RecensioneSwitch

Mugen Soul, il ritorno di un RPG vecchi di settima generazione – Recensione

Mugen Soul, il ritorno di un RPG vecchi di settima generazione – Recensione

Mugen Souls: svelato l'arrivo della Limited Edition su Nintendo Switch -

 

  • Titolo: Mugen Souls (porting 2023)
  • Piattaforma: Nintendo Switch
  • Data d’uscita: 27 aprile 2023
  • Genere: RPG a turni
  • Sviluppatore: Compile Heart
  • Publisher: Eastasiasoft 
  • Prezzo: 39, 99 €
  • PEGI : 16+

 

Mugen Souls è un gioco che a molti di voi non potrà dire nulla, ma chi gioca ai videogiochi già da molto tempo potrebbe saperne già qualcosa. Nonostante il suo debutto recente su Nintendo Switch, il gioco risale agli inizi della seconda decade del ventunesimo secolo.

Inizialmente è stato pubblicato nel 2012 per PC e PlayStation 3 e rappresenta il frutto di una partnership tra Compile Heart e GCREST.  Quest’ ultima è una casa di sviluppo giapponese semi sconosciuta che vanta nel proprio repertorio alcuni giochi come Dream Meister and the Recollected Black Fairy e Metallic Child. Invece la prima casa di sviluppo non va confusa per un’ altra azienda del passato.

Compile Heart è nata nel 2006 come una sussidiaria della casa giapponese Idea Factory. Tra i suoi giochi si citano i capitoli della saga di Hyperdimensional Neptunia. Il fatto che porti il nome “Compile” deriva dal fatto che il suo personale è composto da una gran parte dello staff della compianta Compile Corporation.

Mugen Souls - Recensione - PS3 - 108223 - Multiplayer.it

Per chi non lo sapesse, stiamo parlando della compagnia che ha dato i natali alla serie di Puyo Puyo, i cui diritti sono ora in mano a SEGA. Inizialmente Mugen Souls è stato pubblicato in Occidente dalle divisioni occidentali dallo stesso publisher della serie Disgaega, ossia NIS (Nippon Ichi Software).

All’ epoca il gioco ha ricevuto delle valutazioni nella media. Non se l’è cavata malissimo, intendiamoci, ma le valutazioni della critica specializzata non sono mai andate oltre il 7.

Dopo un po’ di tempo, il gioco ha ricevuto anche un sequel, intitolato Mugen Souls Z (2014), che ne ha migliorato alcune caratteristiche. Tuttavia ora Compile Heart e Eastasiasoft ci tengono a ricordare ai fan che c’è stato un primo gioco.

Perciò, di recente, hanno rilasciato un porting dell’ originario Mugen Souls per Nintendo Switch. Tuttavia quanto può essere ancora attrattivo questo gioco dopo 11 anni dalla sua uscita originaria?  Siete finiti nel posto giusto per averne la risposta. Sedetevi e leggete la nostra recensione per saperne di più.

 

TRAMA

Narrativamente parlando, la storia del gioco resta sempre la stessa. Chou Chou è una dea che si trova in giro per la galassia. Tutto ad un tratto si mette in testa l’idea di conquistare i 7 mondi dell’intero Underworld, ossia l’universo del gioco.

Di conseguenza, decide di trasformare gli eroi più potenti dei pianeti in delle creature a forma di coniglio chiamate Shanpuru con lo scopo di schiavizzarli. In questo modo potrà facilmente raggiungere il suo obiettivo fino ad arrivare ad affrontare l’ Eroe e il Demon Lord, due entità dai poteri elevatissimi. Ad aiutarla durante la sua impresa ci saranno i suoi fedeli compagni Altis e Ryuto.

La storia del gioco è caratterizzata dalla presenza di alcune cutscenes con dei dialoghi umoristici ed esilaranti. Ogni dialogo ci fa conoscere al meglio qualcosa sui personaggi pian piano che il loro cast inizierà ad aumentare con l’aggiunta di nuovi combattenti.

Tuttavia non c’è mai un momento in cui la trama del gioco raggiunge dei momenti di spicco. Semplicemente si trova lì come qualcosa che viene utilizzato come contorno. D’altronde, è possibile intuirlo per via del ritmo semplice, dei vari cliché sparsi qua e là e della prevedibilità banalotta degli eventi raccontanti. Un dettaglio del genere potrebbe sembrare scontato in altri generi, ma va detto che Mugen Souls è un RPG, ossia un tipo di gioco che, invece, punta tantissimo sulla trama. Se siete degli amanti delle storie degli RPG, non troverete qui quello che fa per voi.

Eppure, se siete alla ricerca di un gioco che punta piuttosto sul fanservice, potete dare a Mugen Souls una possibilità. Durante la storia, capiterà di trovarsi di fronte a delle scene erotiche che coinvolgono delle ragazze adolescenti o delle loli. Quindi gli otaku avranno tanto pane per i loro denti.

