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The Mageseeker: A League of Legend Story – Magia e Strategia nel regno di Demacia – Recensione

The Magesekeer: A League of Legends Story™ è un Action/GDR Indie con grafica 2D in pixel Art HD, sviluppato da Digital Sun e distribuito da Riot Games. In uscita il 18 Aprile 2023 per PC, Ps4, Ps5, Xbox One, Xbox Series S/X e Nintendo Switch. Primo di tre progetti in arrivo, annunciati nel mese di Febbraio 2023 sotto l’etichetta Riot Forge che comprende tre spin-off dedicati all’espansione della Lore dell’universo di League of Legends (Convergence e Song of Nunu ancora non annunciati ufficialmente).

 

 

L’universo di League of Legends si espande

Riot Forge è appunto, l’etichetta con cui Riot Games pubblica produzioni alternative, andando ad integrare giochi che raccontano storie e vicende atte all’espansione organica e capillare, dell’universo di League of Legends. Infatti questo Febbraio, sono stati annunciati tre progetti di cui, The magesekeer, Convergence e Song of Nunu che apriranno le porte all’enorme mondo della lore del celeberrimo MOBA competitivo che ancora attualmente, ha una fan-base vastissima ed un’utenza davvero alta in continua espansione.

Facendo una piccola introduzione, possiamo dire che gli altri due titoli, ancora non hanno una data di uscita precisa ma non saranno legati a The Magesekeer che comunque rimane un’avventura stand alone, in grado di fondere elementi comuni con LoL ed espandere i confini della narrazione con un pizzico di originalità che lascia parecchio stupiti, in termini di gameplay e coinvolgimento.


Un gioco fortemente caratterizzato da un comparto artistico gestito in maniera meravigliosa, con stili grafici che abbiamo imparato ad apprezzare in Moonlighter, altro GDR targato Digital Sun, in grado di regalare molte ore spensierate all’insegna di una trama ben scritta e ponderata.

 

Storia di un Vasto regno ammantato dalla Magia 

Gli albori degli eventi, prenderanno piede nel vastissimo territorio di Demacia, una regione imprecisata del regno di Runeterra, in cui seguiremo le vicende del giovane Sylas, un ragazzo dotato di un potere straordinario, in grado di percepire la magia e di assorbirla, usandola a proprio piacimento.

Originariamente Sylas, fu introdotto in League of Legends nel 2019 come campione e combattente categorizzato nella specialità Melee, ad oggi reso protagonista di un’avventura inedita che ne scopre le origini e ne amplia il profilo personale forgiato da molteplici battaglie.

In origine a Demacia, praticare la magia, quindi il fatto stesso di essere un mago, veniva considerato fuorilegge, ragion per cui nella capitale del regno venne istituita una milizia di cercatori di magia che avevano il compito di stanare maghi e stregoni per imprigionarli ed impedire la diffusione delle arti magiche di ogni tipo.

Per fare ciò, la milizia si serviva di giovani dotati di caratteristiche straordinarie, come il giovane Sylas ragazzo in grado di percepire la magia e di scovare maghi nascosti in tutto il regno, imprigionandoli affinché non potessero più esercitare alcun potere.

A seguito di un’incidente che vede coinvolta una bambina rimasta uccisa per sbaglio in una retata di maghi nascosti in campagna, a seguito di un utilizzo maldestro dei suoi poteri, Sylas viene rinchiuso in una cella che lo terrà prigioniero per ben 15 anni.

Con il desiderio di vendetta nel cuore, alimentato dagli anni trascorsi in catene, si serve della sua unica amica, Lux che andava tutti i giorni a trovarlo in cella, in nome dell’affetto e dell’amicizia reciproca. Rubandole i poteri che teneva segretamente celati per non essere scoperta dai cercatori di magia, Sylas riesce ad evadere dalla città, fomentando una rivolta di maghi, incendiando e distruggendo tutto al suo passaggio.

Con la rabbia e le catene che lo imprigionavano ancora attaccate saldamente alle braccia, scatena tutto il suo potere contro la città, cercando di trovare i suoi aguzzini per la resa dei conti.

Ma gli eventi non vanno come egli aveva progettato, poiché dopo uno scontro estenuante con Garen, il capo dello squadrone d’élite della nazione, si vede costretto a fuggire dopo una bruciante sconfitta.

