RecensioneSwitch

Fight of Animals: recensione

Fight of Animals è un picchiaduro che ha per protagonisti degli animali umanoidi.

Prima di descriverlo è giusto ribadire la premessa che appare all’inizio del gioco, ovvero che questo è stato creato per intrattenimento fine a se stesso e che non contiene alcun incitamento alla violenza sugli animali o maltrattamenti avvenuti su questi.

Il limitatissimo roster di lottatori, composto da soli sei personaggi personalizzabili solo nella scelta del colore, fa scendere in campo quelli che sembrano delle figure proprio tipiche dei meme.

Graficamente sviluppati con una tecnica di cell shading a livello dei primissimi giochi per PlayStation 2, come mostrano i contorni neri marcati.
È veramente difficile spendere tante parole per un titolo così povero sia nel comparto tecnico che nella narrazione, completamente assente, ma ci proveremo.

Troviamo una modalità Arcade, Versus e Online, oltre la sezione Training per allenarsi.
I comandi sono veramente semplici, introdotti da un breve tutorial e uguali per tutti i personaggi.
Nella schermata compaiono barra della salute in alto e barra delle mosse speciali in basso a sinistra, la quale si riempie ogni volta che colpiamo l’avversario fino a concederci una mossa speciale (un riferimento particolare alle mosse speciali dello scoiattolo che imita una sorta di onda energetica e quella dell’ibrido corvo gorilla che cambia posa per farsi fotografare mentre atterra il nemico).
È possibile regolare il livello di difficoltà, scegliere un secondo colore per il proprio personaggio e lo scenario di scontro (anche per i fondali possibilità di scelta poca e nulla, solo tre arene!)
Deludenti anche gli effetti sonori:
sarebbe stato bello dotare gli animali di una frase di battaglia introduttivo ad ogni step enfatizzando così il loro lato umanoide.

Ad una valutazione finale Fight of Animals, che esiste già per PC, sarebbe stato meglio rivederlo in app per smartphone e a titolo gratuito.
Tuttavia dovendo dare un giudizio in quanto proposta per console, l’unico fattore che potrebbe motivarne l’acquisto sarebbe puramente la curiosità nei confronti di questi “Memanimali” (termine liberamente coniato in fase di recensione).

In parole povere, se l’idea di fondo poteva avere del potenziale, non è stato sufficientemente preso sul serio.

Quello che poteva essere un titolo divertente, grazie alla presenza di una maggiore scelta di personaggi e sfondi, un filo narrativo di fondo non necessariamente drammatico, e un lavoro grafico qualitativamente migliore, è rimasto relegato a un picchiaduro da pochi spicci e paragonabile a un gioco vecchio di almeno vent’anni dimenticato perfino nei suoi tempi, in quanto testato che già dopo un paio di ore il gioco stanca.
In funzione di queste considerazioni il costo del gioco in eShop non ci offre un rapporto qualità prezzo consono alla scelta di spendere denaro che potrebbe essere investito in titoli migliori.


Francesco

Sono un giocatore incallito, ho cominciato con il commodore 64 per poi passare al NES e allo SNES, fino alle console attuali. Amo giocare con tutte le console, odio la console WAR. Sono un collezionista da circa 20 anni. I miei giochi preferiti The legend of Zelda, Donkey Kong Country, Metal Gear Solid, God of War e Uncharted.