Xenoblade Chronicles 3: Un futuro Riconquistato – Recensione

Xenoblade Chronicles 3: Un futuro Riconquistato

Xenoblade Chronicles 3: Un futuro Riconquistato è solo disponibile assieme al Pass di espansione del gioco disponibile su Nintendo Eshop. Oltre alle precedenti questo è l’ultima espansione e la più attesa visto che al pari di Torna per Xenoblade 2 questa espansione contiene una nuova storia.

Ambientato prima degli eventi del gioco originale, i giocatori controllano un cast di personaggi nuovi e familiari in uno scenario originale che collega tutti e tre i capitoli della serie Xenoblade Chronicles. Un futuro Riconquistato presenta anche nuove meccaniche di battaglia, come Unity Combo, in cui due personaggi possono attaccare all’unisono.

Questa è una recensione del solo DLC per un parere più esteso vi invito a leggere la recensione di Xenoblade Chronicles 3.

Ma cosa contiene il pass di espansione?

Ma questa espansione vale la spesa?

Rispondo subito chiaramente Un futuro Riconquistato è un DLC necessario per ogni fan della serie perché permette di giocare in contemporanea con Shulk (eroe del primo capitolo) e con Rex (eroe del secondo capitolo) in una nuova storia che cerca di unire i tre giochi e concludere moltissime delle questioni lasciate in sospeso. De facto sembra essere una chiusura della “trilogia di Klaus”.

Inoltre introduce nuove meccaniche di gioco che sono ottime idee e rafforzano le buone aspettative per il futuro della serie già confermato dai direttori di Monolith Software.

Trama

Un futuro Riconquistato è una storia completamente separata che ha anche un proprio menu principale e un file di salvataggio separato dal gioco principale. Veniamo portati su un nuovo campo di battaglia e seguiamo le orme di Matthew: un combattente dalla testa dura che ricorda Fei da Xenogears. Anche se tecnicamente può essere avviato senza aver concluso Xenoblade Chronicles 3 è sconsigliato perché già dalle prime battute ci sono importanti spoiler alla trama del terzo capitolo.

All’inizio controlliamo solo Matthew (attaccante) e A (guaritrice), ma le cose cambiano rapidamente e presto controlliamo un gruppo di 6 eroi.

Il gioco (spoiler per chi non ha giocato XC3) è ambientato dopo la distruzione della Città da parte di N. Il gruppo cerca i superstiti della città mentre infuria l’eterna guerra tra Agnus e Keves.

La storia è narrata con il solito stile di Xenoblade alternando chiacchierate tra i personaggi mentre si cammina e animazioni che sia attivano raggiunto un determinato punto della mappa. Il gioco non è lunghissimo 15/30 ore a seconda di come lo giocherete e quindi la trama è narrata con un ritmo serrato che tiene incollato il giocatore fino alla fine.

Gameplay

I combattimento è molto simile a quello del terzo capitolo e quindi la gestione del party, degli accessori e delle gemme può fare la differenza in battaglia. Sono sparite; anche per ragioni di trama, le fusioni uroboros e al loro posto esistono potenti attacchi di coppia che possono essere scatenate quando cariche.

La novità che modifica il gioco e che ho apprezzato moltissimo sono i Punti Affinità. Ora oltre a salire di livello per sbloccare e migliorare determinate abilità e potenziamenti è necessario spendere dei Punti Affinità. C’è nel menù principale un menù che spiega come accumularli ma qualunque attività di gioco li fa ottenere. Basterà parlare con un PG, scoprire un punto di riferimento, sconfiggere un numero di nemici uguali, proseguire nella storia per averne, ma grazie al menù relativo sarà più comodo che mai, puntare al completismo e ottenere ricompense mente lo si fa!

Open world

Alcune scelte stilistiche dell’ambientazione danno un tocco di novità a questa nuova area ma il grande cambiamento tecnico è che (escludendo X) è il primo Xenoblade Chronicles realmente Open World dato che tutta la mappa è liberamente esplorabile senza nessuna schermata di caricamento. Di conseguenza, il mondo risulta più interconnesso e vivo. Ci sono ancora aree estese ma le singole posizioni di interesse sono più vicine e la aree “vuote” sono riempite di molte cose da fare e come avamposti da riconquistare.

Xenoblade Chronicles 3: Un futuro Riconquistato riesce a migliorare XC3 proprio dove era già eccellente ossia nel level design.

Grafica

Per quanto riguarda le prestazioni, questo nuovo capitolo è al pari di Xenoblade 3 ossia un grande passo avanti rispetto ai suoi predecessori, con una qualità dell’immagine molto nitida in modalità docked e una risoluzione molto migliorata in modalità portatile. La risoluzione dinamica entra in gioco mentre si vaga in aree molto trafficate o durante uno scontro particolarmente epico in modalità portatile, ma è un comunque un enorme miglioramento e in nessun momento la risoluzione crolla al punto da avere un impatto sul nostro divertimento. Anche in termini di frame rate, non abbiamo notato alcun problema. Ci sono alcuni tempi di caricamento lunghi verso l’endgame, ma nel complesso Xenoblade Chronicles 3 è un vero trionfo tecnico visti gli anni di Switch. Questo è un gioco enorme, pieno zeppo di panorami mozzafiato, battaglie piene di azione e filmati curatissimi e onestamente sbalordisce giocando sia in modalità portatile che docked.

Conclusioni

Monolith Software aveva già dato prova di realizzare contenuti aggiuntivi degni di essere considerati quasi giochi a se stanti. Un futuro Riconquistato conferma questa ottima abitudine regalandoci un’ultima grande avventura nell’attesa di sapere quale sarà il futuro della serie. Come anticipato, per i fan, è un acquisto necessario per tornare a vivere e concludere questo capitolo attraverso un prequel che spiega l’origine del mondo di Aionios.