News

Wild Arms. Riscopriamo un grande classico dell’era PSOne.

Quelli che furono i mesi tra il ’96 e il ’97 ; “mesi d’oro”, dove la PlayStation, regina del mercato, dette natali a molti celebri giochi di ruolo.
Oltre all’acclamato Final Fantasy VII di SquareSoft (oggi Square-Enix), la giovane console Sony vide incrementare le proprie attenzioni grazie a un titolo prodotto dalla stessa SCEE e sviluppato dal team giapponese Media. Vision.
Il gioco in questione è Wild Arms il quale godrà di ampia popolarità grazie ai sequel prodotti, nonchè l’inclusione nella play-list della recente Playstation Classic.

Uscito un po’ in sordina all’ombra del successo del capolavoro Squaresoft, Wild Arms fece contenti tutti gli amanti dei GDR. Il gioco ha tutti gli elementi classici del genere: una grafica in stile “anime” giapponese , un epico sottofondo musicale e, cosa più importante, una trama avvincente lunga circa 50 ore. Wild Arms è ambientato nel mondo immaginario chiamato Fargaia. Tutto comincia nel castello di Adlehyde, dove tre stranieri si incontrano per la prima volta e decidono di unire le forze per portare a termine una missione piuttosto impegnativa: salvare il loro mondo! Originale eh?

I tre eroi sono Rudy (il cacciatore di sogni), Jack (il cercatore di tesori) e Cecilia una principessa dotata di grandi poteri magici. Con l’aiuto di una leggendaria razza aliena, questo gruppo dovrà riuscire a sconfiggere i malvagi Demoni del metallo che hanno invaso il loro mondo.

Nel corso del gioco visiterete molte città di Fargaia; viaggerete a piedi, in nave e perfino sulle spalle di un possente Golem. Durante l’esplorazione e l’interazione con i PNG, il gioco è completamente in grafica bidimensionale (come i celebri esponenti dell’era 16-Bit). Discorso cambia quando affronterete i nemici (tramite battaglie casuali molto frequenti in certi punti), tutto si trasforma in un (diciamolo) poco curato 3D (causa di una Playstation ancora “giovane”, incapace di mostrare tutte le sue potenzialità) ma ricco di movimenti di camera su personaggi e avversari. Ricca è anche la lista di armi e magie di cui arriverete a disporre per sgominare i Demoni.

Altro pregio: gli enormi labirinti del mondo di Wild Arms sono pieni di enigmi discretamente difficili da risolvere. Impegneranno anche i giocatori più esperti in lunghe sessioni di gioco a tutto vantaggio della longevità. A differenza dei normali GDR, le abilità dei personaggi non si sviluppano tramite i soliti punti esperienza, ma risolvendo enigmi, aprire forzieri o parlare con i alcuni personaggi chiave. Praticamente dovrete vagare per il mondo di gioco nel tentativo di rivelare le vostre abilità nascoste. Scelta discutibile per alcuni, ma nel titolo funziona. Uno dei punti di forza di Wild Arms è il modo in cui si sviluppano le storie dei personaggi: all’inizio del gioco dovrete portare a termine tre mini-missioni, questo permetterà ai protagonisti di riunirsi per affrontare i Demoni del metallo.

Se amate i GDR “classici”, Wild Arms fa decisamente al caso vostro.

Gameround1vs1 è anche su Instagram con sfide 1vs1, daily news, cosplay e tanto altro! Seguiteci!

Francesco

Sono un giocatore incallito, ho cominciato con il commodore 64 per poi passare al NES e allo SNES, fino alle console attuali. Amo giocare con tutte le console, odio la console WAR. Sono un collezionista da circa 20 anni. I miei giochi preferiti The legend of Zelda, Donkey Kong Country, Metal Gear Solid, God of War e Uncharted.