Reso reietto dalle diffamazioni della milizia e dalle sue azioni, si unisce ad una banda di maghi capeggiati da Leilani, una ragazza di grande forgia caratteriale che motiva Sylas a non cercare vendetta cieca ma ad unire tutti i maghi sotto un’unica causa per cambiare le cose nel regno.

Di qui in poi seguiremo le linee narrative di Sylas in ogni missione che lo porterà ad incontrare volti nuovi e vecchie conoscenze che lo aiuteranno ad ampliare la resistenza, scatenando schermaglie e motivando le comunità di maghi a seguirlo per tentare di sconfiggere gli oppressori con l’utopia della svolta in nome della libertà.

 

Elementi in comune con League of Legends

Riot Games dunque, ha fatto si che The Magesekeer, fosse uno spin-off ma con tantissimi elementi in comune con League of Legends, infatti proseguendo con la storia, non solo incontreremo personaggi noti nel medesimo universo ma scavando a fondo troveremo Easter Egg, riferimenti ed altre chicche che solo i più attenti e devoti giocatori di LoL riusciranno a scovare. In un connubio di meticolosi intrecci di trame principali e secondarie che articoleranno vicende ben scritte con la giusta dose di epicità.


Ho trovato le interazioni con League of Legends una scelta davvero azzeccata sopratutto per i fans storici della serie che si sentiranno a casa scovando piccoli riferimenti, oggetti, creature magiche e personaggi, facendo in modo di arricchire un mondo reso organico proprio dalle esperienze e storie narrate appositamente per i personaggi di tutta l’opera. 

Davanti a noi abbiamo ben più che un Indie ben scritto e programmato. Si rivela una perla videoludica che vale la pena di esser giocata solo per questi piccoli particolari che impreziosiscono l’esperienza, senza per forza dover conoscere League of Legends. Un po’ come il lavoro svolto per la serie: Arkane


 

Istruzioni per l’esplorazione 

Il gioco si svolge comandando Sylas su ambientazioni 2D strutturate in maniera più o meno lineare, dove combatteremo avendo a disposizione una serie di azioni più o meno basilari. Infatti l’esplorazione fine a se stessa non è proprio il punto forte di tutta l’esperienza che si limiterà semplicemente a darci una manciata di ore, dove dovremo semplicemente andare da punto A a punto B senza grossissime deviazioni o puzzle ambientali che ci sbarreranno la strada in maniera complicata. Infatti le uniche azioni si baseranno semplicemente sul dash del personaggio per poter valicare alcuni crepacci, buche ed abissi, sbloccando in fase più avanzata la funzione delle catene rampino con cui sarà possibile agganciarsi a degli appositi appigli sparsi per la mappa.

Altre piccole interazioni con gli ambienti si limiteranno all’apertura di porte tramite alcune leve ed interruttori e la possibilità di rompere alcune sbarre di prigioni aprendo passaggi per trovare forzieri di risorse.

 

Catene Scatenate 

Sostanzialmente il sistema di combattimento si baserà sul movimento repentino del personaggio in tutte le direzioni sfruttando una pratica schivata per evitare ogni tipo di colpo fisico o magico che sia. Sylas avrà a disposizione le due catene della sua prigionia attaccate alle braccia, armi con cui potrà attaccare in maniera leggera e veloce oppure in maniera potente con attacchi più lenti.

Sostanzialmente potremo usare il personaggio come doppelgänger in grado di copiare le magie dei nemici rispedendole immediatamente al mittente oppure destinandole ad altri bersagli.

Nel corso dell’avventura infatti, avremo modo di usufruire di un villaggio che fungerà da base segreta nonché da HUB di gioco, usato come rifugio per tutti i maghi; missione dopo missione sbloccheremo dozzine di potenziamenti per i poteri elementali, per le abilità attive e passive e vari mercanti che potenzieranno il nostro repertorio di magie, oggetti e abilità.

I combattimenti però, saranno uno dei punti centrali dove focalizzare l’attenzione, infatti ogni nemico avrà il suo peculiare modo di essere affrontato, rendendo The Magesekeer: A League of Legends Story™ un’esperienza profondamente articolata e più complessa di quanto si pensi.

