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Xenoblade Chronicles Definitive Edition – Recensione

Il 10 giugno del 2010 fu pubblicato su WII Xenoblade Chronicles un Action RPG che ha avuto un grandissimo succeso sia della stampa internazionale che del pubblico. Dopo 10 anni Monolith Soft ha deciso di regalarci nuovamente quelle emozioni ritornado con la versione per Nintendo Switch di Xenoblade Chronicles Definitive Edition. Nel momento in cui sto scrivendo queste righe io, Giorgio Premi  e Andrea Dolcini ci stiamo impegnando per offrirvi una recensione diversa delle altre. Buona lettura.

La Storia

Una volta inserita la cartuccia vediamo  un piccolo prologo che mostra due esseri giganteschi denominati Bionis e Mechanis, intenti a combattere tra di loro. Durante la lotta finiscono per morire entrambi. In seguito viene spiegato che a distanza di migliaia di anni dallo scontro si è generata vita su entrambi i titani. Su Bionis sono nati gli Homs e i Nopon. Gli Homs sono degli esseri umani e abitano nella parte destra della gamba di Bionis. I Nopon sono invece più simili a degli animali con delle grandi orecche snodabili che usano come mani. Su Mechanis sono nati dei Mechan che sono dei robot non antropomorfi e apparentemente indistruttibili che  attaccano in continuazione gli abitanti di Bionis.

La battaglia della Valle della Spada

Dopo il primo prologo inizieremo a prendere confidenza con le prime battaglie dove vedremo gli Homs costretti a difendersi da un’invasione da parte dei Mechan. Prenderemo il comando di Dunban insieme ai suoi compagni di battaglia Dickson e Mumkhar. Dopo un pò di sano tutorial dove apprenderemo i comandi base affetteremo i nemici con la nostra Monade in grado di distruggere i Mechan. Poco dopo apprenderemo che uno dei nostri compagni Mumkhar ci ha tradito dandosi alla fuga, la battaglia viene vinta ma è solo l’inizio di una lunga guerra.

Un anno dopo la battaglia della Valle della Spada

Shulk è il nostro protagonista, si trova al Burrone dei Rottami nei pressi della Colonia 9 nel polpaccio destro di Bionis, alla ricerca di rottami Mechan da riciclare. Dopo una breve chiacchierata con Reyen prenderemo il controllo e ci dirigeremo verso la colonia, strada facendo troveremo dei Comix da abbattere per ricevere delle ricompense. Strada facendo incontreremo altri simpatici mostriciattoli come un anofele. Inoltre vedremo sparse in giro delle sfere blu, che dovremo raccogliere e all’interno di esse troveremo vari oggetti come la caterina blu, l’erba wasabi ecc. oggetti che ci serviranno durante l’avventura, utili per scambiarli o venderli.

Shulk e Reyen rientrano in città e si separano, qui possiamo girovagare liberamente per le strade della città dove potremo incontrare vari personaggi e mercanti con cui dialogare. Poi ci dirigeremo verso la piazza centrale per arrivare alle porte della fortezza. Partirà un breve filmato in cui vedremo Vangarre richiamare le due guardie, colpendo una delle due. Poco dopo Shulk si dirige verso il suo laboratorio dove incontra il suo mentore Dickson, discutono sulle nuove scoperte che riguardano la spada, le sue funzioni e i suoi poteri.

Poi ci dirigeremo verso la collina sovrastante la Colonia dove incontriamo Flora che gli ha portato il pranzo, da li i due vanno al laboratorio della Monade e trovano Reyen che tenta di maneggiare la spada , che fuori controllo prende il possesso di Reyen che dimenandosi distrugge gran parte del laboratorio. La spada però si blocca vicino a Flora e Reyen riprende il controllo di se, Shulk la vuole riporre al suo posto ma comincia ad avere delle visioni che capiremo in seguito.

Dopo un pò i ragazzi si rendono conto che sono sotto attacco dei Mechan e raggiungono le forze di sicurezza e preparano la difesa. Shulk riattiva la Monade per riuscire a scalfire le corazze, riesce a sconfiggere vari Mechan e attivando un nuovo potere della spada anche le armi dei suoi compagni riescono a scalfirle. All’improvviso Shulk ha una visione sulla morte di Flora che sta combattendo contro un mechan particolare e corre ai ripari ma non riesce a salvare la sua amica. Gli abitanti cercano di ricostruire la colonia ma Shulk si dispera per non aver salvato Flora e si avvia verso la valle della spada per raggiungere il gigante Mechanis e vendicarsi.

