Tormented Souls – L’oscuro Wildberger Hospital – Recensione
Tormented Souls – L’oscuro Wildberger Hospital – Recensione. Tormented Souls di Dual Effect Games. Atmosfera horror vecchia scuola. “Muoviti lentamene. esamina ogni angolo e ogni dettaglio, leggi qualsiasi cosa trovi davanti, raccoglio tutto il nastro adesivo che trovi e attento a tutto ciò che puoi trovare dietro l’angolo”
Trama
Caroline Walker riceve una misteriosa lettera che la sconvolge. Nella busta c’è una vecchia foto che ritrae due bimbe( gemelle)con un messaggio sul retro :
“Pensi di poterci semplicemente abbandonare qui?”
Caroline viene colpita subito da un forte dolore alla testa, la conseguenza di alcune settimane piene di incubi notturni e inquietudine. La ragazza decide di recarsi verso Wildberger Hospital, luogo da cui arriva la lettera. Caroline vuole scoprire cosa si cela dietro il messaggio. Una volta raggiunto l’ospedale, diverso dai soliti ospedali che tutti conosciamo. Infatti vediamo un’enorme villa, mobili antichi, colonne di marmo splendidi candelabri ovunque. Mentre Caroline gira per l’ospedale all’improvviso viene colpita con una mazza e perde i sensi, si risveglia in un bagno logoro, nuda.
Si ritrova con un tubo piantato nella gola, lo rimuove e mentre si guarda allo specchio si vede il volto ricoperto da una benda, togliendola scopre di non avere più un occhio. Immaginate lo stupore e l’orroche che si può provare in una situazione simile… e quante domande possano ronzarvi nella testa. Agitata e in preda alla paura si avventura nell’ospedale ma non immagina neppure cosa può accadere.
Non è una trama mai vista ma riesce comunque a incutere curiosità e la voglia di scoprire i segreti che si celano dietro tutto ciò. Man mano che giochiamo troviamo documenti e file nelle varie stanze del Wildberg Hospital e la voglia di scoprire tutto continua a crescere. Il proprietaro di questo ospedale è un uomo che ha subito indicibili tragedie familiari. Durante il giro nell’ospedale Caroline incontra un parroco nella stanza dei Raggi X, egli gli racconta che le gemelline della foto sono scomparse nelnulla dopo un misterioso evento e che può consultare i dettagli nella biblioteca dell’ospedale. Man mano scopriremo che non è solo la storia del padrone dell’ospedale e l’ospedale stesso ad essere pieno di misteri ma l’isola stessa ad essere colma di segreti e ad avere un passato oscuro probabilmente legaro all’antica civiltà dei Tismuit e al ritrovamento di 286 scheletri , tutti di bambini gemelli.
Veniamo al dunque
Tormented Souls è un piccolo progetto ma con otime premesse, purtroppo ha delle movenze un pò legnose e poco naturali e le interpretazioni degli attori non sono impeccabili. I modelli poigonali risultano un pò spartani. Ma l’atmosfera di tensione che sono riusciti a creare è ottima, anche grazie alle inquadrature e agli ambienti.
Una volta che Caroline riesce a sfuggire dall’abominio in sedia a rotelle e aver incontrato il parroco che vi abbiamo gia citato, scopre che i pazienti dell’ospedali sono stati tutti trasferiti altrove. Alcune ambientazioni mi hanno ricordato molto delle ambientazioni di Raccon City e di Silent Hill.
Avolte vediamo un netto stacco che separa le aree della mappa ma il lavoro svolto dal team mi ha comunque colpita. L’illuminazione viene data dalla luce delle candele e riesce a valorizzare molto il lavoro di texture che il team ha fatto. Il legno, le pareti ogore, i pavimenti e i materiali sono piacevoli da vedere.
Scene
L’uso delle telecamere fisse riesce ad acuire l’elemento claustrofobico dell’esplorazione e impediscono leggermente di vedere i nemici. Si notano i miglioramenti che sono stati fatti rispetto ai gameplay tratti dal prototipo ma potevano fare molto di più. Come ad esempio eliminare gli stacchi netti tra le cutscene e le fasi in game.
Inventario
Possiamo riporre gli elementi chiave nell’inventario a riquadri, diviso in sezioni e possiamo combinare gli oggetti per proseguire nel gioco. Tra gli oggetti troveremo dei pezzi di un cuore di plastica, chiavi con simboli da allineare, accendini, tronchesi e molto altro.
Specchi temporali
Durante il gioco troviamo dei vecchi magnetofoni e possiamo salvare la partita tramite dei nastri appositi. Io adoro uesto genere di meccaniche old school che a mio parere calzano alla perfezione con la filosofia alla base della produzione, peccato per gli specchi temporali. Quando arriviamo nel reparto maternità scopriamo un cadavere con una chiave a T nella mano e una botola che ci porta in una stanza con uno specchio.
Lo specchio che vediamo è alto e ha una croce come decorazione, possiamo usare lo specchio e raggiungere il reparto maternità di un altro tempo, il cadavere però qui ha una vecchia bambola tra le mani. Caroline riesce a inserire il cuore nella bambla e a tornare nella sua realtà, elettrificare il corpo e recuperare ‘oggetto chiave. uello che mi ha lasciato un pò perplessa p che non sono riuscita a capire in che modo viene influenzato il tempo presente con linterazione con la bambola. Avrebbero potuto sfruttare questa meccanica per farci rivivere il passato dell’ospedale.
Mostri
Durante l’avventura Caroline incappa in cadaveri, corpi mutilati crocifissi, interiosa su bilancini e mostri. I mostri purtroppo non sono troppo ispirati. L’abominio in sedia a rotelle e gli altri mutilati sono animati da animazioni legnose e bruttine, ma comunque riescono a incutere un minimo di timore. Purtroppo però i colpi che ricevono non hanno delle reazioni decenti, sembrano abbozzate. Anche e movenze del nostro personaggio soprattutto in fase di mira non aiutano e contriubuiscono a fare dello shooting la componente meno solida del gioco.
Puzzle
I puzzle sono stati ben realizzati anche se non sono difficilissimi ( amo gli enigmi). L’accendino svolge un ruolo molto importante nel gioco, per accendere le candele dei candelabri sparsi nell’ospedale. Ovviamente non è l’unico modo per ottenere un pò di luce, in alcune stanze possiamo accendere l’eletricità se troviamo il modo.
Conclusione
Tormented Souls – L’oscuro Wildberger Hospital – Recensione
Il design ambientale e la narrazione sono molto buoni, soprattutto al buio. Il viso della protagonista è molto espressivo e vedere le sue reazioni agli orrori che incontra è molto avvincente. Il sonoro è il top, ti resta in testa. Il team è riuscito a riconuistare la magia degli horror di sopravvivenza vecchia scuola con la tecnologia moderna. Peccato per il doppiaggio deludente. A xompensare abbiamo una narrazione ambientale ben fatta. Questo gioco di sicurò verra amato da chi ama i classico survival horror.