Mugen Souls on Steam

 

GAMEPLAY

Come già vi abbiamo accennato per due volte di fila, il gioco è un RPG a turni. Il giocatore si muove all’ interno di un mondo hub dove può parlare con i personaggi NPC o partecipare a delle epiche battaglie. Il sistema di esplorazione è molto semplice. Ci sono vari oggetti sparsi in giro, il cui ritrovamento vi darà dei vantaggi per proseguire nella campagna. In particolare, l’esplorazione dei dungeon potrebbe offrirvi tante sorprese.

Tuttavia non mancano dei nemici agguerriti pronti per darvi parecchio filo da torcere. Fortunatamente le battaglie non sono mai casuali, poiché i nemici sono visibili nell’ overworld. Quindi spetta a voi la scelta di affrontarli o evitarli. L’importante è che non vi facciate vedere, altrimenti loro inizieranno a inseguirvi.

Se il giocatore verrà colpito dal nemico nel mondo principale, sia il personaggio controllato che il suo team riceveranno uno svantaggio all’inizio della battaglia. Tuttavia, se il nemico verrà colpito con il tempismo giusto, ciò si tradurrà in un bonus per la nostra troup.

Da vicino il sistema di combattimento ricorda molto quello della serie di Hyperdimensional Neptunia. A differenza di quanto succede negli RPG di vecchio stampo, i personaggi possono essere mossi liberamente all’interno dell’ arena di battaglia. Perciò possono essere controllati con facilità per creare i link, delle combinazioni di attacchi devastanti.

Ogni personaggio può attaccare normalmente o pararsi ed è dotato di un proprio sistema di statistiche. Può salire di livello, imparare nuove abilità speciali o aumentare la propria forza, difesa etc. etc. In particolare nel gioco è possibile eseguire il Blast Off, una tecnica che permette di far rimbalzare i nemici all’ interno delle arene.

All’ inizio i primi scontri possono sembrare semplici, ma la verità è che Mugen Souls non è assolutamente un gioco per tutti. Anzi… Pian piano che andrete avanti, vi renderete conto che è più difficile di quanto potreste immaginarvi.

Mugen Souls Review | RPG Site

Infatti una delle caratteristiche principali del gameplay consiste in un attacco che può essere eseguito solo dalla nostra carissima Chou Chou, ossia il Moe Kill. Quest’ ultimo consiste in una tecnica che permette di far assumere alla protagonista del gioco varie personalità sfaccettate.

In base a un’ azione selezionata, lei potrà sfruttare il suo egocentrismo o diventare sadica, masochista, bipolare, iperattiva, aggrazziata e così via. In questo modo potrà piangere, insultare o sedurre i nemici per sottoporli alla poenizzazione, ovvero la loro trasformazione in Shanpuru.

Ciò perché Mugen Souls non è un gioco che si basa sulle skill dei giocatori, ma richiede, invece, di comprendere la psicologia degli avversari. Alcuni nemici possono essere irrequieti, tristi, spaventati o spensierati. Quindi, usando la Moe Kill, dovreste riuscire ad attirare la loro attenzione per poi avere la meglio su di loro.

Eppure ciò accadrà solo se riuscirete ad usare bene la Moe Kill, perché, se userete gli stati d’animo sbagliati , i nemici inizieranno ad arrabbiarsi. Quindi vi faranno più danni e ne riceveranno pochi. Per alcuni giocatori questa feature potrebbe essere frustrante, ma, alla fine, gli darà tante soddisfazioni poiché avere più Shanpuru al proprio fianco si rivelerà una necessità in alcune situazioni.

Per esempio, è possibile sfruttarli in battaglia per comporre la peonball, una potentissima bomba da scagliare contro i nemici. L’uso della peonball si risulterà decisivo, ma, al tempo stesso, potrebbe rivelarsi pericoloso per chi la usa. Oltre ad essere enorme, questa bomba ha anche il difetto di essere instabile. Perciò bisognerà stare attenti a non romperla, pur di non rischiare di prendere danni.

Nonostante l’elevato livello di sfida, il gioco è ben bilanciato. Le sfide crescono d’intensità pian piano che si va avanti. Oltretutto l’esecuzione della Moe Kill nell’ overworld vi permetterà di rintracciare alcuni punti della mappa attraverso dei piccoli indizi.

Il gioco è pieno di suggerimenti. Molto spesso possono anche darvi una mano a capire lo stato d’animo da scegliere per la Moe Kill durante le battaglie, ma non sono mai diretti. Quindi, se non siete dei giocatori che agiscono di fantasia, potreste avere qualche problema nella loro comprensione.

Mugen Souls on Steam

Oltre a esplorare l’overworld, Chou Chou, Altis e Ryuto si muovono all’ interno di una grandissima astronave, il G Castle. Questo mezzo di trasporto viene usato sempre per gli spostamenti tra un pianeta e l’altro, ma, spesso, può essere attaccato da altre astronavi guidate dai nemici.

Durante le battaglie tra le navi, si compie un gioco in stile sasso, carta e forbici. Ogni mossa del nemico è imprevedibile, ma c’è sempre qualcosina che vi farà capire come agirà.

Cercate di capirlo, altrimenti, se non agirete bene, la nave nemica potrebbe uccidervi anche con un solo colpo. Non c’è nulla di male con le battaglie navali, anche se, dopo un po’ di tempo, possono diventare troppo monotone.