Ogni antagonista, boss e mini-boss inclusi, avranno un pattern ben preciso e sempre diverso; tra attacchi fisici diretti e ad area, si distingueranno anche tantissime tipologie di attacchi magici, che grazie al nostro potere e alle catene, potremo assorbirle per poi riutilizzarle, andando poi a sbloccare un pratico albero delle abilità che permetterà di replicare le magie acquisite dai nemici. Cosa altrettanto interessante che premierà i completisti, in quanto per poter sbloccare ogni cosa nel gioco ci sarà richiesto di sconfiggere tutti i nemici e assorbirne le loro abilità.


Tutti i combattimenti saranno un mix di velocità e coordinazione di tasti per poter uscire indenni da orde  di nemici. Ogni scontro richiederà delle analisi approfondite per capire come agire efficacemente sulle debolezze elementali, infatti ogni nemico avrà un punto forte ed un punto debole all’elemento opposto alla sua magia (es. il ghiaccio sarà debole al fuoco e viceversa) premiando la coordinazione mano-occhio e la velocità di esecuzione di alcune mosse evasive per non essere colpiti.

Il titolo infatti, ha un gameplay solido e divertente, a tratti ricorda moltissimo Hades, il rogue like di Supergiant Games da cui sembra aver preso parecchi spunti interessanti. The Magesekeer riesce in ogni momento a soddisfare, lasciando piacevolmente sorpresi nella scoperta di tutti gli elementi del gioco, puntando su di un sistema di combattimento dinamico e frenetico con quella dose di gioco di ruolo che ci porta a dover riflettere su come affrontare una battaglia ma senza mai scadere nel banale.


Il gameplay generale risulta sempre molto frenetico e divertente, lasciandoci sperimentare nuovi approcci di combattimento con le oltre trenta tipologie di magie differenti e potenziabili che avremo a disposizione. Forse un sistema degno dei migliori Hack and Slash che abbiamo potuto provare peccando però di originalità sul lungo termine che ci vedrà impegnati in battaglie molto simili tra di loro senza dare a volte, lo spunto per poter continuare alcune missioni che risultano decisamente tediose. 

Il comparto di gestione del personaggio e dei vari HUB di gioco, porta una ventata di freschezza e varietà, creando una sintesi perfetta di ciò che potrà essere il nostro stile di combattimento, anche se un po’ limitato nell’esecuzione su combo e mosse che inevitabilmente tracceranno un pattern definito e unico su alcune tipologie di mostri e Boss.


 

Siamo giunti all’epilogo della storia …

Il titolo di Digital Sun e Riot Games, risulta una piacevole scoperta che amplia notevolmente la Lore di League of Legends, marcando una vicenda dai toni maturi e tormentati, imbastendo delle situazioni verosimili e ben ponderate in un’immaginario collettivo che anela di esser scoperto. Infatti The Magesekeer: A League Legends Story™ fa proprio questo: amplia oltre il possibile una storia ben scritta con tutti gli elementi necessari al fine di raccontare una bella vicenda che intrattiene e diverte.

Complice il sistema di combattimento Action/ Hack and Slash che mantiene sempre frenetico il ritmo di gioco, strizzando l’occhiolino ad una gestione molto minimalista ma mai scontata del personaggio e dei suoi attributi. Un GDR in grado di sorprendere poiché non risulta mai scontato e piatto.

Sentiamo di fare una piccola critica sulla presenza di alcuni bug insistenti che minano la serenità di gioco, tra cui l’impossibilità di leggere i documenti per intero nel menù dei collezionabili e alcuni mostri che spesso e volentieri si insinuano all’interno di muri invisibili rendendo così impossibile il loro raggiungimento anche con diverse abilità.

Tutto sommato l’esperienza funziona bene, se non fosse per alcuni passaggi che diventano piatti e tediosi, ripetuti più e più volte atti al farming di risorse e completismi vari di sorta.

Ci sentiamo di consigliare nella maniera più estrema l’acquisto, in quanto se avete amato in passato Moonlighter, vi troverete tra le mani qualcosa di ancor più prezioso e ramificato. Un’avventura vecchio stile che brama di essere giocata fino in fondo con tutto ciò che si possa desiderare dal mondo del fantasy puro.

 

 

 


Francesco

Sono un giocatore incallito, ho cominciato con il commodore 64 per poi passare al NES e allo SNES, fino alle console attuali. Amo giocare con tutte le console, odio la console WAR. Sono un collezionista da circa 20 anni. I miei giochi preferiti The legend of Zelda, Donkey Kong Country, Metal Gear Solid, God of War e Uncharted.