TOEM: A photo adventure, una meravigliosa e scattante avventura retrò – Recensione
Titolo:
TOEM: A photo adventure
Piattaforme:
Nintendo Switch, PlayStation 5, Steam
Genere:
Avventura
Sviluppatore:
Something We Made
Publisher:
Something We Made
Prezzo:
€19,99
Negli ultimi anni I titoli indie che offrono avventure e storie sempre più particolari aumentano sempre di più. Il coinvolgimento di videogiocatori di ogni età e di ogni genere sta diventando maggiormente l’obiettivo primario di ogni gioco d’avventura. TOEM: A photo adventure, il primo titolo sviluppato e pubblicato da Something We Made, offre una splendida avventura retrò, alla scoperta di nuovi mondi da fotografare e foto da custodire come meravigliosi ricordi.
Pronti a riempire il vostro book fotografico?
La storia di TOEM: A photo adventure è molto semplice e facile da comprendere. Il tuo scopo, controllando il simpatico animaletto, è quello di andare in tour, in giro per i vari mondi, scattando foto e raccogliendole nel tuo book fotografico. Questa idea è partita da tua nonna, anziana fotografa, ispirandovi a iniziare questa fantastica e divertente esperienza. Tanti mondi ti aspettano e moltissimi animali, insetti e persone da scattare e da conoscere ti aiuteranno per migliorare come fotografo e come persona. Al termine del tour, che non durerà molto, avrai concluso la tua bellissima esperienza, diventando, si spera, un fotografo provetto e degno del tuo nome.
L’obiettivo degli sviluppatori è stato quello di rendere questo gioco per tutti e per tutte le età, dando la possibilità di vivere l’esperienza distaccato dal solito tipico gioco d’avventura. Essa infatti si incentra più sul collezionare e custodire le memorie che sullo sconfiggere i soliti nemici che vi ostacoleranno la strada. Infatti non mancherà di certo l’aspetto umoristico che è cuore del gioco grazie i vari personaggi che incontreremo. Ognuno di essi avrà le sue tipiche battute, scene e dialoghi uniche nel loro genere. Ogni loro dialogo è riuscito a tenermi incollato e a raccontarmi, seppur essendo tutti personaggi secondari, tutto sulla loro persona e su come loro si approcciano verso gli altri. Sembra davvero banale, ma è difficile creare molteplici personaggi che funzionino e interagiscano senza smorzare o annoiare: penso che TOEM è riuscito a evitare che ciò accadesse.
Una fotocamera a tutto tondo
Dato che TOEM è un’avventura fotografica, la vostra miglior arma è proprio la vostra macchina fotografica, tipicamente retro ma con qualche piccola funzione extra. Lo zoom potenziato e adatto a lunghe distanze, la messa a fuoco e l’uso della fotocamera interna sono alcune delle immense funzioni della magnifica fotocamera a portata di mano. Non mancherà di certo la possibilità di scegliere tra varie espressioni facciali prima di un selfie, così che ognuno di esso sia il più unico possibile.
Una delle mie preferite è quella del riconoscimento degli animali e degli insetti, il quale automaticamente ti rivela se è uno di essi e se è già stato scattato prima. Questa implementazione, oltre a salvare tempo prezioso per quanto riguarda l’inquadratura, è molto ben pensata agli standard attuali presenti al giorno d’oggi. Un merito quindi va agli sviluppatori che, sebbene il gioco richiami molti elementi retro, il gioco risulta comunque alla pari con le funzioni al giorno d’oggi.
Timbri come prova completata
Per proseguire in altre zone in TOEM, dovremmo completare diversi obiettivi e richieste da parte dei cittadini e turisti presenti in ogni zona. Molte di queste, ovviamente, riguarda mostrare una certa foto; altre invece sono completamente differenti. Al completamento di ognuna di esse riceveremo uno stampo, collezionabile in una carta simile a un taccuino. Alcuni di essi vi regaleranno anche dei simpatici accessori pronti per essere indossati; alcuni sono addirittura necessari per qualche missione.
Raggiungendo il numero minimo richiesto, una simpatica scimmia ci darà il permesso per proseguire e salire a bordo del bus che ci porterà verso la prossima zona. Non temete, potrete ritornare sempre alle zone precedenti per completare le missioni mancanti e gli animali o insetti che ancora non avete scovato e scattato. Il gioco sicuramente va completato per via della sua poca durata e vale la pena essere spremuto quanto più possibile per godersi ogni singolo attimo. Tuttavia coloro che non amano tanto questo tipo di genere, si troveranno davanti un prodotto che non farà al caso loro.
Foto piene di ricordi
Una delle cose più soddisfacenti di TOEM è la possibilità di vedere in qualunque istante ogni nostro scatto. Ogni attimo di puro divertimento e ironia non potevano non essere collezionate nell’album, con la possibilità di aggiungerci un titolo e anche salvarle come scatto preferito.
Sebbene non sia una funzione diversa da altri titoli, non aggiungendo nulla di nuovo, la UI e la grande quantità di foto collezionabili hanno compensato questa lacuna. Preferivo, però, l’esistenza anche di una sorta di deposito dove poter stampare o depositare le proprie foto raggiunto un certo limite. Ovviamente questi sono suggerimenti che non danneggiano il cuore del gameplay del gioco.
#BlackandWhite
La cosa più caratteristica di questo titolo è la grafica e il sonoro. Il gioco è completamente in bianco e nero, tutto interamente disegnato a mano e sviluppato su un piano tridimensionale. Hanno lavorato davvero tanto su questo aspetto che ho trovato la grafica di questo piccolo gioiellino veramente unica. Mi ha immerso in un’era in cui non esiste ancora l’utilizzo del colore, ma tutto fatto interamente in scala di grigi: una gioia per gli occhi e per gli amanti di questo stile.
In tutto ciò, questi elementi antichi si ritrovano anche per quanto riguarda il sonoro. L’icona delle tracce musicali nel menù, infatti, non è primeggiata dalla solita icona del CD, bensì dalle audiocassette. Alla vista di esse mi è subito balzato in mente i ricordi di quando le ascoltavo e quanto tempo è passato dalla vista e dall’ascolto di quest’ultime. Per quanto riguarda la loro melodia sono molto differenti e orecchiabili, ascoltabili, inoltre, in qualsiasi momento durante la nostra avventura, selezionandole dall’apposito menù dopo averle sbloccate. Esse saranno ascoltabili al posto della canzone della zona attuale e quindi vivere la nostra avventura con la nostra traccia musicale preferita. Ho apprezzato molto il fatto che il titolo cerca di dare comunque un senso di libertà al videogiocatore, rendendolo il nucleo portante del gioco stesso.
Conclusione
TOEM: A photo adventure è una magnifica e corta esperienza, e per alcuni anche un bel tuffo nel passato. Sicuramente è un’avventura non usuale in cui non si combatteranno i soliti nemici per proseguire, ma scatterete foto e completerete obiettivi per proseguire. Ho amato ogni singolo istante e, sebbene sia veramente corta come avventura, è difficile che non sia amata dagli amanti della fotografia e del genere. Non importa l’età che avete, TOEM è stato progettato per ogni tipo di cuore, grande e piccolo, e attende solo di essere giocato.
Versione testata: PlayStation 5
Chiave ricevuta e offerta gentilmente dagli sviluppatori e publisher Something We Made.