A prima occhiata

A prima vista si direbbe che Xenoblade Chronicles Definitive Edition sia in tutto e per tutto identico alla sua controparte per Wii. Questa percezione e` pero` frutto della nostra memoria di quell’originale che fu tanto innovativo ai suoi tempi, ma che ormai sente oltremodo i suoi 15 anni d’eta, ma l’aspetto che rende questo capitolo veramente fruibile e` la totale rivisitazione dei menu`. Un aspetto che nemmeno la versione per 3DS aveva osato toccare.

E` stata quindi abbandonata la vecchia barra orizzonatale ad icone, che interrompevano frequentemente l’esperienza di gioco ed al suo posto troviamo un menu` molto più coerente che in qualche modo ricorda il buon lavoro fatto di Xenoblade Chronicles 2. La novita` piu` interessante a nostro avviso, e che sara` molto utile ai neofiti, e` il sistema di notifiche. Il menu` infatti si presenta molto immediato a prima vista, con dei personaggi subito ben visibili e un accesso rapido alla tavola delle affinita` e alle tecniche; tuttavia e` facile durante le fasi concitate del gioco perdersi una notifica durante la battaglia e quindi dimenticarsi di potenziare le mosse.

Con le nuove notifiche tutto resta a portata di mano. Queste notifiche non si limitano pero` ai menu, ma sono state integrate anche nel sistema di combattimento. Ogni volta che una tecnica avra` un effetto agguntivo perche` siamo nella posione o situazione giusta o perche` e` efficace contro il nemico, verremo subito avvisati e potremo reagire di conseguenza. Se anche possa sembrare una cosa di poco conto, in realta` e` molto utile per cambiare le sorti della battaglia, specialmente quando una visione di Shulk ci sta avvisando che un nemico sta per colpire duramente un alleato.

Abbiamo poi un’altra grossa novita` che ci aiutera` in tutte le missioni secondarie, che — ahime bisogna dirlo — sentono un po’ il peso del tempo. Tutti gli obiettivi di tutte le missioni secondarie che abbiamo sbloccato saranno mostrate sulla mappa, e possiamo facilmente concluderne piu` d’una contemporaneamente senza perdere la bussola. Ma se vogliamo concentrarci solo una missione alla volta, sara` possibile anche impostare una missione secondaria come attiva ed essere guidati lungo il percorso. E… si! Anche le risorse da raccogliere lungo il tragitto, quelle indicate dalle sfere blu avranno un’icona per ricordarci di raccoglierla. Addio grinding estremo!

Combat System

Il combat system di Xenbalde Cronicles DE per chi già lo conosce è identico all’originale, se non per l’inclusione di alcune facilitazioni che aiutano il posizionamento in combattimento; mentre per i neofiti, che hanno deciso di recuperare adesso questo capolavoro, spiegherò a sommi capi il suo funzionamento. Le basi. Il combat sytem è atipico e ricorda più un MMO che un jrpg classico; difatti ci si può spostare liberamente durante il combattimento, e se si resta in raggio d’attacco, il personaggio attaccherà autonomamente anche mentre si sposta. In modo dissimile da Xenablade Cronicles 2  dove il personaggio smetteva di attaccare se veniva mosso. Questo rende il combattimento più movimentato anche se non raggiunge la complessità che il secondo capitolo ha raggiunto grazie ai balde o gladius.

Le arti (arts). Il fulcro del combattimento non sono ovviamente gli attacchi portati in automatico, bensì delle mosse speciali definite arti o arts. Quando un’Art viene usata bisogna aspettare che si ricarichi per poterla usare nuovamente. Altresì molte di queste possono essere più efficaci e arrecano vari malus o debuff, al nemico, se eseguiti dalla posizione corretta. Ad esempio: il Colpo Proditorio è più efficace se eseguito sul fianco, mentre il Back Slash raddoppia i danni se fatto alle spalle. Ora la nuova interfaccia ci rende più facile capire quando è opportuno portare uno di questi attacchi, specialmente nelle fai più concitate. Le arti possono avere diverse funzioni dall’attacco come la cura o la difesa.

Noi controlleremo un solo personaggio alla volta e i nostri compagni verranno gestiti dall’IA. Per questo dovremo fidarci della stessa per concatenare le nostre arti con quella dei nostri compagni.  La Monado, la spada di Shulk,  ha poteri speciali che variano dall’annullare le difese dei Mechan alla creazione di uno scudo difensivo oppure vari attacchi speciali. Ma cosa più importante, la Monado permette a Shulk è di vedere il futuro permettendoci, nel caso un nostro compagno rischi la vita di avvertirlo e fargli usare una delle sue arti, oppure usare un’arte della Monado per salvarlo.

