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BioWare sotto accusa – Emergono alcune testimonianze dall’ex Lead Writer di Dragon Age

Nelle ultime ore, arrivano informazioni trapelate in rete da parte di un ex scrittore di BioWare che ha testimoniato contro la software house per alcuni avvenimenti di cattiva condotta avvenuti negli studi di sviluppo di Dragon Age.

 

Lo studio di BioWare infatti, ha sempre vantato la particolarità di raccontare grandi storie nelle proprie produzioni che hanno assunto un punto cardine di ogni brand del team. Ciononostante, secondo David Gaider, che ha lavorato per la compagnia canadese dal 1999 al 2016, i rapporti tra gli scrittori e i vertici erano diventati parecchio tesi prima del suo addio.

 

Infatti lo scrittore ha affermato che il suo ruolo in particolare è sempre stato uno tra i più sottovalutati di tutto il settore, trasformando una compagnia che aveva come punto di forza, storie raccontate con una trama profonda ed articolata ad una che non vedeva più di buon occhio scrittori e scenografi.

 

Le parole da lui proferite in un post di sfogo su Twitter recitano: “ Potrebbe sembrare un’accusa grave, ma è esattamente quello che ho provato fino a quando me ne sono andato nel 2016. Improvvisamente tutti quelli al comando cominciavano a chiedersi come diminuire le risorse per la scrittura. Credevano che una buona storia potesse semplicemente accadere, mediante una bacchetta magica, quando invece si tratta di un qualcosa che richiede supporto e priorità”.

 

David Gaider, ricordiamo, ha contribuito alla realizzazione di giochi come Baldur’s Gate II, Neverwinter Nights e Star Wars: Knights of the Old Republic in qualità di designer, e ha lavorato alla storia e ai personaggi di tutti i giochi della serie Dragon Age nel ruolo di Lead Writer. Le sue parole vanno ad inserirsi nel più ampio contesto dello sciopero degli sceneggiatori in USA, dove l’intera categoria ha chiesto invano un aumento dei compensi, e offrono un ulteriore spunto di discussione in un momento storico nel quale l’intero settore creativo appare molto preoccupato dalla crescita delle intelligenze artificiali.

 

 

In un settore dove a volte si sente profondamente la mancanza di titoli con trame ben scritte e profondità di genere creativo, si dipana una realtà in continuo mutamento. E voi cosa ne pensate a riguardo? Fatecelo sapere nei commenti sotto la notizia.

 

Francesco

Sono un giocatore incallito, ho cominciato con il commodore 64 per poi passare al NES e allo SNES, fino alle console attuali. Amo giocare con tutte le console, odio la console WAR. Sono un collezionista da circa 20 anni. I miei giochi preferiti The legend of Zelda, Donkey Kong Country, Metal Gear Solid, God of War e Uncharted.