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Shantae: Risky’s Revenge – Director’s Cut – Recensione

Shantae: Risky’s Revenge – Director’s Cut – Recensione

Shantae: Risky’s Revenge – Director’s Cut, titolo targato WayForward che trasforma la spensieratezza e l’immediatezza nella sua arma vincente. Come in molti sapranno il primo Shantae è approdato nell’ormai lontano 2002 su Game Boy Color ed è stato uno dei primi lavori di WayDorward. Shantae, meta genio, mix di un gioco d’azione e un platform. Nel corso degli ultimi anni abbiamo potuto vedere e giocare altre due avventure.
Riscky’s Revenge era il secondo episodio ed era un esclusiva DSiware e fù pubblicato nel 2010, nel 2015 ci è stato riproposto Risky’s Revenge in versione Director’s Cut per PC e successivamente per PS4 E POI SU wii U.

Comincia l’avventura…

Ormai in tanti conosciamo Shantae, Risky Boots è ritornata all’attacco con un’altra delle sue bravate. Shantae lavora per il sindaco della città (Skuttle Town), si occupa della sicurezza con lo scopo di sventare qualsiasi minaccia si presenta. Durante la mostra (Relic Hunter Expo) in cui lo zio Mimic, zio di Shantae, tutta la città è in festa (Skuttle Town) da un antico uovo fuoriesce una lamada ( come quella del famosissimo Aladino).
E’ proprio in quel momento entra in scenza Risky, con la sua nave pirata, che ruba la lampada scatenando l’ira del sindaco della città, che come reazione licenzia la nostra Shantae che a suo dire non ha protetto la città a dovere. Risky si lascia dietro alcuni indizi utili a svelare i suoi mavagi piani.La lampada si rivelerà un antico artefatto che nelle mani sbagliare porebbe portre sciagura su tutto il mondo.

Inizia la nostra avventura, dobbiamo guidare la nostra meta-genio alla ricerca dei tre sigilli magici che servono per sbloccare i poteri della lampada magica. Ovviamente dobbiamo stare attenti a tutti gli scagnozzi di Riscky che li stanno cercando come noi.

GAMEPLAY

Il gameplay non è molto diverso da quello del capitolo originale. I controlli sono semplici e piacevoli, il level design sono molto buoni e il backtracking è intelligente. Gli attacchi della nostra Shantae non sono tanti. L’esplorazione è libera e limitata ad alcuni ostacoli da superare acquisendo nuove abilità e magie. Ovviamente durante l’avventura possiamo acquistare nel bazar varie abilità, sia per l’attacco che per la difesa. Si può praticamente acquistare di tutto tranne le trasformazioni in animale.
In questa versione ci sono solo due varianti introdotte, una modalità magica e una mappa consultabile parzialmente navigabile. Abbiamo due modalità una “difficile” che è focalizzata sulle capacità del personaggio e ne aumenta notevolmente i poteri degli incantesimi ma dimezza la difesa. Il tutto rende più complicati gli scontri con i boss.
L’inclusione della mappa risulta più incisiva, tiene conto dei progressi che facciamo e e ci permette di spostarci in modo più rapido da una zona all’altra. In uno dei dungeon però non abbiamo nessun aiuto dalla mappa.

Non ci sono molte novità in questo porting, ne livelli aggiuntivi o boss aggiuntivi. La longevità è la stessa del capitolo originale.

 

COMPARTO TECNICO

Per quanto riguarda la parte tecnica del gioco, l’upgrade è come quello visti nelle precedenti incarnazioni di Director’s Cut. Animazioni eccellenti, comparto artistico ben ispirato. Per quanto riguarda la longevità, come ho già detto non è molto diverso , con poche ore di gioco si può arrivare alla fine e scoprire gran parte dei segreti nascosti. Uniche novità che risaltano all’occhio sono il nuovo costume e la modalità Magic. Ma anche se non è stato aggiunto nulla di nuovo per me Shantae merita di essere giocato e merita un bel 8.

 

 

Giovanna

Sono appassionata di videogames, gioco da circa 13 anni, possiedo tutte le console,amo i giochi che riescono a coinvolgermi e sono impegnativi, tra i miei preferiti c'è Zelda, Assassin creed e Uncharted. Amo serie tv e film soprattutto horror, sono appassionata di libri horror, thriller e fantasy.