Inoltre, se avete dei problemi, non dimenticatevi di fare un passo al Mugen Field. Si tratta di un dungeon di 100 livelli, dove il giocatore può affrontare una ricca serie di sfide per poter salire di livello più rapidamente. Inoltre prendetevi una pausa ogni tanto.

Puntate a migliorare il vostro equipaggiamento, sfruttate l’ editor del gioco per dare un aspetto regale ai vostri personaggi e divertitevi a “sfogare le vostre fantasie” con un ampia varietà di minigiochi sessuali.

Siccome questa versione del gioco è un porting, non aspettatevi tanti cambiamenti rispetto al passato. Ciònonostante gli sviluppatori hanno deciso di eliminare tutte le censure delle versioni occidentali per PC e PS3 e hanno ripescato tutti i contenuti extra.

Quest’ ultimi sono tantissimi e, di certo, faranno la vostra felicità. Collezionateli tutti per incrementare ancora di più la durata delle vostre partite o per ricevere eventuali vantaggi.  In totale la storia del gioco dura intorno alle 22 ore e mezzo, ma i completisti potrebbero impiegare 48 ore e mezzo per completarlo al 100%.

 

COMPARTO TECNICO

Per quanto riguarda il comparto tecnico, invece, ci dispiace! Qui ci sono delle pecche molto evidenti su cui è impossibile sorvolare. Considerando che stiamo parlando di un porting, non aspettatevi un comparto nuovo di zecca. Un’ operazione del genere riguarda i remake, ma questa nuova versione di Mugen Souls non va verso quella direzione e non ne ha neanche le intenzioni.

Il gioco è stato riproposto in modo inconsistente con qualche miglioria minima pensata per farlo girare su Switch. Lo stile grafico usato durante le partite è in un 3D che, purtroppo, stona parecchio ancora oggi.

Le ambientazioni mostrate a schermo sono esageratamente semplicistiche nel design. Le texture sono povere, i modelli poligonali sono approssimativi e alcune location sono così spoglie e piatte al punto da sembrare delle lande desolate. Tuttavia, per fortuna, c’è una differenziazione nei temi scelti. Capiamo che si tratta di un gioco del 2012, ma dai! A quell’ epoca c’erano giochi più dettagliati di questo.

Per quanto riguarda i personaggi, i programmatori hanno scelto di utilizzare due stili diversi per rappresentarli. Il primo tra questi due tocchi artistici è visibile durante le cutscenes e, a distanza di anni, resiste ancora molto bene. In questa veste, i personaggi ricordano molto i personaggi degli anime o, persino, di Puyo Puyo. I loro colori sgargianti e il loro design fanno ancora una bellissima figura.

Invece, durante il gameplay, vengono rappresentati con uno stile chibi semplicistico. Tutto sommato le animazioni sono fluide. Tuttavia non mancano alcuni cali di framerate accompagnati, spesso, da dei tempi di caricamento molto lunghi.

In ogni caso, la musica è composta da alcuni brani j-pop che si legano all’ atmosfera moe. Non sono proprio così memorabili, ma a chi mastica questo tipo di musica potrebbero piacere sicuramente. Per il resto, ci sono anche degli effetti sonori a metà tra quelli d’azione e quelli pariodici. Mugen Souls presenta due doppiaggi; uno in inglese e l’altro in giapponese. Entrambi sono due doppiaggi di pregio, ma, se vi aspettate anche i sottotitoli in italiano, ci dispiace. Le versioni occidentali del gioco sono tutte in lingua inglese.

 

CONCLUSIONI

In conclusione, se siete degli hardcore gamer e amate il completismo puro, non fatevi sfuggire Mugen Souls. La sua estetica colorata non deve indurre il giocatore medio a sottovalutare il fascino ludico del gioco. Ci sono tanti contenuti e il sistema di combattimento è molto profondo e sviluppato apposta per “farvi soffrire”. Se, invece, siete dei giocatori occasionali che giocano gli RPG solo per la storia, lasciatelo perdere. Dopotutto la trama del titolo non raggiunge mai dei momenti così elevati.

Sicuramente ci saremmo aspettati qualche novità in più in aggiunta a tutto quello di cui vi  abbiamo parlato. Ciònonostante il prodotto va bene così. Il suo unico punto veramente dolente è la grafica. Di certo, possiamo lodare le illustrazioni dei personaggi del gioco, ma non le parti in 3D. Ci dispiace, ma, secondo noi, se c’era davvero l’intenzione di riproporre questo gioco, sarebbe stata più saggia l’idea di un vero ammodernamento.

Detto ciò, non sappiamo se anche Mugen Souls Z  verrà ripubblicato in futuro, ma speriamo vivamente che qualcosa venga migliorato almeno lì.


Lorenzo Barbaro

Un giocatore avellinese incallito di classe '99. Amo giocare tutti i tipi di videogiochi (specialmente quelli hardcore). Ho iniziato a giocare tra il 2005 e il 2006. Sia i videogiochi che l'archeologia sono le mie passioni. 😊