferma la formula del primo gioco, in un more-of-the-same che non scontenterà certo i fan della serie. Una delle novità di questo nuovo capitolo, ovvero la personalizzazione del personaggio, è stato purtroppo anche il tallone d’achille di questa demo che ha rubato tempo prezioso. Una cosa è stata chiara fin da subito: Nioh non è per i deboli di cuore. Anche in questo capitolo richiede maestria nell’arte del combattimento e totale dedizione; fin dai primi minuti, i nemici sono temibili e non perdonano il minimo errore, pronti a lasciarti esanime appena esaurisci la stamina. Grafica dal giusto impatto, sia per la cura nella gestione della luce, sia per le atmosfere cupe delle foreste nebbiose del Giappone.

Microsoft

Un po’ sottotono lo stand di Microsoft, ci aspettavamo una maggiore grinta per contrastare le esclusive targate PlayStation, ed invece hanno puntato tutto sui soliti, seppur eccellenti, titoli di punta. Il proprio stand era quasi interamente dedicato all’eccellente Gears 5, che attirava l’attenzione dei curiosi grazie anche ai meravigliosi cosplayer, ma che ha fallito nell’attirare lo stupore dei propri hard-core gamer. La mancanza di anteprime era visibile anche ad un occhio poco attento, bastava vedere le poche persone in attesa per giocare. Molto bene invece la presentazione dei Xbox Game Pass Gold, che ha messo ben in mostra l’eccellenza del servizio online di Microsoft; qui Forza Horizon 4 si è mostrato sicuro di sé, con le sue postazioni racing di prestigio.

Bethesda

Non andare da Bethesda se non sei hard-core gamer. Questo era molto chiaro guardando il loro gigantesco stand dedicato a Doom Eternal, e allo zoccolo duro dei gamer in attesa. Fortuna nostra, Bethesda è anche professionalità e ci hanno consentito un appuntamento per provare la lunghissima demo — circa mezz’ora — in anteprima.

E inutile negarlo, Doom Eternal è ipnotico e adrenalinico. Eredita tutto quello per cui abbiamo adorato il suo predecessore. Ad un primo sguardo sembra un gradito more-of-the-same ma introduce molti elementi nuovi in maniera quasi subdola. Torna quindi la “spavalderia ignorante”, come mi piace definirla, iconica del titolo che non tenta di introdurre storie articolate, ma che vi butta dritti nell’azione e nella brutalità. Brutalità enfatizzata dalla sountrack Thrash/Death Metal, che non lascio il tempo di respirare. Potente. L’arsenale è stato aggiornato e tra le nuove armi mi ha convinto particolarmente il fucile da combattimento ravvicinato, che all’occorenza può sfoderare un gancio trainante per avvicinare al nemico. Epico. Nella demo abbiamo notato anche uno nuovo spirito esplorativo, fatto di lunghi salti nel vuoto che a tratti ricorda piacevolmente la serie Metroid Prime.

Qualche delusione

Finora abbiamo acclamato i successi dei big, ma non tutti sono riusciti a tenere testa alle aspettative. Ci sono due grandi anteprime che sono mancate ed hanno lasciato un immenso vuoto: Cyberpunk 2077 e Death Stranding. Nessuno dei due è riuscito nel presentare il proprio gioco alla fiera, e si sono accontentati di due stand tutta coreografia ma totalmente scarni di contenuti. Laddove Death Stranding a quantomeno presentato un footage in-game esclusivo, Cyberpunk 2077 si è limitato a mostrare un video già presente su Youtube addolcito da qualche spilletta gadget.

Un’altra amarezza la mancanza di uno stand dedicato di Ubisoft. Non che non si siano fatti sentire, il solo palco di Just Dance ospitato da Nintendo è stato il centro di gravità delle famiglie in visita la domenica pomeriggio, ma uno spazio tutto loro avrebbe sicuramente reso giustizia all’importanza della software house francese.

…e molti altri!

Games Week è troppo grande per essere raccontata tutta. Oltre a videogame, erano molte gli spazi dedicati all’arte figurativa, allo sport ai meravigliosi giochi indie, agli YouTuber più noti e ai tornei di eSports. Vi lasciamo qualche scatto a testimonianza di un weekend videoludico, che vi auguriamo di sperimentare in prima persona.