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Young Souls – Recensione

Publisher: The Arcade Crew

Sviluppatore: 1P2P Studio

Data d’uscita:  10 marzo 2022

Piattaforme : Nintendo Switch, PlayStation 4, Xbox One, Google Stadia, PC (via Steam)

Genere: Picchiaduro a scorrimento, RPG

Modalità di gioco: giocatore singolo, multigiocatore

Prezzo:  24,99

 

Produrre un videogioco non richiede solo l’uso di una formula abusata in continuazione. Ogni tanto sarebbe anche l’ora di sperimentare qualcosa di nuovo anche se un’ operazione del genere può avere un grado di rischio variabile in base all’ adozione di tutte le idee sul campo. Eppure Young Souls ha preso questa strada e ha provato a farsi coraggio offrendosi a tutti gli amanti dei picchiaduro con lo scopo di coinvolgere sia gli appassionati che i novizi.

Ve lo immaginate un gioco con un sistema di un GDR , ma che usa gli elementi dei beat ’em up?  La ricetta per creare un miscuglio tra quest’ingredienti ha richiesto un po’ di tempo e non è stata semplice. Tuttavia, dopo 4 anni passati dal suo primo annuncio, il gioco è finalmente disponibile. Prima è uscito su Google Stadia per poi approdare sulle console di ottava generazione attualmente sul mercato così come su PC. 

È stato pubblicato da The Arcade Crew, un team legato alla famosa DotEmu (Street of Rage 4), ed è stato sviluppato da 1P2P, un gruppo formato da dei talentuosi sviluppatori francesi che hanno lavorato in passato con Hydravision (Obscure, Alone in the Dark) e Ankama (Dofus, Wakfu, Abraca).

Sin dal suo lancio, è stato lodato sia dall’ utenza online che dalla critica specializzata. È vero che resta pur sempre un indie, ma, comunque, risultava un progetto troppo ambizioso. Su Steam ha ricevuto un sacco di recensioni positive così come su vari canali YouTube e sui vari social. Invece la situazione su Metacritic appare un po’ diversa. Lì alcuni voti sembrano un po’ esagerati tra chi ha lodato forse un po’ troppo eccessivamente il gioco e chi lo ha odiato o perché non l’ha apprezzato o perché aveva il solo gusto di farlo.

 Ma a noi di Nextplayer frega poco quel che si dice in giro sui videogiochi. Cerchiamo di capire se davvero è una gemma nascosta. Io sono Lollo il recensore e vi auguro a tutti voi una buona lettura.

TRAMA
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I due gemelli protagonisti, Tristan e Jenn, sono due ragazzini maleducati che non vanno a scuola e che vivono con la figura del “Professore“, il loro padre che passa ogni giorno a lavorare e a studiare senza toccare il cibo.

I due ragazzi non sanno che cosa nasconde, ma si trovano costretti a salvarlo. Sotto la loro città ne esiste un’ altra abitata dai Gobbons, dei goblin che lo rapiscono e che vogliono ottenere il dominio del mondo in superficie.

 A guidare i due ragazzi nelle loro avventure c’è Baldwin, un gobbon che si è ribellato per passare dalla parte del bene e che fa comprendere al duo dei segreti che il loro padre ha sempre tenuto nascosti.

La storia è troppo semplice.  Almeno, però, ci sono dei momenti comici e drammatici che rendono il ritmo dell’avventura più incalzante. Addirittura i protagonisti hanno una loro personalità. È vero che non sono complessi. Alla fin fine sono solo delle macchiette, ma ho notato in loro una certa evoluzione. Infatti dubitano delle proprie azioni dimostrandosi dei personaggi sì incivili, ma, comunque, umani.

Ogni situazione spingerà i giocatori a saperne di più facendo partire le sue prime domande sin dalla prima cutscene. Inoltre non solo c’è una certa crudezza nell’ umorismo, manifestata grazie all’ uso di alcune parolacce. È anche possibile scegliere in alcuni momenti la frase da mettere in bocca ai protagonisti anche se ciò cambia solo leggermente l’arco narrativo.

