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Volgarr the Viking II – Un sanguinoso e hardcore tripudio – Recensione

Volgarr the Viking II – Un sanguinoso e hardcore tripudio – Recensione

Volgarr torna dopo 11 anni dalla sua prima apparizione, si tratta del gioco di Digital Eclipse e Crazy Viking Studios. Il suo predecessore Volgar the Viking II un hardcore tipico delle sala giochi anni ’80 in cui se ti toccano muori, se cadi in un buco muori e devi cominciare tutto da capo, platform 2D che sembra e si gioca come un gioco Sega Genesis a 16 bit. L’originale Volgarr è stato un po’ un cult su Steam qualche anno fa. In un’era emergente di titoli hardcore in stile retrò, con la sua grafica massiccia in stile Rastan è riuscito a catturare l’attenzione.

“Brutalmente difficile, ma sempre giusto e soddisfacente.”

Nei panni del grande guerriero Volgarr,, un potente guerriero norreno che brandisce un arsenale di armi concessogli dagli Dei di Asgard, scegli saggiamente le tue azioni quando entri in battaglia, poiché la precisione è tutto. Una mossa falsa può significare un biglietto di sola andata per il Valhalla.

Salta, abbassati, scivola e schiva per evitare nemici mortali pur rimanendo consapevole delle minacce poste dal tuo ambiente.

Anche se il sequel offre lo stesso spietato livello di difficoltà arcade degli anni ’80 dell’originale, Volgarr è un po’ più vecchio adesso, i suoi muscoli sono avvizziti e accoglie con gentilezza alcune nuove funzionalità che non agiteranno l’artrite: una modalità pratica, checkpoint, salvataggio profili e continuazioni illimitate. Se riesci a sopravvivere senza questi comfort moderni, sbloccherai tutto ciò che il gioco ha da offrire.

Altrimenti… la morte continua a bussare.

Come ho gia detto ci sono dei checkpoint intermedi, possiamo renderli inefficaci prendendoli a mazzaate. Inoltre è stata inserita la modalità zombie in cui si entra quando si muore troppe volte. Volgarr riemerge da Helheim di un altro colore e da quel momento gli attacchi avversari non fanno più danno. Ovviamente le buche non fanno testo, se ci cadi muori.

Bisogna avere una buona memoria, conoscere bene il livello e le sequenze, i nemici è fondamentale.

In questo gioco si muore e pure tanto, ogni morte ci insegna qualcosa e ci sprona a continuare. Ogni passo che facciamo ce lo dobbiamo guadagnare e ciò offre tanta soddisfazione. I mostri sono vari, tutti degni del loro nome, impegnativi e soddisfacenti. Per vedere tutti i finali del gioco giocheremo tanto, tanto tempo.

Nemici e potenziamenti

Ad esempio i nemici hanno diversi schemi:  i Draugr, ad esempio, muoiono con un singolo colpo se li colpisci in alto,  però se li colpisci in basso, il loro torso volerà via dal corpo e potranno danneggiarci. Altri nemici hanno degli scudi che bloccano le loro metà superiori e li proteggono.  Insomma il titolo gioca molto sui punti di forza e debolezza dei mostri e ci costringe ad essere paziente.  Il sistema di potenziamento a livelli del primo gioco. Inizi senza equipaggiamento, vicinissimo alla morte., man mano che trovi i forzieri troverai l’equipaggiamento, stivali, spada ecc.

Ogni potenziamento che ottieni funge sia da scudo contro un punto di danno, sia da vantaggio per le tue capacità di combattimento.  Ad esempio gli stavali generano un onda d’urto dannosa quando conficchi la spada nel terreno dall’alto. La spada  raddoppia il nostro potere e l’elmo la velocità.

Zombie Volgarr

Zombie Volgarr  ci viene imposto, l’unico modo per non proseguire il gioco in questo modo è cancellare l’ultimo salvataggio e ricominciare.  Anche se i livelli sono belli lunghi e rischiano di diventare irritanti.

Conclusione

Volgarr in definitiva è il vecchio titolo migliorato in ogni cosa, violento e punitivo.  la campagna è divisa in cinque mondi, più un sesto segreto, con ogni mondo composto da due livelli e un boss. La morte è molto punitiva, abbiamo un numero limitato di vite e questo per molti è una sfida in più. Penso che i fan non possono desiderare di meglio.


Francesco

Sono un giocatore incallito, ho cominciato con il commodore 64 per poi passare al NES e allo SNES, fino alle console attuali. Amo giocare con tutte le console, odio la console WAR. Sono un collezionista da circa 20 anni. I miei giochi preferiti The legend of Zelda, Donkey Kong Country, Metal Gear Solid, God of War e Uncharted.