Attacco di gruppo. Usando i vari attacchi si carica un contatore a tre stadi. Il Party Gauge che può essere usato o per un terzo del suo contenuto per rianimare un compagno svenuto durante un combattimento oppure svuotato interamente. Quando è pieno invece può essere usato per fermare il tempo e coordinare tre attacchi contemporanei. L’interfaccia rinnovata aiuta anche qui evidenziando eventuali combo senza doverle imparare a memoria.

Conclusioni: Anche se così il sistema può sembrare complicato il gioco lo presenta attraverso piccoli tutorial, che aggiungendo poche meccaniche alla volta, rendono facile e intuitivo il sistema che risulta ben studiato per un titolo così longevo. Permettendo sia un’approccio più rilassato che combattimenti entusiasmanti per chi vuole sfruttare ogni goccia di potenziale dei propri personaggi. Infine da lodare la possibilità di poter cambiare personaggio attivo in modo da poter sperimentare nuovi set di Arts e quindi dare un nuovo approccio al gioco.

Un mondo vasto 

Il mondo di XENOBLADE come sappiamo è un mondo vasto, vastissimo tutto da scoprire. Tutto è come 10 anni fa, nulla è cambiato. Ogni mappa del gioco è un piccolo open world dove troveremo nemici di qualsiasi livello con missioni secondarie da fare, aree segrete da scoprire e mini boss opzionali. Troveremo dei punti per il viaggio rapido, abbiamo un sistema dinamico giorno e notte e diverse condizioni atmosferiche che modificheranno la fauna presente nel pianeta. Il sistema di combattimento è rimasto invariato e lo possiamo posizionare a metà strada tra un action RPG ed un sistema classico a turni.

L’aggiunta degli indicatori per le quest evita di farci girare a vuoto, una linea sulla mini-mappa in alto a destra(disattivabile) collega il party al prossimo obiettivo e agli oggetti necessari per le missioni. In questo modo è più facile recuperare oggetti e uccidere nemici per poi recarsi al quest-giver e riscattare la ricompensa. Per i neofiti c’è la modalità casual, attivabile a piacimento. Utile a chi non ha mai giocato questi titoli o non voglia sbattersi contro i boss e voglia godersi la storia.

Monolith Software ha implementato delle indicazioni visive che si presentano quando le abilità possono essere sfruttate al meglio. Quando ci troviamo alle spalle di un nemico accanto alle abilità appare un punto esclamativo azzurro. Questa aggiunta è molto utile in caso di scontri con più nemici e per dominare il combat sistem e sfruttare al meglio le abilità. I menù sono stati resi più intuitivi anche se ancora ci costringono a dei passaggi di troppo, come nei cambi di equipaggiamento. L’aggiunta del sistema di salvataggio automatico è un ulteriore aiuto, soprattutto per i nuovi giocatori.

La possibilità di accedere alla modalità Time Attack in alcuni punti della mappa stuzzica anche i giocatori più esperti che vogliono ottenere tempi migliori e ricompense. Sulla mappa possiamo vedere 12 Ponspettori che si uniscono al party in battaglia e ci consentono di accedere a mosse speciali. Quest’ultime anche se consumano l’intera barra di energia, infliggono danni ingenti ai nemici.

Extra un futuro comune

Xenoblade Chronicles ha un nuovo epilogo, Future Connected giocabile da un’apposita sezione nel menù iniziale. Questa espansione porta a delle semplificazioni della formula base del gioco, attacchi speciali e dialoghi opionali. La narrativa principale purtoppo risultà un pò banale. I colpi di scena e le battaglie dell’originale lasciano spazio ad una storia piu intima anche se il tutto ha una sostanza breve e superficiale. Solo un personaggio riesce a beneficiare delle 10 ore aggiuntive, nessuno degli altri personaggi sembra coinvolto dall’avventura. Infondo sono dei contenuti extra sostanzialmente a livello di gameplay, anche se potevano fare di più e di meglio. Forse questa aggiunta gi serve per giustificare il prezzo pieno del titolo.


Francesco

Sono un giocatore incallito, ho cominciato con il commodore 64 per poi passare al NES e allo SNES, fino alle console attuali. Amo giocare con tutte le console, odio la console WAR. Sono un collezionista da circa 20 anni. I miei giochi preferiti The legend of Zelda, Donkey Kong Country, Metal Gear Solid, God of War e Uncharted.