 

GAMEPLAY

È possibile giocare sia in singolo che in multigiocatore. Giocando in due, i giocatori controllano i due teppistelli nello stesso momento ed è questa l’esperienza che vi consigliamo. Così potete far divertire i vostri compagni anche quando si annoiano o se sono stressati.

Invece, nella modalità pensata per il giocatore singolo, quest’ ultimo può interscambiare i personaggi premendo un semplice tasto. Un po’ come avviene nei picchiaduro a incontri con il sistema del Tag Team. Questa caratteristica vi permetterà di pianificare con calma le vostre strategie durante i momenti più critici, ma ogni tanto prendetevi anche una pausa.

Come in tutti gli RPG anche qui c’è un hub world. I giocatori possono visitare la città dei due giovani parlando con i suoi cittadini ed accedendo ai suoi centri di vendita. In quest’ ultimi si possono comprare degli abbigliamenti  anche se non cambiano molto le vostre statistiche. Sono stati pensati solo per i puri collezionisti e lo stesso si può dire per le armature disponibili nel gioco.

Le strade possono essere visitate o a piedi o tramite una moto e ci sono anche altri centri interessanti. Per esempio i mercatini dell’ usato, utili per guadagnare soldi, o delle palestre in cui il giocatore, pagando alcuni ticket, può allenarsi per salire di livello. Già perché nel gioco la progressione è ruolistica, ragion per cui occorre livellare. E si livella non solo per sconfiggere i livelli più difficili, ma anche per accedere a certe sezioni, il cui accesso sarebbe altrimenti impossibile. 

Oltre a viaggiare nel mondo in superficie, si deve andare anche nel mondo dei goblin che si struttura in alcuni dungeon sotterranei. Qui il passaggio da un’ area all’altra avviene tramite dei portali creati dal Professore e noti come Teletrasporti. Inoltre in questo mondo non solo si affrontano i nemici.

Si possono anche comprare delle armi o delle pozioni magiche, ma la valuta richiesta non è la stessa della nostra città. Quindi non solo occorre guadagnare monete dorate, ma anche le cosiddette monete goblin.  L’armamentario è molto vario e le pozioni hanno varie abilità in base al loro utilizzo. Ci sono quelle per la cura o quelle da usare in modo offensivo.

Young Souls Preview – Irrational Passions

In battaglia il giocatore lotta utilizzando una spada come in un qualsiasi picchiaduro ad arma bianca. Lo scopo alla base di ogni stage è quello di finirlo sconfiggendo tutti i nemici e tutti i boss e ricevendo delle ricompense.

Oltre a saltare e ad attaccare, si può usare uno scudo per la propria difesa. Addirittura, oltre agli attacchi forti e leggeri, si può anche rilasciare un potentissimo fondente che va caricato tenendo premuto un certo pulsante. Inoltre ci sono alcune meccaniche che sembrano prese dai giochi di From Software. Come in Dark Souls, anche qui si può fare il roll, ossia la nota schivata fatta con una rotolata, e il parry con lo scudo.

E si possono usare anche delle bombe, dei vasi, dei rampini e così via per colpire gli avversari. Un po’ come capita nei giochi di Zelda. Poi non mancano neanche gli incantesimi anche se è meglio non abusarne troppo. Date retta a me e usateli solo quando è necessario.

Inizialmente può sembrare troppo semplice il gioco, ma, dopo un bel po’ di tempo, la difficoltà inizierà a crescere molto al punto che morirete un sacco di volte. Andando avanti, i boss diventeranno sempre più violenti e scopriranno di meno i propri punti deboli Ciònonostante il livello di sfida è ben bilanciato e non ha lo scopo di essere elitista. Anzi… È molto permissivo. 

All’ inizio di una partita, il giocatore può scegliere uno tra 4 gradi di difficoltà in modo da rendere il gioco più adatto alle proprie abilità. A soddisfare questo desiderio c’è anche un sistema di personalizzazioni accessibile dal menù , ma ciò non significa che gli ostacoli non mancheranno.

Complessivamente il gioco dura attorno alle 10 ore e si lascia tranquillamente rigiocare, ma non so…. Pare che, dopo il completamento, abbia avuto la sensazione che forse si poteva fare di più. Lo so che il gioco è un indie e che, quindi, non ha un budget maggiore alla pari di un gioco tripla A.

