News

Intervista con Diago la mente dietro a Meg’s Monster e ai giochi di Odencat

Buongiorno e grazie per averci concesso questa intervista.

Ti conosciamo attraverso il tuo ultimo lavoro: Meg’s Monster. Potrebbe spiegarci cos’è Odencat e quali sono gli obiettivi del suo studio?

Odencat è un’azienda che si concentra su giochi su giochi narrativi in pixel art. Inizialmente abbiamo iniziato come società di giochi per dispositivi mobile e abbiamo avuto successo con un gioco chiamato Bear’s Restaurant. Meg’s Monster è il primo gioco che abbiamo realizzato appositamente per Steam/Console. Credo che i giochi abbiano il potere di influenzare le persone in modo positivo. Speriamo che i giocatori che giocano ai nostri giochi ne traggano qualcosa.

Ho amato la caratterizzazione dei personaggi e la scrittura di Meg’s Moster. Il vostro è un prodotto scritto benissimo cosa via ha portato a realizzarlo come videogioco e non come manga o un’altra forma narrativa?

In realtà, quando ero più giovane, ho anche scritto romanzi e fumetti e fatto film. Adoro inventare storie. Tuttavia, i giochi sembrano essere i media in cui posso sfruttare maggiormente le mie competenze. La cosa più importante è che la mia esperienza d’infanzia di giocare a grandi giochi di ruolo come Chrono Trigger e Suikoden2 mi ha fatto credere nei giochi. Quei giochi mi hanno emozionato molto.

Meg’s Monster e molti altri tuoi prodotti sono localizzati in numerose lingue, compreso l’italiano, questo è un evento molto raro per le produzioni indipendenti giapponesi.
Cosa ti ha portato a fare questa scelta?

Sono nato in Germania e cresciuto in Giappone, poi ho studiato in Svizzera, Australia, Stati Uniti e lavorato in Vietnam, Stati Uniti e Svezia. Con il mio background multiculturale, mi è sembrato abbastanza naturale supportare molte lingue. Tuttavia, tutto è iniziato con le traduzioni dei fan. I giochi con una narrazione forte attraggono molto i traduttori, credo.

Meg’s Monster è un gioco che parla al cuore del giocatore: e per coinvolgerlo emotivamente hai curato molto il sonoro, oltre alla scrittura, ce ne parli?

Quando ho tenuto un discorso a una conferenza al Tokyo Game Show, Reo Uratani è venuto da me e mi ha detto che gli piaceva il gioco che avevo fatto da giovane (Clock of Atonement) ed è così che ci siamo conosciuti. Lavorava per Capcom, quindi era la prima volta che Odencat aveva un compositore con un background professionale. Per Reo, questa era la prima volta che lavorava per un gioco indipendente, quindi abbiamo discusso molto. Dato che eravamo entrambi motivati dal gioco, alla fine la collaborazione ha funzionato. Sono fiducioso di dire che è stata una buona decisione lavorare insieme.

Sono stato anche un fan di Laura Shigihara (la cantante che interpreta una canzone nel gioco) da quando ho ascoltato la sua musica da To The Moon. È stata una fortuna conoscerla perché un giorno ha twittato riuardo al mio gioco “Bear’s Restaurant”. Non potevo credere che avesse accettato di cantare per il nostro gioco. Il destino è una cosa strana.

Oltre a Meg’s Monster. che personalmente consiglio a chiunque, c’è un vostro prodotto di cui andate particolarmente fieri e ci consigliereste?

Consiglio vivamente Bear’s Restaurant (disponibile anche in italiano e su Switch). È un gioco molto più semplice, ma il tema di servire l’ultimo pasto ai morti è un’esperienza emozionante per molti. In effetti, offrire un’esperienza uguale o migliore rispetto a Bear’s Restaurant era il nostro obiettivo quando abbiamo deciso di realizzare Meg’s Monster.

Invece, parlando di opere altrui, c’è uno studio o un autore che ammiri particolarmente?

Tobifox. Ero così scioccato quando ho giocato a Undertale per la prima volta. Non nasconderei l’influenza del suo gioco, voglio giocare di più ai suoi giochi.

Se protesti scrivendo una storia partendo da un IP già noto, tra tutti quelli esistenti, ce n’è uno su cui ti piacerebbe lavorare?

Breath of Fire. In particolare, Breath of Fire V mi sembra un gioco indipendente e lo adoro.

Ti ringrazio ancora del tempo che ci avete dedicato e vi porgo i saluti della redazione di Nextplayer di Nintendo Switch Gruppo Italiano e spero che alcuni dei lettori di questa intervista diventeranno come me fan delle vostre produzioni.

 

Diago saluta tutti i sui fan italiani e non!

Andrea

Gioco da sempre a tutto, partito con l'apple IIc, ho giocato su tutti i processori della serie 8086 per poi diventare Nintendaro per colpa degli emulatori. Ma ora Voglio solo HW originale oppure scoprire cosa può offire il cloud. Sono forse schizofrenico?