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Wonder Boy: Asha in Monster World – Recensione

Wonder Boy: Asha in Monster World – Recensione

Wonder Boy: Asha in Monster World, remake di Monster World IV. Fu realizzato originariamente per SEGA Mega Drive nel 1994 da Westone, all’epoca non piacque molto a tutti i fan, alcuni non lo ritenevano al livello dei precedenti perchè era più lineare e incentrato sul platform e sull’azione arcade. Per questa versione Artdink si è ispirata all’originale e ne è rimasta fedele. L’originale è una gioia da guardare in pixel art, un piacere a 16 bit. Il remake, invece opta per una versione 3D del design del gioco 2D.  La nostra recensione è basata sulla versione PS4 che ci è stata gentilmente concessa dagli sviluppatori.

Bonus, esclusivo per la versione in retail Monster World IV versione originale.

Le versioni fisiche sono disponibili tramite Amazon, Walmart e altri rivenditori specifici per paese. Oltre alla versione al dettaglio, ININ Games vende anche edizioni esclusive da collezione limitate attraverso il negozio Strictly Limited Games.

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Storia

I membri del team originale sono a bordo, tra cui il creatore della serie Ryuichi Nishizawa come regista, il compositore originale Shinichi Sakamoto che sta aprendo la strada ai suoni del gioco, il character designer Maki Ozora e il manager creativo Takanori Kurihara.

Asha è stata incaricata di salvare i quattro spiriti elementari e riportare la pace in tutto il regno. Inizialmente abbiamo un semplice tutorial che riesce a darci un infarinatura generale sulle caratteristiche del level design.
Asha arriva a Rapadagna, dove andremo ogni volta tra uno stage e l’altro. Possiamo interagire coi vari personaggi presenti, fare acquisti con le monete d’oro e comprare armi e accessori, scoprire segreti che contengono le chiavi che ci permettono di sbloccare gli stage successivi. Ad ogni ritorno nella cittadina, la vedremo leggermente diversa e quindi bisogna esplorarla nuovamente in lungo e in largo, per riuscire a sbloccare altri contenuti necessari per progredire.

Quando troviamo la chiave potremo accedere al mondo successivo e andare al tempio dove troviamo i portali elementali. Entrando nel portale vedremo una breve sequenza introduttiva e poi comincia lo stage.

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I mondi e gli elementi

Ogni mondo corrisponde ad un elemento fuoco, terra, acqua e vento. Vi consiglio di acquistare gli appositi scudi nel negozio della cittadina. Lo scudo ci serve per proteggerci dagli attacchi dei nemici, con l’aiuto della sciabola possiamo attaccare.

Gli attacchi sono tre: frontale da terra, verso l’alto e verso il basso (durante i salti).
Le sciabole sono varie, a seconda di quale equipaggiamo avremo bisogno di effettuare più attacchi per caricare il Colpo Magico.
Il colpo Magico è l’attacco potente che possiamo utilizzare contro i nemici più forti e contro i boss di fine livello.

Il sistema di combattimento è abbastanza semplice e lineare. Infatti i cmbattimenti non sono la parte più rilevante del gameplay. In questo gioco c’è molto backtracking, difficilmente riusciamo ad azzeccare subito il percorso da fare soprattutto se vogliamo raccogliere tutti i collezionabili. Tra le cose da raccogliere ci sono le gocce di vita, esse ci consentono di aumentare i cuori di Asha ( ogni dieci gocce un cuore). Nel mondo ci sono 200 gocce di vita. Ci sono anche dei forzieri dove troviamo gli Elisir che ripristinano la salute o ci danno del denaro da spendere. Se volete comprare armi e accessori di ogni tipo vi consiglio di ripetere più volte gli stage e accumulare tanti soldi.

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Salvataggi e Pepelogoo

Salti, piattaforme mobili, ostacoli e trabocchetti da superare e schivare. Per i salvataggi bisogna accedere alla schermata dedicata e selezionare uno dei codici slot. Andando avanti nei livelli, diventeranno più complessi e lunghi, inoltre si riempiranno ancora di più di rompicapi e passaggi secondari. Alcuni dei rompicapi sono davvero ingegnosi altri invece bisogna risolverli con l’aiuto di Pepelogoo, l’uccellino che ci portiamo dietro.

Possiamo chiamare Pepelogoo, acchiapparlo e lanciarlo sui collezionabili tirarlo e portalo a noi o usarlo per schiacchiare i vari interruttori che troviamo. A volte è proprio lui la chiave per superare alcuni passaggi, anche perche possiamo usarlo come se fosse una piataforma su cui salire. Lui è anche il nostro doppio salto, infatti possiamo farlo solo se c’è lui aggrappandoci. Le caratteristiche di Asha e del suo prezioso animaletto si fondono perfettamente.

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Grafica

L’opera di ammodernamento svolta in questo titolo è piuttosto valida: ambientazioni, nemici, ed effetti grafici. Sono stati rimodellati con uno stile grafico che ricorda da vicino altri titoli appenenti alla serie, come il recente Monster boy And The Cursed kingdom, dunque molto colorato, fluido e tutto sommato piacevole da vedere…  Anche se, al dire il vero, un po’ più dettagli nei livelli non avrebbe guastato. Capisco il rifacimento 1:1 del titolo originale, ma certi stage si presentano davvero più spogli degli altri.

Chi si approccia per la prima volta a Wonder Boy: Asha in Monster World deve entrare nell’ottica che si tratta di un titolo datato dell’94, con una struttura dei livelli molto “trial and error” e con una difficoltà sempre crescente. Troverete l’esperienza di Wonderboy quasi arcaica ma che tutto sommato, merita di esser giocato sia da neofiti che da nostalgici.

  1.  Stars Asha, la protagonista di Wonder Boy IV del 1994
  2.  Assistita da Pepelogoo blu (una creatura anch’essa originaria di Wonder Boy IV)
  3.  Insieme i due devono partire per salvare il mondo
  4.  Non si sa quale sia la minaccia
  5.  Questo sarà il primo gioco nella storia della serie ad essere completamente doppiato
  6.  L’annuncio descrive Asha e altri personaggi come “vivaci e loquaci

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Conclusione Wonder Boy: Asha in Monster World – Recensione

Wonder Boy: Asha in Monster World non è molto longevo, infatti ho impiegato circa 6 ore per completarlo tutto. A livello di gameplay avrebbero potuto migliorarlo rispetto all’originale e renderlo più interessante invece gli sono voluti rimanerne molto fedeli. I personaggi e le animazioni sono deliziose ma alcuni fondali sono fin troppo semplici e non hanno il fascino che mi aspettavo. Tecnicamente parlando c’è una colonna sonora davvero bella e orecchiabile. Riesce comunque a intrattere ma non a sorprendere, molto colorato e vivace riesce a far passare alcune ore spensierate.


Giovanna

Sono appassionata di videogames, gioco da circa 13 anni, possiedo tutte le console,amo i giochi che riescono a coinvolgermi e sono impegnativi, tra i miei preferiti c'è Zelda, Assassin creed e Uncharted. Amo serie tv e film soprattutto horror, sono appassionata di libri horror, thriller e fantasy.