Ciònonostante il gameplay nel mondo degli umani poteva essere  un po’ più approfondito. È vero che non c’è una navigazione libera, ma mi sarebbe piacuto se ci fosse stato qualcos’ altro che avesse stimolato il giocatore a non concentrarsi solo sulla storia. Tipo le missioni secondarie che in questo gioco non ci sono. C’è giusto qualche cosa come la palestra, ma nulla di più.

Un altro difetto riguarda i dungeon. Sono pieni di tanti mostri da picchiare, ma sono anche troppo corti. Presentano giusto qualche area qua e là, ma durano poco. Comunque imparerete a conoscerli facilmente visto che, per livellare, non serve solo la palestra. Affrontate i nemici a partire da quelli più semplici e vedrete che diventerete subito dei campioni.

 

Recensione: Young Souls - IT Atsit

COMPARTO TECNICO

Per come si presenta, Young Souls è una piccola gioia per gli occhi, ma sono doverose delle osservazioni necessarie sul design. Le ambientazioni sono semplici nel livello delle textures, ma dopotutto si tratta solo di una questione di stile.

Tutto il gioco viene rappresentato come se fosse un cartone animato in 2D e può starci. L’importante non è l’uso di un certo stile grafico, ma piuttosto la saggezza che c’è dietro il suo utilizzo. 

I luoghi mostrati durante l’avventura si differenziano l’un l’altro e sono cupi e maturi, ma anche colorati bene. Inoltre i personaggi sono ben animati e riconoscibili. I problemi arrivano, però, quando si gioca. Alcuni recensori hanno segnalato la presenza di alcuni bug. Per esempio ci sono alcuni problemi che si verificano con i menù e che forzano la chiusura del software.  E lo stesso si può dire per i caricamenti. Sono veloci, ma può capitare la circostanza in cui si ripetano all’infinito. E poi ci sono anche dei personaggi che stranamente spariscono.

Effettivamente questi bug ci sono, ma, durante la mia esperienza di gioco, mi sono risultati minori. Nel senso che si sono verificati, ma non in un numero così spropositato al punto da farmi mollare il pad. Semmai consigliamo agli sviluppatori di risolverli con una pacht al più presto. Così l’esperienza degli utenti verrà migliorata un po’. Poi, per il resto, ho trovato stabile il framerate. Non m’è mai capitato che il gioco rallentasse.

Per quanto riguarda il sonoro, non c’è molto da dire. Le musiche non sono il fiore all’ occhiello di questa produzione. Alcune risultano anonime, ma almeno fanno quel che possono per evocare un atmosfera avventurosa e pericolosa. Ci sono vari effetti sonori, tra i quali anche dei versi simpatici, ma non c’è un vero e proprio doppiaggio. I dialoghi vengono espressi solo in forma scritta.

Review | Young Souls - XboxEra

CONCLUSIONI

Purtroppo Young Souls non è un gioco privo di difetti, ma tutto questo può essere giustificato. 1UP2UP Studio è un’ azienda nata da poco. Quindi è logico aspettarsi che questo gioco, che è il primo che ha prodotto inassoluto, non sia perfetto. Ma dai! Non mi trovo nella condizione di stroncarlo. È un gioco buono e che ha provato ad essere originale! Poteva fare di più, ma non è mica da evitare. Assolutamente no! Ed è anche molto divertente da provare con gli amici.

Se questo titolo è stato inteso come il primo capitolo di una possibile saga, allora va bene. Vedremo cosa faranno con un ipotetico sequel. Poi, ovviamente, dipende sempre da quel che vorranno fare gli sviluppatori. Per il resto, gli auguro buona fortuna nella loro strada verso il successo nell’industria videoludica. Fatevi valere, ragazzi. Il potenziale ce l’avete!

Lorenzo Barbaro

Un giocatore avellinese incallito di classe '99. Amo giocare tutti i tipi di videogiochi (specialmente quelli hardcore). Ho iniziato a giocare tra il 2005 e il 2006. Sia i videogiochi che l'archeologia sono le mie passioni. 😊